Capitolo venticinque

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Mi alzo dal letto come una molla e prendo l'asciugamano da terra coprendomi di nuovo il corpo. Sento Noah alle mie spalle ridere di gusto. Mi giro velocemente prima di girare la chiave per aprire la porta e gli lancio un occhiataccia.

"Si mamma?" - urlo io

Cammino velocemente attraversando il corridoio per andare in bagno sperando che non si metta a salire le scale per venire a cercarmi.

"C'è Noah con te?" - mi chiede lei

Sento che sale due gradini e poi si ferma. Dio ti prego fa che non venga sopra.
Spero con tutto il cuore che Noah si sia messo qualcosa da vestire addosso.

"Si" - dico, nel frattempo ho già raggiunto il bagno

Mi infilo dentro e tiro fuori solo la testa e poi la vedo che sale di nuovo le scale.

"È in camera perché?" - cerco di sembrare il più naturale possibile

Lei mi sorride e scuote la testa poi si gira e torna al piano inferiore. Aspetto di non vederla più e chiudo la porta alle mie spalle. Tiro un sospiro di sollievo e poi mi vesto.

Quando il mio sguardo di posa sul mio riflesso mi viene da ridere. È ovvio che mia madre si immagini che io e Noah abbiamo fatto sesso.

Poi con quei capelli.

Tolgo subito l'elastico e li asciugo velocemente con il phone. Indosso un paio di leggins neri e la solita felpa più grande di due taglie e adesso comincio a sentirmi più a mio agio.

Sistemo un po' il bagno cercando di non farlo sembrare un campo di battaglia e poi esco diretta verso la stanza.

Quando apro la porta Noah è ancora sdraiato sul letto, questa volta però indossa un paio di boxer bianchi.

Chiudo la porta alle mie spalle e gli lancio la prima cosa che mi capita a tiro.

"E se mia madre entrava in camera?" - chiedo io mentre lui se la ride

"Sicuramente trovava un bello spettacolo" - mi dice

Si tira su appoggiando il peso sui gomiti. Cammino verso di lui e mi butto sopra il suo corpo di peso. Lo sento emettere un suono di dolore e questa volta sono io a ridere.

"Mi hai fatto male sul serio, non fa ridere" - mi dice mettendo il broncio

Appoggio le mani ai lati della sua testa e lo guardo. So che mi sta prendendo in giro. È grande e grosso e non credo proprio di potergli mai fargli del male con il mio corpo minuto.

Gli pizzico la guancia e lui ride continuando a massaggiarsi il braccio. Probabilmente gli ho fatto male davvero ma non so neanche come.

"Io non ho sentito niente" - lo sbeffeggio un po'

Lo vedo alzare gli occhi al cielo.

"Prima non dicevi così"- dice con tono seducente

So a che cosa si riferisce e divento subito rossa in viso. Gli tiro un pugno sul braccio e prima che possa continuare a picchiarlo lui afferra i miei polsi e mi trovo immediatamente sotto il suo corpo.

"Dovremo parlare?" - chiedo sperando che lui capisca a cosa mi sto riferendo

Noto dal suo sguardo che non ha capito nulla. Ottimo.

"Parlare del fatto che sono bravo a letto?" -  alzo gli occhi al cielo

Lui ride e poi torna immediatamente serio. Continuo a guardarlo sperando che capisca senza che io gli parli. Ma continua a far finta di niente.

Al di la di te -Noah Centineo- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora