La scena che mi ritrovo davanti mi lascia senza parole. Micheal, completamente ubriaco, appoggiato allo stipite della mia porta e io sono immobilizzata tanto da non riuscire a proferire parola.
«Victoriaaaaaaa! Amore mio, mi manchi.» sbiascica. Mi chiedo come abbia fatto a scoprire dove abito dal momento che, dopo la nostra rottura, abbiamo tagliato ogni tipo di contatto.
«Micheal che ci fai qui? E perché sei ubriaco marcio?» continuo a squadrarlo da capo a piedi, non mi piace questa situazione. Muove qualche passo verso di me e mi prende con violenza per un polso, strattonandomi.
«Torna a casa con me amore, sei l'unica donna della mia vitaaa.» continuava a stingere la presa sul mio polso sempre di più. Michael aveva un problema con l'alcol, lo faceva diventare aggressivo; proprio per questo alle volte mi sono presa uno schiaffo o mi procurava lividi sulle braccia.
«Micheal lasciami, mi stai facendo del male.» sento i miei occhi inumidirsi e il terrore salire a dismisura.
«Lasciala stare!» Noah va verso di lui, lo spinge lontano e si posiziona davanti a me per proteggermi. Mi tocco continuamente il polso dolorante, i segni rossi delle sue dita mi fanno capire che a breve avrò un livido e sento le lacrime scendermi lungo le guance.
«E tu chi cazzo sei?!» sbotta Micheal. I suoi occhi sono spalancati e posso percepire la rabbia che sta crescendo in lui. Prendo il cellulare che avevo lasciato sul mobile vicino alla porta e chiamo la polizia prima che il tutto degeneri.
«Sono il suo ragazzo e sei pregato di tornare da dove sei venuto.» Noah sta stringendo i pugni lungo i fianchi, segno di nervosismo e agitazione, spero non faccia passi falsi.
«Victoria torna a casa con me, stronzo!» Micheal cerca di avvicinarsi nuovamente ma viene prontamente fermato da Noah.
«Vattene Micheal, lasciami in pace!» fortunatamente anche la mia vicina di casa aveva avvertito la polizia per schiamazzi notturni ed erano appena arrivati. Due poliziotti hanno preso Micheal di peso e lo stanno portando via.
«Non finisce qui Victoria! Te lo prometto!» mi minaccia urlandomi contro. Noah chiude la porta mentre io mi accascio a terra scoppiando a piangere, si mette vicino a me tenendomi stretta. Purtroppo quando Micheal si impone una cosa, fa di tutto per averla, veramente di tutto.
9 Maggio, Chinatown.
Oggi è il compleanno di Noah e ho deciso di regalargli un soggiorno di un paio di giorni al Hotel Mulberry nella zona di Chinatown, non molto distante dall'Upper West Side. Ho prenotato una Deluxe City View King Suite con balcone ed è la camera migliore che potessi scegliere. Il letto è un matrimoniale enorme cosparso di petali di rose, circondato da porte finestre che danno sul balcone dove ceneremo grazie al servizio in camera, nella parte di fronte al letto è appeso un televisore e sotto di esso, appoggiati su una cassettiera, un set di cortesia con caffettiera e teiera. Accanto al letto troviamo un bagno non molto grande, con una vasca da bagno contornata da candele profumate e bombe da bagno. Spero che gli piaccia poiché non sa dove andremo, gli ho soltanto detto di preparare la valigia per un paio di giorni e che nel tardo pomeriggio sarei andata a prenderlo a casa. Ho con me anche la Polaroid che mi ha regalato Thomas, voglio immortalare ogni momento di queste giornate. Isabel è venuta da me per aiutarmi a preparare la valigia e per passare un po' di tempo insieme.
Il giorno dopo l'accaduto con Micheal mi sono fatta accompagnare da Noah a casa di Isabel per riferirlo a lei e Thomas. Sono scoppiata a piangere nuovamente ma mi ha aiutato a sfogarmi, fortunatamente non si è più fatto vivo.
«I preservativi li hai presi?» mi chiede Isabel risvegliandomi dai miei pensieri. Arrossisco fino alla punta dei capelli e le lancio un cuscino.
«Isabel! Ma che domande sono?»
«Che c'è di male? Voglio solo che fai sesso sicuro, tutto qui.» controlla un po' nella mia valigia gli indumenti che ho messo «Scusami, hai seriamente intenzione di portarti questa t-shirt orribile come pigiama?» mi dice prendendola tra le mani, annuisco abbassando la testa.
«Vik, hai un corpo da paura e per la prima volta passerete qualche giorno solo voi due. Hai un sacco di vestiti sexy sfruttali!» rovista nel mio armadio e mi mostra quello che, secondo lei, dovrei portare. Ha scelto un babydoll in raso con dei dettagli in pizzo intorno al seno, color lavanda chiaro, con spalline sottile che si incrociando dietro la schiena. Mi lascio convincere e lo ripongo nella valigia. Tra una chiacchiera e un'altra si sono fatte quasi le quattro di pomeriggio e devo scappare a prendere Noah. Isabel mi aiuta a caricare la valigia nel baule dell'auto, la saluto e mi dirigo verso casa Centineo.
Appena arrivo lui mi aspetta nel vialetto di casa già pronto, mette anche la sua valigia in macchina e si accomoda nel posto del passeggero.
«Sei pronto a scoprire dove andremo?»
«Come potrei non esserlo?» mi lascia un bacio sulla guancia e partiamo.
Buongiorno, oggi super mattiniera ma perché sto per affrontare una piccola operazione, quindi in bocca al lupo a me 😂
Un bacio e al prossimo capitolo! ❤
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Notes of love. ● Noah Centineo ●
Fiksi PenggemarSembrerebbe un lunedì come un altro. Sveglia ignorata con conseguente ritardo e una lunga giornata da affrontare. Uscita da lavoro, Victoria avvicinandosi alla sua auto si accorge di un foglietto incastrato nel tergicristallo. Una multa o un bigliet...