10.Tear

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Questo capitolo lo dedico alle mie due amiche a distanza Yoongsgummysmilee e KimTaeHobis e
alla mia parabatai che non ha il telefono ma leggerà questo capitolo tramite il mio Nicole-Patruno vi voglio bene❤

Yoongi prese un respiro profondo.
"Hoseok, ti capita mai di sentire i sentimenti altrui come se fossero tuoi?" la sua mano sinistra sfiorava appena quella destra di Hoseok, erano sdraiati vicini, sul letto del rosso.
"Sì, Yoongs-hyung, troppo spesso... troppe volte, ed è difficile." rispose, piano.
Le loro mani si strinsero, fu un contatto spontaneo che non diede fastidio a nessuno dei due, nemmeno loro sapevano bene il perchè.
Hoseok decise di confidarsi a cuore aperto, voleva essere davvero sincero.
"Hyung, io sto troppo male a tenere tutto dentro. Quando sono qui in ospedale ascolto tutti, ogni problema. Mi piace stare con i bambini, leggere loro tante storie, renderli felici quando sono tristi. Il problema è che poi sento le loro emozioni come le mie, e non riesco a controllare tutto questo. Lo so, si chiama empatia ed un sacco di gente ha questa particolarità, ma..." gli occhi di Hoseok, già lucidi per 《colpa》 della canzone si riempirono di lacrime, e il maggiore se ne accorse. "è così difficile continuare a sorridere, a farlo per chi ti sta attorno, quando hai anche già i tuoi problemi, so che tu capisci la mia situazione, altrimenti non me lo avresti chiesto, o sbaglio?"
Yoongi annuì.
"Hoseok, me lo fai un favore?" il corvino lo invitò a sedersi di fronte a lui.
"D-Dimmi." rispose il ragazzo dai capelli rossi, mentre i suoi occhi si incastonavano in quelli del maggiore.
"Per favore, non trattenere le tue emozioni. Se hai bisogno di piangere, sfogati. Io sono qui apposta."
Il piu piccolo sembrò esitare, ma poi cominciò a singhiozzare, avvolto in un abbraccio dal suo hyung. Yoongi avvertiva chiaramente il suo cuore battere veloce ed il suo corpo tremare, e rimase accanto a Hoseok anche quando il pianto fu sovrastato da un attacco di tosse, che fece spaventare per un momento il più grande dei due.
"Va tutto bene? Stai meglio?"
Hoseok posò semplicemente la testa sulla spalla di Yoongi, stringendo poi la sua mano. "Sì, hyung." sussurrò, cullato dall'abbraccio dell'altro.
Si addormentò, come i bambini si addormentano tra le braccia della mamma, e con premura Yoongi scese dal letto, per poi sistemargli le coperte. Si era affezionato a lui così velocemente da far paura, ma era stato tutto spontaneo.
Hoseok era una di quelle persone alle quali ti affezioni poco dopo averle conosciute, nonostante tutti i casini, una di quelle persone piene di consigli, che ti saranno sempre accanto.
Rimase accanto a lui tutto il pomeriggio, fino a quando il rosso non si svegliò.
"Hyung?"
Yoongi sorrise. "Ben svegliato. Hai dormito bene?" chiese, vedendo come si stiracchiava, sembrava un gatto.
"Siii, ma tu che hai fatto tutto questo tempo?" domandò; curioso, mettendosi seduto.
"Sono stato qui vicino a te, perchè?"
Il ragazzo dai capelli rossi non disse nulla, semplicemente scese dal letto e lo abbracciò. Di nuovo, Yoongi sentì un calore al petto, una sensazione confortante e piacevole, qualcosa di dolce. Tremendamente dolce.
"...Hoseok?"
"Mh?" Il più piccolo sembrava stare bene in quell'abbraccio.
"Sei felice?"
Sussurrò un 《sì》 appena percepibile, e il corvino non potè che condividere quella piccola felicità, per poi sedersi sul letto con l'amico ad ascoltare musica con le cuffiette. Non servivano grandi cose per essere felici, come regali o viaggi; bastava poco.
