Capitolo 22

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In un'oretta tutti gli invitati erano usciti dal castello sotto lo sguardo attento di Gustav e Fred che, una volta rimesse le divise, erano ritornati in sala per tenere sotto controllo i due principi. Nel mentre Fred aveva parlato a Gustav di quello che aveva scoperto e il biondo gli aveva sorriso dicendo: "te l'avevo detto". Gustav aveva proposto al rosso anche di parlare con il principe a palesare la sua vera identità, ma il ragazzo era stato irremovibile, già aveva fatto un'eccezione parlando con Ginny, non poteva rischiare oltre.

Nonostante quello che aveva detto gli occhi di Fred erano puntati su Elias da quando era rientrato nella sala. E a Gustav non era sfuggito, infatti lo punzecchiava in continuazione per fargli cambiare idea.

-dai, se continui a guardarlo lo consumi- disse poi il biondo facendo arrossire il rosso.

Fred stava per rispondergli a tono, ma Annabel, Elias e Ginniìy si avvicinarono a loro e la donna si rivolse ai due EDA:

-vi ringrazio per aver accettato di non mettervi la divisa stasera. La serata si è svolta in tranquillità e la gente non ha fatto domande strane- disse la donna e i due ragazzi fecero un inchino alla donna.

-è stato un piacere aiutarvi, nonostante andasse contro le nostre regole. Siamo disposti a tutto pur di proteggere i nostri signori- disse Gustav per entrambi.

-bene, buonanotte- disse la donna prima di uscire dalla sala dando un bacio sulla guancia al figlio. Rimasti solo loro quattro nella grande sala calò il silenzio. Dopo poco Elias si incamminò verso l'uscita seguito da Ginny.

-non vuoi ringraziarli pure tu?- chiese la ragazza una volta raggiunto il biondo.

-non serve visto che sanno che non ho bisogno della loro protezione..-

-disse quello che per poco non veniva ucciso da un pugnale pochi giorni fa- lo interruppe la ragazza voltandosi per controllare se i due EDA li stessero seguendo per poi sorridere in direzione di suo fratello.

-è stata solo una mia piccola distrazione-

-distrazione che poteva ucciderti- ricordò la ragazza prendendolo sottobraccio. Elias alzò gli occhi al cielo. Sapeva che la ragazza aveva ragione, ma non voleva dare vittoria alla madre, e nemmeno a Ginny che a volte gli ricordava molto Sam. A quel pensiero si rattristò. Chissà come stava il suo ragazzo. Sperava solo non stesse facendo qualcosa di stupido, e soprattutto sperava vivamente che avesse evitato la battaglia.

-tutto okay?- chiese Ginny notando l'aria afflitta che aveva assunto il principe.

-si, non ti preoccupare, pensavo a Sam- disse a bassa voce il ragazzo abbassando gli occhi. Ginevra gli strinse di più la mano intorno al braccio per confortarlo. Arrivarono poco dopo alla stanza della ragazza che diede un bacio sulla guancia ad Elias per poi entrare nella sua camera. Prima che Fred potesse seguire il principe verso la sua camera, Gustav lo prese per un braccio.

-adesso che sai tutto non ti da più fastidio il loro comportamento- disse il ragazzo ghignando.

-prima ero geloso, adesso so come stanno veramente le cose- disse il rosso per poi salutare il ragazzo e seguire velocemente il principe che si era allontanato molto, come se stesse camminando a passo veloce, o addirittura correndo. Fred, nonostante fosse più alto del principe, riuscì a raggiungerlo solo quando il ragazzo era arrivato davanti alla porta della sua camera.

-buonanotte- disse Elias prima di richiudersi con un tonfo la porta della sua camera senza aspettare la risposta di Fred che sospirò lasciando perdere il comportamento scocciato del principe.

Era notte fonda quando Fred sentì uno strano rumore provenire dalla camera del principe e guardò sospetto la porta. Possibile che il ragazzo fosse ancora sveglio a quell'ora? Okay che il ragazzo amava disegnare di notte, ma quello non era di certo il rumore di un blocco da disegno o delle matite. Sembrava qualcosa come se qualcuno volesse parlare ma non riuscisse a farlo. Cautamente si avvicinò alla porta e poggiò l'orecchio su di essa. Sentiva ancora quel rumore ma era molto basso. Fred non sapeva che fare. Doveva entrare a controllare rischiando di far infuriare il principe per essere entrato senza permesso? Si, doveva farlo. Ne valeva della sicurezza di Elias. L'avrebbe fato anche a costo di farsi odiare. Se c'era veramente qualcun altro in quella camera doveva assolutamente coglierlo di sorpresa. Aprì lentamente la porta cecando di fare il meno rumore possibile ed entrò nella stanza. Guardò attentamente all'interno e quello che vide per poco non gli fece gelare il sangue nelle vene. Elias era ne suo letto imbavagliato, e sopra di lui c'ea un uomo con un coltello in mano e che stava tracciando segni invisibili sul corpo del principe. Fred non ci vide più dalla rabbia e in poco tempo fece sbattere la porta, che teneva ancora per la maniglia, e attirò su di se lo sguardo del criminale e quello del principe. Fred corse verso l'uomo e lo prese per un braccio facendolo scendere dal letto. L'uomo, dopo il primo momento di confusione ringhiò arrabbiato e si librò della presa del rosso per poi puntargli contro il pugnale che Fred non vide arrivare. La vista del ragazzo si fece offuscata e sentì un dolore lancinante al fianco sinistro. Portò una mano nel punto che gli faceva male e la trovò umida. Di sicuro gli stava uscendo del sangue, ma il ragazzo non aveva tempo per bloccare l'emorragia. Doveva salvare El che era ancora intrappolato nel letto. Fece un respiro profondo e uscì uno dei pugnali sottili che aveva e se lo fece rigirare nella mano sinistra. L'uomo che lo aveva ferito lo guardava con aria di sfida e gli saltò addosso. Questa volta Fred fu più pronto e scattò di lato evitando un colpo profondo come il primo, ma comunque la lama riuscì a graffiargli il braccio destro. L'uomo rigirò di nuovo l'arma che aveva in mano e questa volta riuscì a colpire il ragazzo sul volto, per fortuna di Fred la maschera rimase al suo posto. L'uomo felice di essere riuscito a colpire di nuovo il ragazzo si fece meno cauto e proprio grazie a ciò Fred riuscì a conficcare il suo piccolo pugnale nel cuore dell'uomo che, appena resosi conto di quello che era appena successo, granò gli occhi terrorizzato per poi accasciarsi a terra senza vita. Fred affannato si premette entrambe le mani sul fianco sinistro per fermare il sangue, ma senza successo. Doveva medicarsi per bene. Guardò in direzione del principe ancora legato e fece uno sforzo per fare i pochi passi che lo separavano dal ragazzo, sperando che Elias stesse bene.

Antipodes: I due regniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora