17.Fake Love

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La sera, Yoongi nominò nuovamente Jimin, chiedendo al suo "ragazzo" di accompagnarlo al cimitero per andare a trovarlo. Il ragazzo dai capelli rossi rifiutò, con un secco "no".
"SeokSeok?" chiese il maggiore. "Che succede?"
Hoseok si alzò di scatto. "Cosa succede?! Oh, Yoongs, ma perchè non ragioni su quello che dici? Tu sei ancora profondamente innamorato del tuo Jiminie caro, così tanto da chiedermi se verrò con te..." si morse il labbro, nervoso. "Sono un cazzo di sostituo, ci arrivi? Tu dici di amarmi, Min Yoongi, ma ciò che fai in realtà è stare con un sostituto difettoso, ovvero con me. Posso avere l'onore di una tua risposta logica a questo?"
Yoongi era rimasto senza parole, e non riuscì a pronunciare nemmeno un "ti sbagli" o cose del genere.
"Avevo ragione, allora." sussurrò l'altro, andando via il più velocemente possibile da quella stanza.
Ma certo, Yoongi lo aveva sempre usato come un "sostituto" per il suo amato Jimin, qualcuno con cui dimenticarlo, insomma.
Crollò praticamente sul pavimento della palestra, senza nessuna sicurezza, senza pensieri.
Era così falso quell'amore?
Come un muro, bianco, anzi, incolore.
Buttò il più lontano possibile il regalo che avrebbe voluto fare al maggiore nei giorni successivi, che teneva sempre in tasca in attesa del momento migliore, e perse i sensi.

"Cos'è successo al paziente?" chiese l'infermiera, prendendolo in braccio.
"Sembra aver perso conoscenza pochi minuti fa." rispose il medico, sdraiandolo sulla barella.
"Riportatelo nella sua stanza e preparate una flebo standard. Ancora non sappiamo la motivazione di questo svenimento." ordinò.
Quando quella barella entrò nella stanza, Yoongi si risvegliò dallo stato di shock, per poi chiedere immediatamente spiegazioni.
"Lo abbiamo trovato svenuto in palestra. È successo qualcosa nei minuti precedenti?"
Il corvino annuì. "Abbiamo litigato..."
L'infermiera fece segno di aver capito, senza aggiungere altro.
Una volta uscita dalla camera, Yoongi si avvicinò al ragazzo, al quale era stata somministrata una flebo di sonnifero. Il suo colorito, già pallido, lo era ancora di più.
"SeokSeok, mi dispiace tanto, io non volevo farti stare così, sono un cretino."
"Almeno te ne sei reso conto." la voce di Jin arrivò forte e chiara. "Hoseok è sensibile. E tu dovresti capirlo, Yoongi. Cosa gli hai detto? Namjoon mi ha fatto leggere alcuni messaggi... ma sarei curioso di saperlo da te."
Il ragazzo raccontò per filo e per segno. "Fratellino, sicuramente ciò che ha avuto è colpa della malattia, ma tu lo hai fatto soffrire psicologicamente. Per quale motivo?"
Yoongi lo strinse. "Io non ho mai voluto farlo soffrire! Io non ho fatto apposta tutto questo, Seokjin!"
Suo fratello lo sapeva: se lo chiamava per nome intero, allora era davvero qualcosa di molto serio.
"Capita di sbagliare." la voce di Jin divenne più dolce. "Ma prima o poi, parlarci, prenditi il tempo che serve."
I due fratelli rimasero insieme, fino a quando Hoseok non si svegliò.
Jin si avvicinò a lui.
"Ciao, Hoseok." lo salutò.
"Hyung, grazie della visita. Come stai?" la sua voce era priva di emozioni, ma sembrava interessato a saperlo.
"Bene, grazie. Namjoon ha un sacco di impegni di lavoro, settimana prossima passa a trovarti, chiede se puoi non prendertela, è dovuto andare in Giappone per ordine del suo capo."
Hoseok annuì. "Lo aspetto, deve lavorare dopotutto, non posso offendermi." offrì un sorriso allo hyung. "Sei stato gentile, davvero, a passare di qui, mi ha fatto piacere."
Jin lo salutò ad ora di cena, salutando anche Yoongi.
Quest'ultimo cenò in silenzio, mentre il rosso non toccò cibo, o meglio, non si avvicinò neanche al vassoio.
Bevve solo dell'acqua, e poi ascoltò un po' di musica, nella speranza di dimenticare le parole di Yoongi, ma fu davvero tutto inutile.
"Ed io che volevo dare speranza al mondo, come posso fare se l'ho persa io stesso?" pensò, triste.
Dall'altro lato della stanza, Yoongi scrisse un messaggio a Jin.

A: Fratellone bottom
Jinnie, sta succedendo di nuovo.
L'amore mi sta uccidendo ancora.

Da: Fratellone bottom
Yoongi, va tutto bene, ti assicuro che si sistemerà ogni cosa.

A: Fratellone bottom
Forse Hoseok ha ragione... forse io dovrei stare ancora con Jimin, lontano da questa terra, almeno non soffrirà.

Da: Fratellone bottom
Yoongi, non provarci.
Capiscimi, il tuo posto è accanto a quel ragazzo dai capelli rossi, lui ti ama.
Non ha smesso di farlo.

Già, non aveva smesso.
Ma ormai era passata quasi una settimana, e le cose stavano solo peggiorando.
Il ragazzo dai capelli rossi aveva cominciato a saltare tutti i pasti, a dormire molto e parlare il necessario con gli infermieri, era diventato davvero silenzioso, quasi un fantasma. Gli infermieri avevano provato a costringerlo a mangiare, ma l'unica soluzione sembrava essere l'alimentazione intravena.
Yoongi invece lo osservava, chiedendosi quanto ancora sarebbe rimasto in quello stato. Più e più volte lo aveva sentito in lacrime la notte, ma poi arrivò il giorno in cui tutto cambiò. Yoongi sentiva un peso sul proprio corpo, un dolore che prima d'ora non aveva nemmeno provato: la consapevolezza di aver fatto soffrire qualcuno per amore.
E per quel qualcuno, un dio della distruzione era arrivato due giorni prima dal Giappone, dopo aver parlato con il proprio ragazzo Jin.
"Hope, cosa ti è successo?" Namjoon si sedette accanto all'amico, che con le lacrime agli occhi raccontò tutto.
"Mi dispiace tanto, credimi." dopo aver lanciato un'occhiata di fuoco a Yoongi, strinse Hoseok tra le braccia, consolandolo. "N-Nam io mi odio da solo, perché devo sempre essere preso come un r-rifiuto?"
"Hope ti prego, guardami. Troverai qualcuno che ti ama davvero, okay?"
Hoseok annuì, sdraiandosi sul letto, per poi addormentarsi.
Namjoon fece segno a Yoongi di uscire assieme a lui, per parlare. Fuori c'era anche Seokjin.
"Yoongi-hyung, ti rendi conto della gravità della situazione?!" Namjoon era furioso, Jin cercava di calmarlo, invano. "Hoseok per me è come un fratello, quindi mi chiedo, perchè hai giocato con i sentimenti di un ragazzo?"
"N-Namjoon non è come credi." sussurrò, spaventato.
"Ah no?! E allora come mai non mangia? Perchè sta così male? Non mi ha voluto parlare nemmeno per telefono e mi ha confessato solo oggi la verità. Hyung, tu cosa pensi davvero di Hope? Gli vuoi un minimo di bene?! L'amore non è un gioco!"
Il corvino cominciò a tremare.
"D-Davvero non è come pensi, io lo amo." la sua voce tremava, era chiaramente spaventato dalla situazione.
"Amo Hoseok più di quanto avrei immaginato, ma non sono riuscito a dirgli niente perchè... perchè non mi aspettavo da lui quelle parole." spiegò, mentre ormai il suo piccolo corpo era scosso dai singhiozzi.
Jin si avvicinò a lui. "Hey, fratellino, calmati. Risolveremo tutto, okay? Namjoon, puoi non usare quel tono con lui? Te lo chiedo per favore, forse non sembra ma è importante."

𝐌𝐲 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora