18.Forever rain

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"Jin, si può sapere perchè non posso essere incazzato con lui?!"
Il maggiore lasciò Yoongi un momento solo, portando con sè Namjoon.
"Amore, si tratta del suo passato. Quando era ancora in orfanotrofio, Yoongi veniva trattato malissimo da uno dei responsabili, che urlava esattamente in quel modo ad ogni minimo errore. Anche a Jimin succedeva spesso, ma Yoongi ne è rimasto davvero traumatizzato, era più grande e consapevole, maturo per la sua età." spiegò Jin. "Quando arrivò a casa scoprii che si spaventava con tutto, se qualcuno alzava anche di poco il tono della voce sgridandolo, si rifugiava in un angolino. Puoi alzare la voce, ma non troppo." concluse, mentre il suo ragazzo lo osservava, dispiaciuto. "Scusa, Jinnie. Non avrei dovuto."
Dopo essersi scusato con Yoongi, la coppia lo lasciò in pace, con i suoi pensieri.
Si nascose da infermieri e dottori, e dallo sguardo triste del ragazzo che, probabilmente, ormai non provava più alcun sentimento per lui.
Scelse il bagno, posto piccolo ma sicuro, che anche quando era a casa Kim utilizzava come rifugio da tutti.
Era frustrato, triste, odiava quella situazione. Avrebbe preso volentieri schiaffi Hoseok per le sue parole, ma poi era sicuro, avrebbe finito con il fare la stessa cosa su di sè, per tutti gli errori che aveva commesso.
Avevano sbagliato, entrambi.
Ed entrambi erano troppo orgogliosi per mettersi a parlare come persone adulte e mature.
Da una parte c'era il più piccolo, terribilmente geloso e sensibile ad ogni minima frase, spaventato dal poter essere lasciato solo.
Dall'altra lui, con la stessa identica paura, e con la consapevolezza di avere a che fare con qualcuno che era esattamente il suo opposto.
Ma un'auriga con due cavalli che si dirigono in direzioni opposte non può guidare un carro come si deve, pensò, paragonandole alle loro ragioni guidate dai sentimenti, parevano una più assurda dell'altra.
Forse prendere a pugni il muro non fu una buonissima idea, ma quei lividi lo risvegliarono dalla condizione in cui si trovava: aveva iniziato lui tutto quel casino, forse doveva riprendere in mano la situazione... ma come poteva fare?
Decise di andare in biblioteca per schiarirsi le idee, amava leggere quando era troppo stressato da tutto e da tutti, lo rilassava in modo assurdo.
Si sedette sulla poltrona imbottita, ma appena prima di aprire il libro che aveva scelto, si accorse che fuori pioveva.
Era bello secondo Yoongi quando pioveva, ognuno sostanzialmente si faceva i fatti propri, sarebbe stato bello avere la pioggia per sempre.
Il cielo sembrava triste quasi quanto lui, e anche quando i tuoni apparvero assieme ai lampi, lo rilassarono ancora di più, accompagnando i suoi pensieri e la sua lettura.
Hoseok era invece sul suo letto.
Odiava i temporali, nascosto sotto le coperte e abbracciato al cuscino.
Piangeva, e fuori le nuvole lo facevano con lui, solo che nessuno in quel cielo aveva paura, solo Hoseok aveva paura, proprio come i bambini.
"E-Eomma." sussurrò, e si sentì così stupido, si vergognò di sè stesso.
A 17 anni si trovava ad essere spaventato da quei maledetti tuoni, come se la paura di morire non fosse stata abbastanza.
Rilesse la lettera che il medico gli aveva lasciato sul comodino dopo che aveva perso i sensi.

Al paziente Jung Hoseok

Abbiamo analizzato approfonditamente i suoi sintomi classici della malattia, oltre alle sue crisi respiratorie e i suoi mancamenti, e siamo giunti ad una conclusione: parte di tutto ciò è molto comune tra i pazienti, ma ci ha portato ad una decisione.
Se nelle prossime settimane le sue condizioni rimarranno stabili Lei potrà essere dimesso e vivere con assistenza medica a casa, fino ad una chiamata per il trapianto. Come sa, questa malattia garantisce una sopravvivenza tra i 3 ed i 5 anni, almeno, nei casi meno gravi.
Spero che Lei possa capire quanto scritto sopra, visto e considerato che le sue condizioni sono peggiori rispetto alla media.
Sperando in un miglioramento,

Lo staff medico

Sospirò.
Gli sarebbe piaciuto avere Yoongi accanto in quel momento, un abbraccio per confortarlo da quel temporale, ma non era possibile.
Lui e quel ragazzo dai capelli neri ora erano distanti anni luce, da quando aveva compreso di non essere stato qualcuno di importante nella vita del solo e unico Min Yoongi.
Forse non avrebbe dovuto parlarci.
Forse non si sarebbe dovuto innamorare, ma come si poteva scegliere di sciogliere l'incanto di quel sentimento così bello ma altrettanto doloroso? I cuori possono essere spezzati, il disincanto può lasciare spazio a tutto ciò che è negativo, ma il piccolo barlume d'amore non si spegnerà.
E se fosse stata solo una sua interpretazione?
E se fosse stato tutto un intreccio di destini, e non un errore? Yoongi... i suoi sentimenti potevano essere veri?
Non ne aveva idea.
Ma sapeva a chi rivolgersi.
Chiese a Namjoon il numero della principessa rosa, Jin-hyung, e domandò a quest'ultimo un parere.

A: Jin-hyung
Hyung, sono Hoseok. Avrei bisogno di un consiglio...

Da: Jin-hyung
Hoseok! Dimmi pure, sono pronto ad aiutarti, riguarda per caso Yoongi?

A: Jin-hyung
Sì... la mia mente ragiona in un verso, ovvero mi impone di odiarlo ma io sento di provare ancora qualcosa per lui.

Da: Jin-hyung
Risparmierò la ramanzina per dirvi che siete entrambi davvero stupidi.
Cooomunque, è ovvio no? Se provi qualcosa per lui è giusto che tu glielo dica, o meglio, che lo lasci parlare.
So che ha molte cose da dirti.

Un pensiero si fece largo nella mente del ragazzo dai capelli rossi.
Allora forse Yoongi lo aveva amato davvero... si era sempre sbagliato.
Era diventato geloso per un motivo davvero stupido, accecato dall'amore che provava per l'unica persona che sentiva di amare davvero.
Se davvero Yoongi voleva parlargli, lo avrebbe lasciato fare.
Era profondamente convinto che sarebbe stata la scelta giusta, nonostante tutte le lacrime che stava versando: si sentiva un completo idiota, ma forse se lo meritava.
Lui aveva bisogno di Yoongi, e Yoongi aveva bisogno di lui, mentre fuori la pioggia aveva smesso e il cielo cominciava a tingersi dei colori del tramonto.
Scrisse anche un messaggio a Yoongi, mentre sul suo viso prima zuppo di lacrime si fece largo un piccolo sorriso.

A: Yoongs-hyung♡
Domani parliamo.
Non è una richiesta, è un ordine.
Tanto so che anche tu hai bisogno di me~
-Your SeokSeok

𝐌𝐲 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora