1.Begin

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I movimenti di Hoseok erano fluidi, leggeri e veloci, come sempre.
Da quando aveva 5 anni aveva frequentato diversi corsi di ballo, ed ora, a 17 anni appena compiuti, si ritrovava ad attendere di essere chiamato per la selezione del corso di danza più importante del paese: la Seoul Dance Masterclass, il suo sogno più grande era entrarci e magari, perchè no, poter diventare insegnante. Amava quell'idea, così tanto da sognarla anche di notte.
Al giovane dai capelli rossi piacevano i bambini, aveva una sorellina minore di sei anni, e l'aveva cresciuta lui, poichè entrambi i genitori spesso erano fuori città per il lavoro, facevano gli avvocati. Ogni volta che tornavano gli raccontavano dei casi seguiti, uno più assurdo dell'altro.
L'ultimo, risalente ad una settimana prima, era a proposito di una donna sulla trentina, che aveva tradito il marito con il padre di lui varie volte, e aspettava un bambino da quest'ultimo, ed il dibattito trattava dell'affidamento del nascituro, visto che lei non voleva abortire.
La mano della sua migliore amica e parter di ballo Jeena che sventolava davanti ai suoi occhi lo riportò alla realtà: sarebbe stato presto il loro turno.
Andò tutto perfettamente storto, proprio mentre stavano provando.
Jeena lo aiutò a rialzarsi da terra, ma visto che Hoseok faticava a respirare, preferì farlo sedere in un posto tranquillo e aspettare l'arrivo dell'ambulanza.
Non ci mise molto, essendo molta la gente presente al concorso una era proprio lì nelle vicinanze pronta ad ogni evenienza.
La sua migliore amica lo salutò, promettendo che appena possibile sarebbe andata a trovarlo, doveva solo aspettare il passaggio dal suo ragazzo, un tizio che di cognome faceva Lee o qualcosa del genere, perchè i soldi per il taxi non li aveva.
"Cosa è successo?" chiese uno dei medici, dopo aver provato la pressione al rosso, mentre metteva via lo strumento appena utilizzato.
"Mi sono sentito come se mi avessero appena risucchiato l'aria che avevo nei polmoni. Come... se ci fosse un macigno che impediva l'entrata dell'ossigeno, e poi sono crollato per terra come un sacco di patate, una bellissima figura ad un concorso di danza, non crede?"
La sua autoironia divertì il medico, che scrisse tutti i sintomi. "Mi dia le sue generalità, per piacere." chiese poi.
"Jung Hoseok, 17 anni, nato il 18 febbraio, segno pesci. Disagio incluso nella confezione, non vendibile separatamente dalla danza."
Il medico chiese alcune altre informazioni, poi lo portarono con una barella al reparto dei ragazzi. "L'unica stanza libera è questa. Il suo compagno di stanza è... diciamo, non proprio il tipo più espansivo che esista, si chiama Min Yoongi, 19 anni e la simpatia di un cactus." spiegò l'infermiera, accompagnandolo in camera.
"Signorino Min, questo è il signorino Jung. Sarà il suo compagno di stanza, appena possibile gli troveremo un'altra sistemazione."
Yoongi alzò lo sguardo e osserò Hoseok con diffidenza, come se avesse appena visto una merda spalmata al suolo, indeciso sulla possibilità che potesse essere ancora fresca.
Il rosso sussurrò un "buongiorno hyung." per poi essere aiutato a sdraiarsi.
"La sua amica Jeena ha già avvisato la sua famiglia, signorino Jung. Porteranno presto quanto necessario." l'infermiera gli rivolse un altro sorriso gentile.
"Scusi..." si fermò a leggere il cartellino. '"signora Jing, può darmi del tu, se preferisce. È piuttosto strano essere chiamato per cognome e con una tale formalità." Hoseok arrossì lievemente.
"Ma certo, come preferisci, Hoseok."
In qualche modo la signora Jing gli ricordò sua madre, e fu felice di sentirsi più o meno tranquillo in quel posto; un orribile ospedale vecchio tre volte la sua defunta nonna.
Quanto a Min Yoongi, se ne stava beatamente sdraiato sul suo letto, ignorando il nuovo arrivato, intento a leggere un libro, un manuale di auto-aiuto intitolato "Come sopravvivere in un ospedale del cazzo", probabilmente ironico come la maglia che indossava, con la scritta "Happy."
Jeena arrivò una mezz'ora dopo, seguita dalla signora Jung, chiaramente preoccupata per il figlio.
"Il mio piccolo Hobie." sorrise tristemente la donna. "Come ti senti?"
l'ansia nella sua voce si percepiva, ma era abbastanza normale per una madre con un carattere iperprotettivo come quello della madre del rosso.
Quest'ultimo sospirò. "Arrabbiato, mamma. Io avrei voluto... davvero, tanto voluto essere ammesso. Mi dispiace, Jeena, per colpa mia nemmeno tu sei entrata." si scusò, mentre entrambe lo rassicurarono, dicendogli che avrebbe sicuramente potuto riprovare una volta uscito da lì. "Devi solo avere pazienza, Hobi." spiegò sua madre. "I dottori vogliono solo capire cos'hai, tempo una settimana e ti buttano fuori di qui a calci nel sedere. E poi, iperattivo come sei voglio proprio vedere per quanto te ne starai buono buono senza ballare di nascosto da qualche parte."
E fu lì che Yoongi sentì per la prima volta la risata di Hoseok, così tremendamente carina, e si sforzò di non ridere a sua volta, nonostante poche persone fossero riuscite a contagiarlo con le loro risate: uno era il figlio della famiglia che lo aveva in custodia, Seokjin. Il secondo... era stato il suo primo, grande amore.
Ricordava perfettamente quegli occhi pieni di sentimenti e quella risata cristallina, dolce, che conosceva da quando aveva esattamente sette anni.
E il biondino che gli aveva rubato il cuore, quando si erano conosciuti aveva due anni in meno di lui, cinque, ma erano diventati grandi amici. A 16 anni, Yoongi capì di provare qualcosa di più, ricambiato.
Pochi anni dopo, tutto era diventato scuro, voleva solo dimenticare quel passato, tagliente come solo le lame dei coltelli più affilati possono essere, il dolceamaro ricordo di quello che fu.
La depressione aveva preso possesso della sua anima spezzata, tagliandola in piccoli pezzi: nessuno sarebbe riuscito a cancellare quelle ferite, il passato ormai lo aveva segnato e non sarebbe potuto scomparire con un singolo pensiero. Era finito in quell'ospedale di merda perchè non mangiava, e perché le sue braccia erano coperte di tagli malamente nascosti.
Nel momento in cui sentì la risata di Hoseok, però, qualcosa dentro di lui cambiò: era come se stesse trovando un nuovo inizio.
Forse aveva bisogno di un amico, anche se non era proprio sicuro della sua decisione.
Sarebbe stato un altro colpo al cuore?

𝐌𝐲 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora