Sembrerebbe un lunedì come un altro.
Sveglia ignorata con conseguente ritardo e una lunga giornata da affrontare.
Uscita da lavoro, Victoria avvicinandosi alla sua auto si accorge di un foglietto incastrato nel tergicristallo. Una multa o un bigliet...
Bonnie ci ha dato degli asciugamani appena siamo uscite dalla piscina mentre quei tre continuavano a ridere.
«Dobbiamo vendicarci.»
«Ci sto, che hai in mente Vik?» mi dice Isabel mentre penso ad una possibile vendetta.
«So che Bonnie ha una tavola Oujia, potremmo farli spaventare facendogli credere che ci sia un fantasma.» propone Alexis, ci guardiamo tutte e tre con sguardo complice correndo a riferirlo a Bonnie che si aggrega a noi entusiasta.
Sono quasi le 4 am e ormai tutti gli invitati se ne sono andati, rientriamo all'interno della casa accomodandoci in salotto.
«Mi hanno regalato questa, che ne dite di provarla tutti insieme?» dice Bonnie mostrando la tavola, vedo i ragazzi un po' interdetti ma decidono comunque di accettare. Ci sediamo a terra formando un cerchio con la tavola al centro, iniziamo a porre delle semplici domande come "c'è qualcuno qui?".
«Vado un attimo in bagno, torno subito.» dice Alexis facendoci un cenno a me e alle ragazze. È arrivata l'ora di divertirsi.
«Sei in questa stanza?» e facciamo spostare lentamente la planchette verso il sì, guardo i ragazzi che iniziano a non essere più sicuri di continuare.
«Vuoi farci del male?» chiede Bonnie e la planchette si sposta nuovamente verso il sì.
«Vi prego ragazze smettiamola.» dice Thomas.
«Assolutamente no, cos'è hai paura?» mi fulmina con lo sguardo ma continuiamo a porre domande.
«Vuoi fare del male a tutti noi?» chiede Isabel spostando la planchette verso il no.
«A chi vuoi fare del male?» chiedo mentre la planchette si muove formando il nome di colui che ha avuto l'idea di buttarci in acqua, Thomas. Alzo lo sguardo su di lui e lo vedo sbiancare mentre toglie le mani dalla planchette.
«Basta mi sono stufato di questa cazzata!»
«Thomas non puoi abbandonare la seduta, il fantasma si arrabbierà.» gli dice Isabel cercando di convincerlo.
«Oh andiamo, non esistono i fantas..» non riesce a finire la frase che Alexis piomba alle sue spalle gridando con un telo bianco addosso, Thomas scatta qualche passo più avanti per lo spavento, Noah e Peter gridano come delle femminucce e noi ragazze iniziamo a ridere a crepapelle.
«Piaciuto lo scherzetto?» domanda Alexis mentre si toglie il telo di dosso, i ragazzi ci lanciano uno sguardo che sarebbe in grado di incenerirci.
«Voi quattro, siete delle grandissime stronze!» sputa Peter puntandoci il dito contro.
«È quello che vi meritate per averci buttato in piscina.» a stento riesco a trattenere le risate e Noah mi fa segno che dopo facciamo i conti.
«Okay, adesso siamo pari.» ammette Thomas, Alexis gli si avvicina per abbracciarlo ma lui la scansa facendo l'offeso.
«Ci siamo divertite abbastanza, penso che possiamo andare a dormire. Domani abbiamo un aereo da prendere.» propone Isabel mentre aiuta Bonnie a sistemare le cose in salotto mentre noi ci dirigiamo ognuno nelle proprie stanze. Appena varcata la porta mi siedo sul letto mentre Noah mi osserva appoggiato alla porta.
«Sei proprio una stronzetta, Victoria.» mentre avanza lentamente verso di me.
«Te lo sei meritato Centineo, mi hai buttata in piscina vestita.»
«Avrei preferito buttarti senza vestiti e venire con te, ma sai, c'erano un po' troppe persone.» è arrivato ai piedi del letto abbassando il viso per arrivare all'altezza del mio. Mi avvicino sorridendo per lasciargli un bacio sulle labbra per augurargli la buonanotte.
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