CAPITOLO 33

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Ginevra sorrideva guardando la lettera posata sulla sua scrivania ancora chiusa. Conosceva l'autore di quella lettere e non vedeva l'ora di aprirla, ma non poteva, almeno non subito. Sapeva perfettamente che lui si trovava li vicino aspettando che lei leggesse la lettera. Non gli avrebbe dato la soddisfazione di vedere la sua faccia mentre leggeva la lettera. La storia delle lettere era iniziata quasi cinque mesi prima. Così, dal nulla. Era stato lui a scriverle per primo e lei, felice di quel contatto, aveva deciso di rispondergli in qualche modo. Solitamente lasciava una lettera sulla sua scrivania e lui, quando lei non c'era, se la prendeva e, entro la giornata, le rispondeva. Lo faceva sempre. A Ginevra piaceva molto quella storia, ma Gustav poteva tranquillamente parlarle a voce visto che riusciva a non farsi beccare per tutti quei mesi. Glielo aveva anche scritto nelle ultime cinque lettere, voleva vederlo. Gustav sviava sempre la questione facendo infuriare un bel po' la ragazza. La rossa esasperata era addirittura andata alla base degli EDA, però si era accorta di aver fatto un enorme sbaglio una volta che il ragazzo all'ingresso le aveva chiesto come faceva a conoscere il nome di Gustav. Aveva cercato anche di convincere suo fratello ad aiutarla. Fred non ci aveva nemmeno provato, anche perché le stava sempre appiccicato. La lasciava sola solo nella sua camera.

Perché Gustav non le voleva parlare? O meglio, perché Gustav non la voleva incontrare dopo tutto questo tempo?

Fred poggiò la schiena sulla porta di legno di noce che chiudeva la camera della sorella. Una volta finito il funerale di Elias la regina aveva deciso che Ginevra sarebbe ritornata a casa, visto che non aveva più un principe da sposare, e Annabel aveva insistito perché Fred continuasse a proteggerla. Il rosso non aveva protestato, anche perché non voleva che accadesse qualcosa alla sua sorellina. E adesso era li a fare il mediatore fra due fuochi. Da una parte sua sorella che lo voleva costringere a far ragionare Gustav e a convincerlo ad incontrarla invece di lasciarle solo delle, testuali parole: "stupide lettere senza senso". Dall'altra parte aveva Gustav che gli aveva espressamente chiesto di aiutarlo a non farsi scoprire dalla ragazza mentre lasciava le lettere sulla scrivania. All'inizio Fred voleva aiutare la sorella, ma Gustav gli aveva spiegato disperatamente il perché della sua scelta. SI era innamorato di Ginevra e, essendo un EDA, non poteva assolutamente frequentare una ragazza, ne tanto meno sposarsi. Fred aveva tentato di far desistere il ragazzo, usando anche suo padre come esempio, ma Gustav era stato irremovibile.

-tu sei l'unico che conosce la vera identità di mio padre. Lui non mi vuole con se. Avevo sei anni quando mia madre morì e mi disse il nome di mio padre. Io sono arrivato qui pensando che avrei trovato un padre gentile e accogliente invece le prime parole che mi disse furono "tu non mi conosci, io non so chi sei. Non crearmi problemi". Non potevo fare niente e per questo sono rimasto qui. Quando l'ho ferito avevamo appena finito di litigare perché pensava che avessi rivelato la mia identità a qualcuno e voleva punirmi frustandomi. Mi sono ribellato, infondo non avevo fatto niente, e l'ho ferito. Pensavo mi avrebbe ucciso, ma non l'ha fatto. Fred non posso permettermi di non seguire le regole. Erik non me lo permetterebbe mai- queste erano state le parole che avevano completamente convinto Fred, ma comunque sua sorella insisteva, e lui non sapeva davvero come fare. Li vedeva davvero bene insieme, e sapeva anche che sua sorella aveva una cotta per Gustav. Perché era così complicato? Perché era sempre così complicato?

Frederic sorrise pensando al suo El, non lo vedeva da quasi un mese e già gli mancava da morire. Era l'unico che sapeva la verità. Tutta la verità. Elias non gli aveva nascosto niente e Fred ne era stato felicissimo. Aveva mantenuto anche il segreto con sua sorella e Gustav. Non perché non si fidasse di loro, anzi, ma non voleva che qualcuno ascoltasse involontariamente la loro conversazione mettendo in pericolo tutta Ombrax.

Antipodes: I due regniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora