Capitolo vent'uno

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So per certo che è tardi, ma è anche sabato e poco mi importa. Cerco qualcosa da mettermi addosso mentre Noah sta facendo la sua doccia mattutina.

Butto l'asciugamano sulla sedia accanto alla scrivania e infilo l'intimo pulito e una maglietta di Noah che mi arriva fino a sopra alle ginocchia. Infilo i calzini antiscivolo e anche anti sesso, come li chiama Emily.

Do una sistemata alla sua camera che pare lo spogliatoio di una palestra maschile e sento il getto della doccia spegnersi. Poco dopo Noah entra in camera in accappatoio e a piedi nudi.

I capelli bagnati le cadono sul viso. Mi fa un mezzo sorriso. È da quando abbiamo  consumato che non ci parliamo, non che non mi interessi sapere com'è stato per lui ma è perché non so come iniziare l'argomento e penso neanche lui.

Finisco di piegare alcune sue magliette per poi riporle nell'armadio e sento le sue braccia avvolgermi la vita. Appoggia il mento sulla mia spalle e lascia un bacio umido sul collo.

"Allora.. tutto bene?" - sussurra al mio orecchio con la sua voce roca e adorabilmente sexy.

Annuisco e mi viene da sorridere come un'ebete da sola. Fisso la sua roba nell'armadio e restiamo così, abbracciati, per dei minuti che mi sembrano durare un eternità.

"E perché non mi parli?" - mi dice sghignazzando

Rido anche io abbassando la testa imbarazzata.

"Non sapevo neanche come iniziare a parlare di ciò che è successo" - dico a voce bassa

Appoggia le mani sui miei fianchi e mi costringe a voltarmi, faccio come vuole e lo guardo negli occhi. Mi viene spontaneo togliergli sempre i capelli dal viso proprio come lui fa con me.

"È stato strano anche per me" - dice e io lo guardo corrugando la fronte, poi lui scuote la testa e si corregge subito - "volevo dire diverso non strano, perdonami"

"Mmmh mmmh" - dico prendendolo in giro. Incrocio le braccia al petto e lo guardo male.

Mi conosce, e sa che sto fingendo.

"Voglio dire che non è stato come andare a letto con le altre" - dice serio

Continuo a guardarlo spingendolo a finire l'argomento che ha iniziato.

"Perché tu non sei le altre" - sussurra adesso e poi si morde il labbro.

Lascio cadere tutte le mie difese e faccio un piccolo sorriso avvolgendo le mie braccia attorno al suo collo. Il suo accappatoio gli lascia il petto leggermente scoperto e vedo le goccioline d'acqua fare a gara per arrivare chissà dove sul suo corpo.

"A ma davvero" - dico

Si abbassa per prendermi in braccio e quando mi tira su mi aggrappo al suo bacino con le gambe mentre lui passeggia per la stanza.

"Non so te Cooper" - dice prima di lasciarmi a peso morto sul suo letto, rido come una matta e lui fa lo stesso prima di strisciare sopra il mio corpo. - "ma farei l'amore con te ancora" - prende a baciarmi le gambe nude - "e ancora" - continua e non riesco a smettere di sorridere.

"Smettila che mi fa il solletico" - mi alzo leggermente e afferro il suo accappatoio tirandolo verso di me.

Appoggia i palmi delle mani ai lati della mia testa e mi guarda. Non ho mai visto nessuno guardarmi come fa lui. I suoi occhi non mollano un secondo i miei e sembra quasi che io possa sentire tutti i suoi pensieri.

"Ciao bimba" - mi bacia piano e poi si alza tornando a vestirsi.

***

Al di la di te -Noah Centineo- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora