Epilogue: Young Forever

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Namjoon e Seokjin aspettavano con impazienza l'arrivo dei loro amici.
Il piccolo Taehyung, avvolto in una copertina rosa, veniva allattato con il biberon da Jin, la sua "Eomma".
Jungkook, il più grande, stava sfogliando la sua rivista di calcio, guardando le figure e cercando di capire i significati delle scritte, fino a quando non si stancò.
"Appa, appa, appa!" saltellò accanto a Namjoon, per attirare la sua attenzione, tirandolo per la manica.
"Dimmi, Jungkookie." rispose suo padre, accarezzando i suoi capelli scuri.
"Appa, ma quando arrivano?"
Namjoon non ebbe tempo per rispodere, poiché finalmente erano arrivati, anche se in ritardo.
"Scusateci tanto." Hoseok poggiò la borsa sul grande telo da mare che Yoongi aveva appena estratto dal baule scoperto della Jeep, spiegando agli amici che, come al solito, suo marito si era svegliato tardi.
Il piccolo Jungkook, che a soli cinque anni si prendeva grandi libertà, salì fino alla portiera posteriore, che era aperta, e aiutò a scendere il bimbo dai capelli biondi che poco prima dormiva beato sul seggiolino.
"Dobbiamo andare a cercare i pesciolini, muoviti!" il castano prese la mano dell'amico, portandolo verso la spiaggia.
"Kookie, aspetta! Devo chiedere ad appa ed eom-" non riuscì a finire la frase, che inciampò in una delle rocce poco distanti dalla riva.
"Stai bene vero?" il piccolo Jungkook gli si avvicinò, con le lacrime agli occhi, mentre il biondino si rialzava, dicendogli che non si era fatto nulla, lasciandogli un bacino sulla guancia, per poi correre a chiedere il permesso ai suoi genitori per poter andare a giocare con Jungkook vicino alla riva.
Hoseok annuì, ma diede delle raccomandazioni al figlio. "Certo che puoi andare, ma non correre. Stai con Kookie, okay Jimin?"
Il piccolo di casa Jung-Min raggiunse il maggiore dei fratelli Kim, per poter giocare finalmente con lui.
"Davvero non mi capacito di come sia potuto succedere." a parlare era stato Jin, che aveva nel frattempo appoggiato il figlio più piccolo, Taehyung, nella culla, spingendola con la mano per farlo addormentare.
"Eh?" Namjoon non capì cosa voleva dire il marito, ma Yoongi sì.
"Il mio Hoseokie me lo aveva detto, di tutta questa storia.
Poi, quando siamo andati all'orfanatrofio e abbiamo visto questo piccolino... beh, ci si è scaldato il cuore, davvero. È quasi buffo come certe cose accadano, non credete?"
Jin sorrise. "E la collana?"
Il corvino annuì. "Anche quella. La portava al collo, magari è assurdo, magari è impossibile però lui voleva che io fossi felice di nuovo..." sembrava sul punto di piangere; ma Hoseok lo avvolse in un abbraccio. "Sono sicuro che è molto felice ora, il nostro legame con lui è qualcosa che va al di là dei confini della reincarnazione. Sicuramente non ricorda nulla del suo passato, ma ha voluto farci capire che in qualche modo, la sua anima sarà sempre con noi, e con il nostro piccolo Jimin." sussurrò, calmandolo.

-11 anni dopo-

"Quindi secondo i tuoi genitori tu saresti una specie di reincarnazione?" chiese Jungkook, sperando di aver capito bene le parole del proprio ragazzo.
Jimin strinse la collana che portava al collo da quando ne aveva memoria. "Diciamo di sì, credo. Anche se non ricordo nulla, ma proprio zero." rise il biondo, appoggiandosi con la testa sul petto dell'altro.
"È una bella storia però, quella del loro incontro. Era giusto che tuo padre Yoongi trovasse qualcuno con il quale essere felice, no?"
Il maggiore annuì. "Vero. Ciascuno di noi merita qualcuno che possa amarlo o amarla per quello che è, come tu fai con me ed io con te."
I ragazzi si rilassarono, quel giorno.
I loro genitori erano a festeggiare l'anniversario di matrimonio di Hoseok e Yoongi, mentre Taehyung si divertiva con la sua ragazza facendo shopping nelle vie della città, ma soprattutto comprando cose Gucci: aveva risparmiato anni e anni di paghetta mensile.
"Sai cosa facciamo?" chiese il più piccolo; ad un certo punto.
"Cosa?" Jimin era davvero curioso.
"Andiamo a casa mia. È libera..."
Inutile dire che il biondo arrossì.
"Andiamo a vederci un film, Jimin." rise Jungkook, cercando di non soffocare dal ridere.
"A-avevo capito male" si giustificò l'altro; rosso come un peperone.
"Anche nella tua vita vita precedente eri così pervertito?" Jungkook lo osservò, sorridendo.
"A quanto pare ho fatto sesso a 14 anni." rispose il biondino, arrossendo.
"Con tuo padre?! Dio, che schifo!"
"Guarda che si reincarna l'anima, mica il cazzo..."
"JIMIN! E poi tu sei bot-" il più grande gli mollò un pugno sul braccio, per poi trascinarlo fino alla Jeep.
"Posa il tuo culo sul sedile del passeggero, Kookie, andiamo a noleggiare un film come ai vecchi tempi." ordinò il proprietario dell'auto, che un tempo era stata di suo padre Hoseok, da lui chiamato 《EommaSeok.》
Il ragazzo dai capelli scuri fece come gli era stato detto. "Va bene, culetto vergine, guardiamo questo benedetto film. Ti piace Iron Man?"
Il tempo di prendere film, patatine fritte e popcorn, che i due erano già sul divano di casa Kim.
"Secondo te un giorno noi avremo un angelo custode come hanno avuto i miei genitori?" chiese Jimin ad un certo punto; pensieroso.
Jungkook gli sorrise dolcemente. "Tu ne sei la reincarnazione, posso ritenermi fortunato." lo baciò delicatamente, fregandosene del film che stava andando avanti: in quel momento c'erano solo lui ed il suo ragazzo.
Nel frattempo, gli adulti si erano ritrovati in un piccolo locale, vicino alla stazione centrale del paesino accanto al mare in cui erano andati ad abitare.
"Sono sicuro che si stanno divertendo." disse Yoongi, ridendo.
"Sono giovani, è giusto così." aggiunse Namjoon, mentre i quattro brindavano con dello champagne.
"Ti ricordo che noi abbiamo fatto robe sotto la doccia, Joonie." precisò Jin, che dopo tutti quegli anni si imbarazzava a nominare certe azioni.
Yoongi si voltò verso il marito, che era rimasto in silenzio, per cercare di capire a cosa stesse pensando.
"SeokSeok, che hai?"
Hoseok lo guardò negli occhi.
"Noi festeggiamo, ma domani è il 9 agosto..." Il corvino lo abbracciò. "Non pensare al passato, Hoseok, guarda quello che abbiamo ora. Un figlio splendido, gli amici di una vita e i loro figli che per noi sono come nipoti. Tua madre e tua sorella stanno bene, e anche la mia famiglia. Cosa vuoi di più di tutto questo?"
Il ballerino non ci pensò due volte.
"Un tuo bacio."
Quando le labbra di Yoongi sfiorarono le sue, entrambi sentirono come una scossa, una sensazione simile a quello del loro primo vero bacio.
Passionale ma delicato, dolce, desiderato. Meraviglioso, come il loro amore.
Un amore che sarebbe rimasto come quando era nato: giovane, giovane per sempre.

Spazio autrice

Odio scrivere questa parola, ma è arrivato il momento~

Fine

𝐌𝐲 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora