Capitolo 27

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Le spade cozzarono risuonando nel silenzio del prato. Tutti erano in silenzio guardando attentamente lo scontro. Chi avrebbe vinto? Nessuno lo sapeva, ma tutti speravano per il proprio campione, tranne Caroline. Caroline sperava che il principe venisse ucciso nello scontro. Non si preoccupava delle condizioni di Ombrax, infondo sarebbe riuscita a raggirarle facilmente. Voleva morto il principe. Ginevra sarebbe tornata a casa e i due EDA se ne sarebbero andati così nessuno poteva impicciarsi nei suoi affari. Nonostante Elias le avesse fatto credere di stare dalla sua parte lei sapeva benissimo che si era alleato co Ginevra e i due EDA contro di lei. L'altro problema era Annabel, ma per lei aveva in serbo un bel matrimonio combinato con suo figlio. L'avrebbe presentato al popolo di Luxor come un suo cugino lontano, e avrebbe fatto sposare i due in modo da dargli un erede che sarebbe stato sotto il suo controllo fin da subito. Annabel non avrebbe avuto scelta. Caroline guardò attentamente il ragazzo che quelli di Ombrax avevano scelto. Sembrava abbastanza forte da poter battere il principe. Se ci fosse riuscito veramente l'avrebbe ricompensato con molto oro, poco ma sicuro.

I due ragazzi fecero scontrare di nuovo le spade. Ezekiel sentiva i muscoli della schiena irrigidirsi, sperava solo che la fasciatura avrebbe retto. Sapeva che il suo avversario lo stava studiando per metterlo alla prova, non sapeva quanto ancora poteva resistere ma doveva farlo per Cam e il bambino. Avevano deciso di dirlo ai loro amici dopo lo scontro. Si sarebbero preoccupati troppo e in quel momento Zake aveva solo bisogno del loro sostegno. Era tanto immerso nei suoi pensieri che non si accorse della spada che gli feriva il polpaccio. Piegò leggermente la gamba destra e cercò di parare l'affondo dell'altro ragazzo. Ezekiel dovette ammettere che il ragazzo era davvero bravo, soprattutto sapeva sfruttare entrambe le spade come se fosse una cosa naturale. Ricevette un altro colpo, questa volta alla spalla sinistra, e nel mentre cercava di schivare la seconda spada, sentì le ferite sulla schiena aprirsi e il sangue scorrere su tutta la schiena. Non aveva molto tempo doveva riuscire a mettere in pratica il suo piano. Si avventò sul ragazzo riuscendo a fargli volare via la spada che teneva nella mano destra. Mentre stava per tornare indietro il ragazzo lo attaccò e fece volare via la sua unica spada. Era disarmato e non sapeva come difendersi. Scattò di lato quando ci fu il secondo attacco del principe e si trovò a pochi passi dalla spada che aveva fatto volare via al principe prima. Riuscì a prenderla. Era molto più leggera di quella che usava di solito, ma andava bene, sempre meglio di rimanere disarmato. Prima che il principe riuscisse ad attaccarlo, scattò in avanti dal lato destro e gli conficcò la spada nel torace, nel punto che lui e Camille aveva visto tre giorni prima sui libri. Fece uscire la spada dal corpo del ragazzo e si appoggiò a essa. Il corpo del ragazzo cadde a terra con un tonfo sotto le grida disperate dei cittadini di Luxor. Ezekiel non sapeva il perché, ma si sentiva male. Sperava solo di aver fatto la scelta migliore. Il sacerdote che aveva dato inizio all'incontro si avvicinò e mise due dita sul collo del ragazzo a terra. Poi si alzò e guardò Ezekiel.

-vince Ombrax. Come d'accordo il vincitore può decidere cosa fare del corpo del vinto- disse l'uomo prima di ritirarsi. Ezekiel annuì stanco e si avvicinò al corpo del ragazzo. Lo sollevò con un po' di sforzo, sentiva le altre ferite sulla schiena aprirsi sempre di più, e si incamminò verso il fitto della foresta. Nessuno lo fermò e lui continuò spedito per la sua strada.

Elias non riusciva a muoversi. Sapeva solo che il ragazzo contro il quale stava combattendo era scattato velocemente verso di lui con la sua spada. Poi il buio. Aveva un leggero mal di testa e si sentiva tutto indolenzito, come se gli avessero infilato molti spilli in tutto il corpo. Sentì delle voci che gridavano, ma non le conosceva. Non riusciva nemmeno a distinguere cosa stessero dicendo, sapeva solo che le voci appartenevano a un ragazzo e una ragazza. Aprì leggermente gli occhi, il buoi era calato velocemente e dovette aspettare un po' prima di riuscire a distinguere bene le figure che aveva davanti. Si trovava nella foresta, non sapeva di preciso dove e davanti a lui c'erano due ragazzi che stavano litigando ad alta voce incuranti della sua presenza. Poi riconobbe la casacca del ragazzo che teneva aperta, era quello contro il quale aveva combattuto, la ragazza che gli stava parlando gli stava aggiustando le bende al torace, ma lui non l'aveva ferito al torace. Cercò di parlare, ma non uscì niente dalla sua gola. Cercò di alzarsi, di muovere qualche arto, ma non ci riuscì. Cos'era successo? Poi incrociò gli occhi della ragazza che in un primo momento parve sorpresa, poi sorrise. Si alzò lasciando la discussione a metà e si avvicinò.

Antipodes: I due regniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora