Capitolo 20

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Fred stava guardando il suo riflesso allo specchio contento che i suoi capelli fossero ancora corti per gli standar degli EDA. Gli arrivavano alle spalle, ma era una lunghezza che molti dei ragazzi di nobili origini portavano, quindi non avrebbe avuto problemi quella sera al ballo al contrario di Gustav i cui capelli arrivavano fino al bacino e con i quali il ragazzo stava lottando da più di mezz'ora.

-ti riconosceranno subito lo sai?- disse il rosso tirandosi indietro il ciuffo che gli cadeva davanti agli occhi.

-lo so mister ho i capelli corti! Ma non è colpa mia visto che non posso nemmeno tagliarmeli i capelli- disse Gustav imprecando contro il bottone della sua giacca celeste che si era infilato nei capelli del povero ragazzo.

-però stai bene- gli disse Fred aiutandolo a sfilare i capelli dal bottone.

-cerca di ballare un po' e non stare fermo impalato se no avranno ancora più sospetti su dite- disse poi il rosso sorridendo in direzione del collega.

-quello che ballerà sarai solo tu, e poi uno dei due deve tenere la situazione sotto controllo e lo faccio io- disse Gustav guardandosi allo specchio e sbuffando alla sua immagine riflessa. Si sentiva spoglio senza maschera.

Una volta che tutti e due furono pronti uscirono dalla stanza del castello che era stata loro assegnata per cambiarsi e si incamminarono verso il salone dove era in pieno svolgimento la festa. I due ragazzi rimasero sbalorditi da come la sala da ballo era stata addobbata: in una maniera fantastica. Cascate intere di fiori cadevano dai muri della sala e i tavoli, messi ai lati della sala, erano pieni di cibo e bevande sui quali Fred si sarebbe letteralmente buttato a capofitto seguito a ruota da Gustav, ma non potevano visto che i nobili non faceva niente del genere e loro non volevano farsi riconoscere subito. Si lanciarono una piccola occhiata e dopo si separarono cercando di tenere gli occhi più aperti possibili e cercando di non dare nell'occhio. L'impresa fu quasi impossibile per Gustav che non faceva altro che attirare gli sguardi dei presenti per i suoi lunghi capelli nonostante li avesse legati in una coda bassa. Per Fred fu più facile nascondersi in mezzo alla follo, anche perché erano presenti tutti i Ravenlord quindi c'erano parecchie teste rosse in giro. Sperava solo di non essere riconosciuto da uno dei suoi fratelli o, peggio, dai suoi genitori. Doveva parlare il meno possibile e stare il più lontano possibile da loro, e l'unico modo era ballare. Per farlo però gli serviva una compagna, non poteva mica andare da sua sorella e chiederglielo. Lei doveva ballare con Elias. Girò per un po' nella sala prima di trovare una ragazza che sembrava molto scocciata di essere rimasta da sola e decise di avvicinarsi.

-vuole concedermi questo ballo?- chiese il ragazzo porgendo la mano alla castana che lo guardò stupita.

-certo- rispose poi lei prendendo la mano del rosso e incamminandosi verso la pista per ballare il valzer che stavano suonando i musicisti in quel momento.

-Tu li vedi El?- chiese Ginny guardandosi intorno mentre ballava il valzer con il principe.

-no... anzi credo di aver appena visto il biondo- disse dopo aver visto un ragazzo con i capelli lunghi biondi che se ne stava in piedi vicino a un tavolo con lo sguardo puntato verso le grandi vetrate della sala che davano sul terrazzo. Ginevra si voltò per guardare nella direzione che stava osservando il biondo e anche lei vide il ragazzo che però non si accorse di loro.

-okay uno trovato, l'altro?- disse dopo un po' Elias guardandosi sempre intorno.

-forse è il più intelligente fra i due e si sta nascondendo dai nostri occhi?- chiese la ragazza sorridendo e cercando anche lei l'altro EDA. -comunque è carino- e detta quest'ultima frase divenne rossa e si nascose dietro i suoi capelli facendo ridere Elias. Quella ragazza era partita.

Antipodes: I due regniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora