Capitolo sei

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Quando suona la sveglia alle 6.40 mi alzo di scatto buttando per aria le coperte e mi infilo subito un paio di jeans.

La sera precedente Noah aveva lasciato uno strano scombussolio nel mio stomaco e avevo dormito e non dormito.
Il fatto che avesse usato Jamie come scusa per salire sul tetto e vedermi mi aveva lasciata un po' perplessa all'inizio.
Ma la cosa che mi aveva stupita di più era stata quando dopo avermi detto che era tutta una scusa non aveva affatto provato a baciarmi come avrebbe fatto un qualsiasi altro ragazzo in quella situazione.

Forse non è un qualsiasi altro ragazzo

Non credevo di certo che lo avrebbe fatto perché non sono miss universo e non credo di poter piacere a uno come lui, però ero rimasta.. stupida si.

O forse ci speravi e ti ha deluso

Non ci speravo sicuramente.
Stupido cervello insolente.

Mentre stringo i capelli in una coda alta sento suonare il campanello. Stamattina mia madre è a casa come giorno di riposo e so per certo che sarà lei ad aprire la porta.

E se fosse Noah?

Merda. Do una sistemata al mascara. Storgo il naso nel vedere che le lentiggini che ho in viso sono ancora più evidenti quando sono abbronzata.

Prendo lo zaino e corro giù per le scale cercando di non inciampare ma ora mai mia madre ha aperto la porta e vedo Noah sulla soglia dell'entrata di casa e mia madre con un sorriso da ebete.

Mi guardano entrambi e mentre mia madre continua a mantenere lo sguardo su di me io lo sposto su Mister Centineo che mi guarda e mi fa l'occhiolino.

Smettila stupido ammaliatore.

Indossa lo stesso paio di jeans della sera precedente e anche la stessa t-shirt ma al posto della camicia a quadri ha la giacca della squadra con ricamato il suo cognome sopra.

"Ciao mamma noi andiamo" - dico velocemente stampandole un bacio sulla guancia

Poi avvolgo con la mano il polso di Noah e lo trascino via di casa. Lui saluta mia madre con la mano.

"Non fai colazione?" - urla mia madre dall'entrata

"La faremo fuori" - risponde il moro al mio posto

Appena saliamo in auto lo colpisco a palmo aperto sul braccio.

"Idiota" - dico colpendolo ancora una volta

Lui si tocca il braccio. Sta fingendo che io gli abbia fatto male davvero ma è molto più duro e muscolo di quanto sembra.

"Cosa c'è?" - chiede lui ridendo cercando di prendere i miei polsi tra le mani

Dopo due colpi da parte mia li afferra e li spinge verso il basso costringendomi ad avvicinarmi a lui.

"Hai paura di farti vedere con me.. o hai paura che tua madre sappia che ti piaccio?" - dice ammiccando

"Neanche nei tuoi sogni" - dico io cercando di rimanere seria

Lui stringe gli occhi in due piccole fessure e poi molla la mia mano destra portando la sua sul mio viso e spostando l'unica ciocca che era scivolata dalla coda.

"Giusto" - dice - "Tu hai solo Jamie in testa"

Sto cominciando a pensare che non sia proprio così.

"Perché ti interessa così tanto?" - chiedo mentre continua a guardarmi e comincio a sentirmi in imbarazzo

Nessuno mi aveva mai guardato così tanto come sta facendo lui negli ultimi giorni.

Al di la di te -Noah Centineo- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora