12.Daydream

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Il tempo di vestirsi (alla velocità della luce, sia chiaro) e i due ragazzi andarono in camera del più piccolo, dove anche Namjoon e Jin fecero il loro ingresso. "Fratellino! Hoseok! Buongiooooooooooorno!" Seokjin sembrava molto felice, mentre il suo ragazzo sistemava un sacchetto con qualcosa di ignoto sul tavolo.
"Jin, mi sei mancato." Yoongi lo strinse tra le braccia, così come Hoseok fece con il suo migliore amico.
I due ragazzi raccontarono di come si erano confessati l'uno all'altro, e la principessa bottom si emozionò mentre parlava, facendo sorridere tutti. Il dio della distruzione aveva fatto il primo passo, e grazie a dio, altrimenti, come disse Yoongi, "vi sareste sbavati dietro per sempre."
Mangiarono quelle che si rivelarono essere pizzette, con sopra di tutto e di più, dalla classica con pomodoro e mozzarella, a quella con le acciughe o con le patatine: esisteva un bellissimo negozio di pasticceria italiana poco distante dalla casa di Seokjin, e ne avevano approfittato.
"Joonie ha imparato a tagliare le cipolle" disse il più grande.
Hoseok per poco non si strozzò con una pizzetta. "Joonie sa tagliare le cipolle?! Oh, mio dio, la fine del mondo è vicina!" esclamò con fare teatrale, facendo ridere tutti.
Anche il corvino rise, una risata bellissima che scaldò il cuore di Hobi. Una di quelle risate genuine che non si sentono spesso, che provengono dalle persone che non ridono spesso.
Parlarono con gli altri per un po', fino a quando la coppietta li salutò, per andare a fare un po' di spesa per la lezione di cucina di quella sera: i dolci al cucchiaio, i preferiti di Jin-hyung.
Rimasto solo con Hoseok, Yoongi si ricordò della lotta che avevano fatto quella mattina, e di quanto vicini si fossero trovati, arrossendo immediatamente. Una volta ritornato sulla terra, si accorse che l'amico era invece molto pallido, aveva lo stesso colorito di un fantasma...
"SeokSeok, stai bene?"
Il rosso annuì, sembrava poco convinto. Yoongi gli sentì la fronte: era bollente, e non voleva ammettere di stare male. "A volte è proprio stupido" pensò.
"Tu non stai bene per niente." confermò, con un sospiro, senza che il più piccolo potesse ribattere.
Lo aiutò a mettersi sdraiato sul letto, per poi chiamare l'infermiera tramite il campanello apposito.
"Cosa succede, signorino Jung?" chiese quest'ultima, appena arrivata.
"Mi sento malissimo, è come se mi stesse scoppiando la testa. È un effetto collaterale dei medicinali che prendo?" chiese, preoccupato.
La donna annuì. "Passerà, ma è meglio che riposi, ora. Il suo amico mi può fare il favore di uscire?"
Yoongi annuì. "SeokSeok, riposa bene." gli augurò, lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte, per poi rendersi conto di ciò che aveva appena fatto e scappare da quella stanza alla velocità della luce.
"Non pensavo che Min Yoongi potesse provare affetto per qualcuno." l'infermiera sistemò la flebo al giovane dai capelli rossi, ridacchiando. "Lo hyung non è così insensibile." sussurrò Hoseok, chiudendo gli occhi. "M-magari non sembra, ma ha le sue ragioni per essere esattamente com'è."
Fu proprio pensando al corvino che si addormentò, sorridendo.
Proprio quest'ultimo, nella sua stanza, sentiva un grandissimo peso sul cuore e nell'anima.
Yoongi era perso.
Perso, si sentì fottutamente confuso da tutti quei pensieri, che corrispondevano ad un solo cognome ed un solo nome: Jung Hoseok.
Continuò a pensare al suo viso, ai suoi occhi scuri, ai suoi capelli rossi, al suo sorriso a cuore e a quelle labbra, così rosee e perfette.
Non riuscì a capire sè stesso, in quel momento, quando scoppiò a piangere nella sua stanza, in pieno giorno. Fu un attimo, l'attimo in cui la verità lo travolse come un potente uragano.
Lui... provava qualcosa per quel ragazzo, ne era certo. Pianse ogni lacrima necessaria, prima di rendersi conto che il suo era qualcosa di vano, non ricambiato, inutile, orribilmente assurdo, aveva il cuore spezzato.
Dopotutto, come poteva ricambiare i suoi sentimenti; un ragazzo come Hoseok? Era pur sempre un tipo molto più dolce ed espansivo di Yoongi, nonostante il suo lato riservato e la sua forte empatia.
Guardando sè stesso, vide una persona debole, lasciata sola contro una vita che non avrebbe voluto vivere, una persona piena di tagli, di problemi, di dolore. Si immaginò come doveva essere per qualcuno vederlo: un povero ragazzo abbandonato dalla sua vera famiglia, senza poter tornare a casa Kim per via del ricovero, ex-autolesionista, gay di merda, un piccolo umano con un'anima che stava perdendo il suo bagliore di luce. Un marinaio perso in una terribile tempesta nell'oceano.
Chiuse gli occhi, lasciandosi andare ai sentimenti, mentre la porta si apriva, ed i passi familiari di Seokjin lo raggiugevano.
"Fratellino." sussurrò il più grande, accarezzandogli la schiena. "Che cosa è successo? Chi devo picchiare, mh?"
Yoongi si tuffò nelle sue braccia, dicendo parole sconnesse, ma riuscendo a farsi capire dal fratello.
"Ma certo, possiamo parlarne. Prima calmati, però."
E così fecero, dopo che ogni traccia di pianto ebbe abbandonato il volto del più piccolo dei due fratelli.
"Allora, qui c'è stato un furto di cuore. Eppure, mi sembra che per i trapianti ci sia la lista, o no?" sdrammatizzò Jin, facendo ridere il più giovane. "Oh, santissimo Wall Maria, ma perchè pure in queste situazioni? È una cosa seria, aish!" Yoongi gli lanciò un cuscino in faccia, imprecando di conseguenza.
"Lascia stare il povero Wall Maria e Attack On Titan, Yoongs. Piuttosto dimmi, pensi che glielo dirai presto?"
Il ragazzo dai capelli neri scosse la testa. "Ora non sta bene, Jin. Non posso prendermi la libertà di entrare in camera sua di notte e dire cose..."
"Cose?" volle sapere l'altro, curioso.
"Sai, cose da film del tipo 《Hoseok, ti amo e non voglio che tu mi lasci solo, l'amore mi ha fatto rialzare dalla depress-》" Si fermò, rendendosi conto che in quella frase c'era solo profonda verità.
"Oh, Yoongs, vieni qui." suo fratello lo strinse nuovamente tra le braccia, ricordandogli che l'amore era qualcosa di bello, per nulla sbagliato.
"M-ma sempre a me? Sempre a me, dopo Jimin io dovrei nuovamente soffrire?! Ti rendi conto della situazione?"
Restò con il fratello a parlare fino a quando non si calmò, per poi addormentarsi in quel pomeriggio che sembrava come tutti gli altri, ma fu in quel pomeriggio che si rese conto di amare Jung Hoseok.
Era tutto vero, o era solo un sogno ad occhi aperti? L'amore era di nuovo venuto a fargli visita?

Un ragazzo biondo gli comparve davanti.
"Jiminie!" esclamò Yoongi. "Cosa ci fai qui? Sto sognando, non è vero?"
Il giorno annuì. "Piccolo, ascoltami. Non essere spaventato, Hoseok è una persona bellissima, ne sono certo: ho controllato come si comporta con te, sai? Non avere paura di amare di nuovo." sussurrò, lasciandogli un piccolo bacio a fior di labbra.

𝐌𝐲 𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora