Yoongi doveva parlare con quel ragazzo, era necessario.
Vide la sua ottima capacità di contenere le emozioni crollare una notte, quando si alzò dopo un incubo.
Sentì piangere nella stanza, e quando si voltò, la figura del suo compagno di stanza con la testa sulle ginocchia, in lacrime, gli strinse il cuore.
Venne poi più tardi a sapere, che quello scambiato per pianto era invece un attacco di panico, ma per fortuna il più giovane aveva con sè le proprie pillole per calmarsi.
Da quella notte, Yoongi cominciò a pensare che doveva nascondere qualcosa di davvero pauroso, se non chiamava nemmeno più sua madre o quella che, secondo ciò che ricordava, era la sua migliore amica.
Chiese consiglio alla signora Kee, la sua psicologa, ovvero la donna con più umanità che avesse mai conosciuto.
"Jung Hoseok, eh? Verrà da me presto, per parlare di cose che al momento non puoi sapere, Yoongi. Che poi, toglimi una curiosità, ci hai parlato?"
Yoongi scosse la testa, e la donna rise, guardando il volto stupito del ragazzo alla sua reazione.
"Yoongi, devi prima farci almeno amicizia. So che spesso in luoghi come questi ci si conosce soffrendo insieme, ma preferisco che tu gli vada a parlare tranquillamente, okay?"Hoseok non se l'aspettava per nulla, quando il corvino si presentò davanti a lui, quella sera.
"Mi scuso per non essermi presentato prima. Il mio nome è Min Yoongi."
disse, tendendogli la mano.
L'altro la strinse, per poi togliere la mascherina che indossava e poggiarla sul proprio comodino.
"Jung Hoseok, piacere di conoscerti."
Parlarono per un po' di loro, e quando il ragazzo dai capelli neri accennò alla danza, l'espressione felice che aveva rimase, ma Yoongi scorse un velo di tristezza nei suoi occhi scuri.
"Ballare libera un sacco di emozioni, sai hyung? Potrei sembrarti pazzo, ma ti assicuro che è così." il rosso sembrava sapere il fatto suo, e chiese a Yoongi se aveva mai ballato prima.
Il maggiore scosse la testa, spiegando che l'unica volta che aveva ballato lo aveva costretto, da praticamente sbronzo, un suo amico.
"Avevo bevuto tipo un sacco, e quello stronzo di Jimin mi ha trascinato in pista, non sai che figura ho fatto io che non avevo mai ballato prima..."
Hoseok ridacchiò. "Davvero buffo, mi sarebbe piaciuto vederti" la sua risata fu interrotta da un attacco improvviso di tosse, che lo obbligò a stare seduto per riprendere il respiro.
Yoongi aveva deciso di non fare alcuna domanda per il momento, per lasciare il tempo al rosso di prendere fiducia in lui, la fiducia necessaria per rispondere alle domande che il maggiore continuava a porsi su di lui.
Dopo tutto, si conoscevano da solamente un giorno, e non sapevano molto l'uno dell'altro.
Finita la cena, che passarono in compagnia, videro un film, lo scelse Hoseok: "Hunger Games: il canto della rivolta pt.2", un classico per Yoongi che lo aveva già visto. Il rosso aveva letto tutti i libri e visto gli altri film, ma nel periodo in cui l'ultimo era uscito al cinema era impegnato con la danza, proprio in quel periodo aveva una serie di spettacoli nei quali doveva partecipare assieme a Jeena e agli ragazzi della sua compagnia.
Uno di questi, ad uno dei teatri migliori di Seoul, lo aveva saltato.
Ricordo di come, esattamente come alla sua ultima competizione di danza, si era sentito male.Appena finì di riscaldarsi, sentì il petto farsi pesante, si poggiò alla parete per riprendere il respiro con l'aiuto di Jeena. Non si era mai sentitò così.
"Hobi, chiamo qualcun-" stava dicendo la ragazza, ma lui l'aveva interrotta.
"Non farlo." aveva pregato, con il fiato corto. "Starò bene..."
Nonostante questa sua volontà, quella sera non ballò, ma si rifugiò nel suo camerino, domandandosi cosa gli stava succedendo: allora aveva solo 16 anni ed era troppo giovane per smettere di danzare, probabilmente era stato solamente un caso, giusto?"A cosa stai pensando?" chiese Yoongi, vedendolo distratto. Il rosso tornò nuovamente al presente con la mente, per poi rassicurarlo. "Scusa, è che ogni tanto mi perdo nei ricordi, hyung."
Erano così strani quei ricordi, ora che era malato. Ora che non sapeva nemmeno se sarebbe sopravvissuto, che aveva letto quella diagnosi, e per sua sfortuna conosceva di cosa si trattava prima della spiegazione del medico: la sorella maggiore di Jeena studiava medicina all'università, e glielo aveva spiegato mentre si preparava per una sessione d'esame.
Hoseok non sapeva cosa sarebbe accaduto al suo corpo, sapeva solo che ogni giorno sarebbe stato peggiore del precedente, prima o poi forse non sarebbe più stato in grado di reggere tutto quel peso... oltre a conoscere la malattia, sapeva anche il grado di mortalità. Era alto, voleva solo piangere.
Quando finì il film, salutò Yoongi e si coricò, guardando il soffitto sopra la sua testa, immaginando la sua vita senza quella malattia.
Avrebbe potuto ballare, e fare ogni cosa che i ragazzi normali facevano.
A solo 17 anni, si era ritrovato qualcosa che era molto raro per le persone sotto i 50 anni, sicuramente doveva esserci stato qualcuno in famiglia che ne aveva sofferto.
Sua madre gli aveva promesso che avrebbe cominciato a fare ricerche, per scoprire la causa del suo male.
Inoltre, aveva un nome così brutto che avrebbe preferito qualcosa del tipo "Ehi, se sei davvero sfigato potresti morire subito, ma se hai culo qualche anno ci vivi!"
Si addormentò pensando a tutto questo, e fece un sogno strano.C'era un ragazzo biondo davanti a lui, forse più piccolo o della sua stessa età.
"Ciao, tu sei Hoseok?" domandò.
Il rosso annuì. "E tu chi sei? Cosa ci fai nel mio sogno?" era consapevole di star sognando, ma non riusciva a svegliarsi: evidentemente quel sogno era importante.
"Ci siamo incontrati qualche volta ai corsi di ballo, non posso dirti il mio nome. Volevo solo chiederti di avere cura di lui, okay?" quella domanda confuse Hoseok, non poco. "Lui... chi?"
"Oh, presto lo capirai. Quando ti capita, per favore digli di mantenere la promessa."Si svegliò, ancora più confuso di prima.
Era normale fare sogni così strani?
Poi si ricordò della sua tortura giornaliera: era uno dei pochi pazienti a dover eseguire tanti esami, ma purtroppo quella malattia implicava un controllo rigido. Una volta finiti, avrebbe passato il suo tempo in ospedale, con meno controlli e più incertezza sulla sua fragile vita.
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𝐌𝐲 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] 𝐘𝐨𝐨𝐧𝐠𝐢, 𝐢𝐧 𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐮𝐧 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐬𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐥�...