Entrambi ne erano consapevoli, soprattutto in un posto come un ospedale, in una situazione come quella del più piccolo, dove ogni giorno era un regalo del destino e delle pillole, che facevano il loro lavoro egregiamente.
Senza Hoseok, probabilmente Yoongi sarebbe rimasto il ragazzo solo e depresso ignorato da tutti, ma stava succedendo qualcosa di diverso.
Certo, la depressione non era passata con uno schiocco di dita, ma i barlumi di felicità certamente non mancavano. Aveva imparato a voler bene al ragazzo dai capelli rossi, nonostante a volte le azioni che faceva nei suoi confronti sembravano inspiegabili.
Ascoltarono un po' di musica, e quando Hoseok mise "Agust D." il più grande per poco non cadde dal letto.
Grazie a dio su Youtube non mostrava il volto, ma era comunque spaventato dal sentire la propria voce registrata nel telefono di qualcun'altro... e se lo avesse scoperto? Sarebbe cambiato qualcosa?
Si rilassò e sorrise, sentendo Hoseok cantare il ritornello: era bravo, non c'erano dubbi, ma continuava a disobbedire agli ordini dei medici sul fatto di non esagerare con il canto.
Sapeva (da Youtube) che il ballerino aveva anche fatto una coreografia su quella canzone; ed era davvero fantastica.
Si vedeva che teneva alle sue passioni, che amava ciò che faceva e questo era apprezzabile, ma probabilmente senza un colpo di fortuna non sarebbe mai tornato il ballerino che un tempo era stato.
"Yoongs?" lo chiamò.
Yoongi si tolse la cuffietta. "Dimmi, hai bisogno di qualcosa? Stai per caso male?"
Il rosso rise. "No, volevo solo dirti che adesso dovrei lavarmi e cenare. E mi raccomando, mangia anche tu qualcosa. Ti ringrazio per tutto." gli rivolse uno dei suoi sorrisi a cuore, per poi dirigersi verso l'armadio, mentre il ragazzo dai capelli neri raccolse le sue cose, per poi uscire dalla stanza, togliendo la mascherina che aveva dovuto tenere per tutto il tempo.
Hoseok si lavò con tutta la calma del mondo, e mentre era in doccia pensò a cosa lo aspettava: quanti anni ancora? 3, 5? Forse avrebbe avuto la fortuna di avere un trapianto di polmoni, ma praticamente era un malato terminale: evviva le malattie rare, insomma. Decise comunque di non pensarci troppo su, o avrebbe rischiato di cadere in depressione. Non voleva perdere le speranze per un possibile 《nuovo paio di polmoni》 il dottore gli aveva infatti spiegato una cosa che lo aveva tirato parecchio su di morale.

"È molto semplice, signorino Jung. Il suo è un corpo ancora giovane, sarà più facile non avere reazioni negative all'inserimento di quelli che in un primo momento saranno corpi esterni." aveva detto. "Le auguro la grande fortuna di trovare un donatore compatibile."

Chiuse l'acqua, si asciugò ed indossò il pigiama dell'ospedale.
La cena lo aspettava sul tavolo, ma non aveva voglia di cenare da solo.
Per fortuna, giorni prima aveva salvato sul cellulare quel numero.

A: Yoongi-hyung

Ti va di cenare insieme? Mi sento solo qui...

Da: Yoongi-hyung

Sto arrivando, SeokSeok

Sorrise al messaggio: lo aveva chiamato come facevano i bambini, era davvero tenero.
Si fermò un momento a pensare l'aggettivo che aveva usato.
Tenero?!
Sembrava una tredicenne in piena esplosione ormonale, nonostante non gli piacesse il suo hyung lo aveva definito in quel modo, doveva esserci una spiegazione, che la sua mente trovò.
"In quei medicinali ci sono dei funghetti allucinogeni, poco ma sicuro."

𝐌𝐲 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora