Capitolo 34

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Arion era agitato. Perché Luis aveva scelto lui per quel compito? Non poteva lasciarlo stare tranquillo alla centrale? No! Ovvio che no! "Lasciamo fare le cose più pericolose ad Arion tanto è il tuo migliore amico!" pensò il ragazzo seguendo con circospezione l'EDA che lo stava portando da Ginevra. Quando Luis gli aveva spiegato la verità, tutta la verità compresa la vera identità dei due nuovi ragazzi arrivati ad Ombrax, era rimasto scioccato, ma era stato felice di poter aiutare in qualche modo il suo migliore amico. Ma per aiutare non intendeva andare fino a Luxor e cercare una nobile per poi portarla ad Ombrax. Come avrebbe fatto? Sperava solo di non farsi scoprire e che Gustav lo portasse veramente della ragazza. Non voleva finire da Caroline, anche se non conosceva il piano dei ragazzi preferiva non spifferare cose che dovevano rimanere segrete.

-siamo arrivati- le parole dell'EDA risvegliarono Arion che si era perso nei suoi pensieri. -prima di parlare con Ginevra devi parlare con l'EDA che la sorveglia, solo dopo aver superato il test potrai parlarle- Arion annuì e Gustav scomparve saltando sull'albero che avevano di fronte. Arion non aspettò molto, infatti poco dopo arrivarono sia Gustav che Frederic.

-Devo parlare con Ginevra, ne va del futuro di Luxor- disse subito Arion senza lasciare la parola al rosso.

-come faccio a fidarmi delle tue parole?- chiese il rosso incrociando le braccia al petto.

-con questo- disse tranquillamente Arion porgendo al ragazzo un fogliettino. Fred prese il foglietto titubante e lo guardò attentamente. Riconobbe subito la scrittura di Elias e iniziò a leggere attentamente. Una volta finito si rivolse al ragazzo.

-Arion giusto?- il blu annuì -questa sera farò in modo di far uscire Ginevra. Procurati tre cavalli parleremo meglio di quello che avete scoperto una volta al sicuro.- Arion annuì.

-dove posso trovare dei cavalli?- chiese il ragazzo, aveva solo un cavallo e non sapeva proprio come fare.

-vai all'ingresso della città, ci sono parecchie stalle puoi procurarti dei cavalli tranquillamente nell'ora di pranzo, non stanno mai attenti-

-okay ci vediamo stasera, brucia quel foglio il prima possibile- disse il blu allontanandosi.

-nessun problema- disse il rosso salutando il ragazzo per poi girarsi verso Gustav.

-vieni con noi- Gustav guardò Fred confuso.

-no-

-non è una domanda, verrai con noi, punto- disse con sicurezza Frederic.

-perché? Sai che se mio padre non mi vede arrivare rivolterà cielo e terra per trovarmi? E poi se scompariamo entrambi capiranno qualcosa- cercò di protestare il biondo poco convinto.

-fregatene altamente. Ginevra ha bisogno di te- a sentir nominare la ragazza Gustav cedette e sorrise in direzione del rosso.

-pensa al meglio, senza tuo padre tra i piedi potrai tranquillamente fare quello che vuoi- il sorriso di Gustav si allargò ancora di più.

Tre cavalli galoppavano velocemente sulla pianura che divideva le due città. Erano riusciti ad uscire da Luxor con una facilità disarmante che aveva preoccupato sia Gustav che Fred. Entrambi i ragazzi non avevano fatto altro che girarsi indietro per guardare se qualcuno li stesse seguendo. Arion invece faceva strada stando attento a non passare dalle zone dov'era sicuro ci fossero le guardie di Ombrax appostate. Aveva studiato per giorni gli spostamenti insieme a Luis mentre Zake ed Elias si allenavano con Camille. Ginevra era aggrappata stretta a suo fratello e ogni tanto guardava Gustav. Aveva espressamente chiesto a suo fratello di stare con lui e il ragazzo non aveva protestato nonostante nel suo sguardo si leggeva curiosità. Ginny aveva deciso il giorno prima che non avrebbe più pensato a Gustav ed ecco che scappava insieme a lui, suo fratello e un tizio mai visto per chissà dove. Okay, sapeva che stavano andando ad Ombrax, ma non sapeva il perché ed era la cosa che la preoccupava di più.

Antipodes: I due regniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora