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POV of Victoria

20 marzo, Upper West Side.

Oggi è il mio compleanno e ho deciso di prendermi una giornata libera da lavoro per rilassarmi in solitudine. Sono alla Spa mentre mi godo il mio idromassaggio e ripenso agli ultimi avvenimenti. Il lavoro è migliorato, Thomas ha capito che deve smetterla di alzare troppo il gomito, ho approfondito la conoscenza con Alexis, ma l'evento più importante è l'entrata di Noah nella mia vita. Mi ha parlato della sua paura, dei corsi di scrittura e letteratura, della sua passione per il calcio e per la recitazione. Mi piace il suo modo di comportarsi con me: sempre attento a non farmi del male, dolce, gentile, mi riempie di attenzioni e non cade mai nel banale, a differenza di molti altri ragazzi con cui sono uscita. Piano piano ci stiamo scoprendo a vicenda e non potrei essere più felice di così. Mentre sono immersa nei miei pensieri sento il cellulare vibrare, segno che mi è arrivato un messaggio. Esco dall'idromassaggio avvolgendomi nell'asciugamano e vedo che il mittente è Noah.

Per questa sera ho organizzato una piccola festicciola a casa mia, ma almeno per cena volevo essere sola con lui

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Per questa sera ho organizzato una piccola festicciola a casa mia, ma almeno per cena volevo essere sola con lui. Siamo usciti dopo il nostro primo incontro ma ancora non c'è stato il fatidico bacio e inizio a pensare che magari non gli piaccio abbastanza. Scaccio questo pensiero negativo dalla testa e mi dirigo verso lo spogliatoio per cambiarmi.

Appena rientro a casa trovo Thomas spaparanzato sul divano che guarda la tv.

«Sono a casa tesoro mio!» dico lasciando le chiavi sul piattino vicino alla porta, alza la testa e mi guarda sospetto.

«Che cosa vuoi Martin?»

«Perché pensi sempre che quando sono un pochino più gentile voglia sempre qualcosa?» dico fingendomi offesa.

«Perché è così, spara!»

«Avrei bisogno che tu esca per le otto stasera, vorrei cenare da sola con Noah..»

«Ma almeno alla festa posso tornare?» lo fulmino e gli lascio un pugno sul braccio.

«Tu sei obbligato a tornare, è il mio compleanno e sei il mio migliore amico!» scoppiamo a ridere e acconsente ad uscire prima che Noah arrivi per cena.

Sono quasi le otto e sono davanti allo specchio mentre aspetto Noah, mi guardo e riguardo più volte. Ho deciso di indossare una tutina a pantaloncino corto in pailettes, color panna e delle decolté nude abbinate ad esso. Ho lasciato i capelli leggermente mossi, trucco molto semplice con mascara e un rossetto rosato. Sento suonare il campanello e corro ad aprire sapendo che è arrivato. Apro la porta e mi soffermo a guardarlo, indossa un paio di jeans neri con una camicia bianca che mette in risalto la sua muscolatura e delle sneakers nere.

«Buona sera principessa.» mi lascia un bacio sulla guancia e vedo che dietro la schiena nasconde qualcosa.

«Cos'è quello?» chiedo curiosa.

«È una sorpresa, intanto questa è per te.» e mi porge una rosa, lo ringrazio e lo faccio accomodare in casa. Ceniamo parlando del più e del meno e tra una risata l'altra. Mi aiuta a togliere i piatti sporchi e ci fermiamo in cucina.

«Allora sei davvero un'ottima cuoca come mi dicevi!» dice guardandomi fisso negli occhi.

«Te l'avevo detto, sei tu che non ti fidi di me.» gli dico facendogli la linguaccia.

«Non osare fare la linguaccia a me, signorina Martin.» mi dice puntandomi il dito contro.

«Altrimenti cosa succede, Centineo?» lo sfido, mi piace stuzzicarlo.

«Se ti prendo!» così iniziamo a rincorrerci per la cucina fino a che non mi blocca. Siamo entrambi senza fiato a causa della corsa e delle risate. Mi appoggio con la schiena all'isola che si trova al centro della cucina, siamo a pochi millimetri di distanza, sento i nostri respiri fondersi insieme. Mi accarezza le cosce con le mani poi prendendomi di peso mi poggia sulla superficie fredda dell'isola, che a contatto con la mia pelle calda, mi fa venire i brividi. Si insinua tra le mie gambe per essermi più vicino mentre i nostri sguardi si alternano dagli occhi alle labbra. Mi farà impazzire questo ragazzo.

«Non penso ci siano aggettivi per descriverti Victoria, ma spero che con un semplice gesto tu lo capisca.» improvvisamente mi ritrovo le sue labbra sulle mie.

Gli butto le braccia al collo e lo attiro ancora di più a me, le sue labbra sono morbide come me le immaginavo. È un bacio che entrambi aspettavamo da tempo, è carico di amore e passione. Le nostre lingue danzano sinuose ed una scarica di brividi percorre tutta la mia schiena. Ci allontaniamo senza fiato.

«Buon compleanno piccola.» e sorrido, felice di avere al mio fianco un ragazzo come lui.




Finalmente il primo bacio di questi giovincelli è arrivatooo! 💏

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Finalmente il primo bacio di questi giovincelli è arrivatooo! 💏

Chi vorrebbe essere al posto di Victoria, alzi la mano 🙋


Ps: la storia è prima in classifica nella sezione #stalking , che devo capire se è un bene o un male 😂

Notes of love. ● Noah Centineo ●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora