28 Aprile, Brookylin.
È una domenica sera di fine aprile quando io e Noah decidiamo di radunare i nostri amici e uscire a cena insieme. Abbiamo deciso di spostarci a Brooklyn e abbiamo scelto il ristorante "Sottocasa" per mangiare una pizza in tranquillità. Il rapporto tra me e lui sta andando a gonfie vele, si sta rafforzando ogni giorno di più. Sto legando molto anche con Alexis e Peter come anche Noah sta legando con Isabel e Thomas, posso dire che siamo tutti in perfetta sintonia.
«Ormai che siamo a Brooklyn, che ne dite di andare al luna park di Cone Island?!» propone Alexis e accettiamo tutti. Ci alziamo da tavola, paghiamo ed usciamo dal ristorante per dirigerci verso il divertimento. Ho sempre amato i luna park, o i parchi giochi in generale, per le loro mille luci colorate, le attrazioni e lo zucchero filato. Ci siamo sfidati a coppie sulle macchine a scontro, abbiamo fatto le montagne russe e tutte le altre attrazioni. Stavamo passeggiando per il parco quando Noah mi tira verso uno stand di tiro al bersaglio. La ragazza dello stand gli spiega come funziona il gioco e poi gli passa la pistola. Inizia a sparare e ammetto che ha davvero un'ottima mira, a differenza mia.
«Okay, hai finito i tiri e totalizzato 800 punti. Puoi scegliere tra questi peluche, quale vuoi?» le dice la ragazza.
«Amore tu quale preferisci?» non so se ero più contenta perché mi avesse chiamata amore o perché mi stava dando l'opportunità di scegliere il suo premio. Gli sorrido e inizio ad osservare meglio i vari peluche.
«Vorrei quelli.» indico alla ragazza i due dalmata della Carica dei 101, Pongo e Peggy. Me li porge e ce ne andiamo ringraziandola.
«Questo è tuo.» dandogli Pongo. «Promettimi che lo terrai nella tua stanza.»
«Non potrei mai avere il coraggio di buttare qualcosa che mi ricorda te.» gli butto le braccia al collo e lo bacio.
Il parco sta chiudendo così ci avviciniamo alla macchina per metterci in viaggio verso Manhattan. Dopo poco che eravamo partiti mi sono addormentata e mi ha risvegliato Thomas appena siamo arrivati.
«Stasera dormo da Isabel così tu e Noah potete passare la notte da soli.» mi dice Thomas quando siamo ormai vicini alla porta, facendomi l'occhiolino.
«Sei sempre il solito!» gli dico guadagnandosi un pugno sul braccio. Lui scoppia a ridere e si avvicina alla macchina di Isabel così ne approfitto per parlare con Noah.
«Tesoro, Thomas dorme da Isabel questa notte e volevo sapere se... sì, insomma.. se ti va di dormire da me?» lo vedo illuminarsi e mi annuisce sorridendo. Lo prendo per mano ed entriamo nel portone principale, una volta entrati in casa ci siamo tolti i giubbotti e ci siamo stesi sul divano a guardare un film.
Avevo la testa appoggia sulla sua spalla mentre lui mi carezzava la schiena, per stuzzicarlo un po' inizio a baciargli il collo e lo sento rabbrividire. Mi sposto verso l'orecchio e glielo mordicchio leggermente, la mano che prima mi carezzava la schiena scende lentamente fino ai glutei e mi avvicina a se.
«Mi farai diventare matto Vik..» mi confessa con voce roca.
«Per così poco amore?» mi prende di peso portandomi sopra di se e mi bacia con passione. Si stacca dalle mie labbra per posarmi dei baci sul collo e sul petto e io non posso far altro che rabbrividire. Mi sfila il maglione e approfitto del suo momento di distrazione per rituffarmi sulle sue labbra. Ogni suo bacio o tocco mi causa una scarica di brividi, stiamo per distenderci quando sento suonare il campanello. Ci allontaniamo e controllo l'ora, sono quasi le 2 am. Mi alzo e vado ad aprire la porta dove rimango pietrificata.
«Micheal?»
Salutate Micheal, chi sarà secondo voi? Regalo una caramella a chi lo indovina! 🍬
Comunque siamo arrivati a 100 stelline e siamo al secondo posto nella categoria #letters e sono super feliceeee! ❤
Un bacio e al prossimo capitolo! ❤
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Notes of love. ● Noah Centineo ●
FanfictionSembrerebbe un lunedì come un altro. Sveglia ignorata con conseguente ritardo e una lunga giornata da affrontare. Uscita da lavoro, Victoria avvicinandosi alla sua auto si accorge di un foglietto incastrato nel tergicristallo. Una multa o un bigliet...