Capitolo sette

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È sabato.

Finalmente un po' di tregua e tranquillità.
In teoria, in pratica, non proprio.

Jamie ha deciso di dare una piccola festa a casa sua questa sera, invitando quindi tutta la sua squadra di football, Emily e.. me.

"La mia migliore amica non può non essere presente" . Aveva detto.

Ovviamente, io ci sarei stata ma solo se avessi saputo che c'era anche lui. E per lui intendo proprio lui, il mio vicino di casa nonché Noah Centineo.

Dopo avermi accompagnato a scuola e poi a casa l'altro giorno lo aveva fatto anche per i giorni seguenti e mi aveva detto che se io avessi voluto lo avrebbe fatto ancora e ancora.

Gli occhi di tutti i ragazzi e le ragazze della scuola erano su di noi. Più che gli occhi, le bocche.

Emily quel giorno dopo avermi fatto l'interrogatorio mi aveva detto che tutti si chiedevano se io e lui uscivamo insieme. Ma no. O almeno, questa era la risposta che davo io.

Jamie non mi aveva chiesto niente. Mi guardava ogni volta che vedeva che Noah si avvicinava e mi faceva l'occhiolino.

Cominciavo a capire che questa era la cosa migliore per tutti e soprattutto per me. Con Noah ero me stessa e riuscivo a lasciarmi andare senza pensare a niente. Mi faceva rideree mi faceva arrabbiare. Mi pizzicava le guance fino a farle venire rosse, forse anche dal mio imbarazzo.

E si, mi piaceva, cavolo se mi piaceva.

Ogni volta che i suoi occhi nocciola cercavano i miei. Ogni volta che quando li trovava mi sorrideva. Ogni volta che mi sfiorava il viso con le sue grandi mani. Ogni volta, ogni fottuta volta, a me batteva forte il cuore.

"Em, ci sei ancora?" - mi chiede la mia amica dall'altra parte del telefono

Avevo messo il viva voce così che potessi passeggiare per la stanza e cercare qualcosa da mettere per la festa di quella sera.

Il telefono era sul letto e io continuavo a muovere i piedi come se stessi ballando un lento, da sola.

Povera scema.

"Si Emy scusa" - dissi io ridendo fra me e me

"Tu pensi troppo a Noah" - disse urlando

Mi guardai subito intorno sperando che lui non avesse sentito dato che c'era anche la finestra aperta.

A quanto pare non era in casa. Fortunatamente. Almeno non poteva vedermi fare la cretina da sola.

"Se la smetti di urlare mi fai un favore, deficente" - dissi io frugando nell'armadio

Spostai tutti gli appendini cercando qualcosa da mettermi ma non ne avevo la minima idea.

Non ero mai stata la tipa da molte feste, forse negli ultimi anni, e solo perché Jamie faceva parte della squadra allora invitavano anche me.

Un vestito nero. Un'altro vestito nero. Un vestito blu. Una tuta bianca che non avrei mai messo neanche se mi avessero pagato, almeno non per questa festa e poi.. eccolo li! Quel vestito rosso che mi aveva regalato anni fa mia madre.

Non proprio regalato dato che era suo e io gli e lo avevo rubato per indossarlo ad un compleanno a da li me l'ero tenuto nell'armadio. Con il suo consenso ovviamente.

"Cosa metterai sta sera per farti notare da Mister Centineo?" - mi chiese la bionda al telefono

Sorrisi di nuovo fra me e me poi appoggiai il vestito contro il mio corpo guardandomi allo specchio.

Al di la di te -Noah Centineo- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora