7.Magic Shop

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Quel mattino, Yoongi ed Hoseok non avevano nulla da fare: entrambi avrebbero avuto appuntamento dalla psicologa, ma solo nel pomeriggio.
"Cosa facciamo?" chiese il più piccolo, cercando una maglia da indossare.
Quando si liberò della parte superiore del pigiama dell'ospedale, Yoongi rimase per un momento in silenzio, ad osservare quel corpo: quello di un ballerino, così dannatamente perfetto. Si rimproverò per i suoi stessi pensieri, mentre l'amico si cambiava, mettendo una t-shirt grigia.
"N-non lo so..." il corvino era ancora abbastanza scosso, e come se non bastasse, ora il minore si stava anche cambiando i pantaloni.
Portatemi dell'acqua santa fu il pensiero di Yoongi, appena lo vide con i jeans strappati sulle ginocchia: okay, era decisamente attraente, ma almeno il suo amichetto lì sotto stette buono buono.
Aish, almeno non ha effetti collaterali
Dopotutto, Hoseok era (probabilmente) altamente eterosessuale, poteva sentirlo con il suo radar per persone diversamente etero... a meno che non si sbagliasse, ma le percentuali erano moolto basse.
"Hyung, ho qualcosa che non va? Mi stai tipo... guardando con una faccia stranissima!" Hoseok lo riportò alla realtà, ridendo.
Il corvino scosse la testa. "Nono, è tutto okay. Mi cambio ed arrivo." con una velocità che mai aveva avuto in vita sua prese dei vestiti a caso e corse a cambiarsi in bagno.
Si guardò allo specchio: la sua pelle pallida metteva in risalto le occhiaie, i segni della stanchezza provocata dalla sveglia alle 4 di note per colpa degli incubi che faceva, per tutti i casini che la sua mente combinava ogni volta che gli tornava in mente il suo primo amore, Jimin.
Quando si sfilò la maglia per indossare la t-shirt e la giacca che aveva scelto, vide il suo corpo decisamente troppo magro, e lo coprì immediatamente per non vedere più nè quello, nè le braccia coperte di bende a causa dei tagli, che avrebbe disinfettato e cambiato quel pomeriggio prima della visita dalla psicologa. Dopo aver indossato anche i pantaloni e un paio di semplicissime scarpe nere, uscì dal bagno.
Hoseok lo stava aspettando, curioso.
"Allora, qualche idea?"
Yoongi lo portò fino alla sua sala preferita dell'ospedale: una piccola stanza con un pianoforte bianco.
"Hyung! Sai suonare il pianoforte?!" esclamò il rosso, stupito. Il corvino arrossì, e fece segno di sì con la testa.
Rivelò i tasti delicatamente, per poi posare il dito su uno di essi, e cominciare a suonare, mentre l'amico si faceva trasportare da quella melodia.
Senza nemmeno pensare a ciò che stava facendo, Hoseok si mise a cantare seguendo le note: conosceva quella canzone, anzi, la adorava.

Without I feel broke,
like an half of a whole,
without you I've got no
hands to hold...

Appena se ne accorse, Yoongi fermò la musica.
Il più piccolo rimase immobile, come una statua di sale, di fronte a quella reazione, così brusca.
"H-hyung...?" domandò, insicuro.
Yoongi chiuse il pianoforte, alzandosi in piedi, e scusandosi sottovoce. "Perdonami, Hoseok. Ma proprio non posso sentir cantare questa canzone."
Il minore se ne andò senza dire una parola, e Yoongi rimase solo, pensando che forse aveva reagito in un modo troppo spontaneo con lui.
Ma quella canzone, quella dannata canzone, la cantava sempre con Jimin. Ora, Hoseok non poteva certo saperlo, ma Yoongi era arrabbiato con sè stesso: avrebbe potuto suonare qualsiasi altra cosa, e non quella. Il problema era che non ci aveva pensato, le sue dita si erano mosse da sole, cullate dai ricordi così belli.
Quello era un luogo magico per loro, dove tutta la tristezza passava.
Uscì da quella sala, per dirigersi in camera, ma Hoseok non c'era, anzi: un'infermiera stava sistemando la camera.
"Oh, signorino Min, aspettavo proprio lei. Volevo dirle che il suo compagno di stanza è stato trasferito in un'altra camera."
Yoongi rimase sorpreso. "Scusi, e come mai?" domandò, quasi impaurito che la sua reazione fosse stata esagerata.
"Il suo compagno di stanza non si è sentito bene mentre era in corridoio e lo hanno trasferito in una stanza singola al secondo pian-" il corvino la interruppe. "Mi dica in quale stanza."
Venne accompagnato fino alla camera 18, dove regnava un silenzio assoluto.
"Hoseok." disse, entrando, e osservando l'amico.
"Oh, Yoongi-hyung, grazie per essere passato a trovarmi" rispose, freddo.
Il maggiore abbassò gli occhi. "Scusa." disse semplicemente, avvicinandosi.
Si sentiva così assurdamente stronzo.
"Non importa, non è per questo che sono finito qui." la voce del rosso era quasi incolore, e questo lo spaventò.
"Hoseok, ti prego. Voglio sapere cosa ti è successo." Il diretto interessato si morse il labbro. "Ho semplicemente avuto la geniale idea di correre in camera e ho cominciato a fare fatica a respirare. Mi è mancata l'aria ad un certo punto, e mi sono trovato qui."
Yoongi non poteva sopportare quella situazione, era straziante.
"Mi dispiace tanto. Sono un disastro nelle relazioni umane, sono così stronzo alle volte, non mi accorgo se ciò che faccio ferisce le persone o meno, agisco d'impulso... e tu sei sensibile, non volevo farti star male."
Il rosso sorrise. "Hyung, è okay."
Yoongi avrebbe voluto dirgli che gli dispiaceva davvero, ma dovette stare buono buono, perchè gli venne intimato di uscire da quella stanza. "Signorino Min, il suo amico ha bisogno di riposare." spiegò un infermiere.
Fu così che dopo pranzo si ritrovò nell'ambulatorio della psicologa.
"Che cos'è successo, Yoongi?" domandò quest'ultima.
"Sono da solo in camera. Hanno trasferito Hoseok in un'altra stanza, ed è solo colpa mia, se non l'avessi trattato in quel modo probabilmente non sarebbe corso in camera a quella velocità e non si sarebbe sentito mal-" la donna lo interruppe. "Respira, Yoongi. Cosa ti ha detto lui?"
Il ragazzo riferì.
La signora Kee annuì, comprensiva. "Forse dovresti spiegargli la situazione esattamente come sta. Pensi che possa leggerti nel pensiero, per caso? O che abbia poteri per leggere la mente e conoscere il tuo passato?"
Il corvino scosse la testa.
"Ecco, appunto. Ora, aspetta l'orario delle visite... anzi, lui deve venire qui dopo di te. Lo farò entrare senza dirgli che tu sei qui."

𝐌𝐲 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora