Sembrerebbe un lunedì come un altro.
Sveglia ignorata con conseguente ritardo e una lunga giornata da affrontare.
Uscita da lavoro, Victoria avvicinandosi alla sua auto si accorge di un foglietto incastrato nel tergicristallo. Una multa o un bigliet...
Thomas inizia a guardarmi ovunque chiedendomi se mi ha fatto del male e scusandosi per il ritardo dovuto ad un incidente stradale. Credo che sia scoppiato in lacrime ma non riesco a fare niente per tranquillizzarlo. È come se fossi all'interno di una bolla, i suoni mi arrivano ovattati, i muscoli sono tanto rigidi da non riuscire a compiere nessun tipo di azione e non riesco a proferire parola da quanto sono scossa per l'accaduto. Se non fosse intervenuta Anna, non oso immagine cosa poteva accadermi; capisco che lei ha fatto calmare Thomas poiché non grida più e poi si rivolge a me.
«Domani vorrei che venissi un'ora prima del solito in ufficio per parlare di questa cosa e, nel caso andasse avanti da tempo, risolverla insieme.» mi carezza leggermente il braccio e mi limito ad annuire per dirle che domani ci sarò.
Sono quasi le otto del mattino quando Thomas mi lascia di fronte al mio ufficio, sto per aprire la portiera quando mi blocca impedendomi di uscire.
«Vorrei che tu prendessi questa.» mi porge un portadocumenti, lo guardo interrogativa.
«All'interno ci sono tutti i biglietti e le foto dei regali, se così possiamo chiamarli, che ti ha fatto quello stronzo in questo periodo, ogni cosa è datata. Magari ti saranno utili...» Thomas sa quanto non mi piaccia che qualcuno frughi tra le mie cose, ma in questo caso, mi sta dando un enorme mano poiché io avevo cestinato tutto. Lo abbraccio forte lasciandogli un bacio sulla guancia e scendo dall'auto. Anna mi informa tramite un sms che è già all'interno dell'ufficio così salgo velocemente le scale e mi accomodo di fronte a lei in silenzio. Ho quasi paura a sapere cosa dirà di me e della scena a cui ha assistito ieri.
«Voglio aiutarti Victoria, quindi vorrei tu mi raccontassi tutto quello che c'è da sapere. Mia figlia ha subito la stessa cosa e non voglio che i tuoi familiari vengano a trovarti in ospedale perché hai rischiato la morte come ho fatto io per lei.» sento la sua voce incrinarsi, non ne sapevo niente di questa storia, le poggio una mano sopra la sua e le sorrido dolcemente. Dopo di che prendo un respiro profondo e inizio a raccontarle ogni cosa dall'inizio fino a ieri. Mentre parlo mi chiede se quel ragazzo sia lo stesso che mi aveva accompagnato all'ultimo evento aziendale, e quasi il mio cuore si spezza ulteriormente ricordandomi che Noah non è a fianco a me ad affrontare questa situazione che mi sta distruggendo, le rispondo in maniera negativa senza pensarci due volte. Noah mi avrà ferita con le parole, è vero, ma non sarebbe mai in grado di spingersi così oltre come Micheal. Finito il racconto rimane un po' in silenzio mentre sfoglia le "prove", se così possiamo chiamarle, che mi ha fornito Thomas insieme ai messaggi e chiamate presenti sul mio cellulare.
«Andiamo in centrale a denunciarlo, prima che sia troppo tardi. Ti accompagno se non te la senti di andare da sola.» annuisco leggermente alla sua proposta, non credo che riuscirei ad affrontare ciò senza un minimo di supporto, prende le chiavi dell'auto e ci precipitiamo in centrale.
Mentre sporgo denuncia scopro che Micheal è già stato denunciato in precedenza da altre due ragazze e rabbrividisco. La persona che ho amato incondizionatamente per un sacco di anni si è rivelata essere un mostro, mi chiedo cosa porta una persona ad agire in questo modo. Perché fare del male ad una donna solo perché essa non cade tra le tue braccia? Vorrei scoprire di più sulle altre due ragazze ma per un fatto di privacy non possono rivelarmi niente. L'agente che sta seguendo la mia pratica mi chiede se ho qualche tipo di prova e gli consegno la cartellina e gli mostro il telefono, prende nota di tutto e mi dice che se ne occuperà personalmente facendomi sapere se ci saranno sviluppi. Esco dalla centrale leggermente più sollevata, ringrazio Anna e mi lascia il resto della giornata libero così avverto Thomas e mi faccio venire a prendere di fronte alla centrale.
Forse, finalmente, sarò io a vendicarmi di Micheal e lui non potrà più fare del male a me o a qualsiasi altra donna che incontrerà nella sua squallida vita.
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Scusate la lunga attesa ma tra impegni vari e le vacanze di Natale sono stata un po' occupata ma eccomi qua!
Victoria ha denunciato Micheal, come si evolverà la situazione? Sono curiosa di sapere le vostre teorie!
