Capitolo 21

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Il giorno della festa era arrivato e sia Zake che Caleb erano agitati. Alla fine anche il castano aveva ceduto e avrebbe cercato di fare la corte ad Elizabeth. Sapeva che aveva pochissime possibilità visto che la ragazza il giorno prima gli aveva detto che era felice di avere un amico come lui, ma tentar non nuoce. E poi in caso di rifiuto avrebbe messo da parte la sua cotta per restarle amico. Sperava solo che la ragazza non si allontanasse da lui. Dovevano ritrovarsi tutti davanti la camera di Zake che era diventata praticamente un punto di ritrovo, e in quel momento erano presenti solo i due ragazzi e Zake continuava a disfarsi la cravatta per poi riannodarla per il nervosismo.

-Zake calmati- disse dopo un po' il castano che si stava innervosendo ancora di più nel vedere i movimenti agitati del ragazzo.

-mi calmerò solo quando questa festa sarà finita- disse il biondo in risposta per poi sbuffare -ma quando arrivano?-

-sono ragazze, ci mettono molto a prepararsi- disse Caleb ridacchiando alla faccia scocciata del biondo. In quel momento intravidero tre figure camminare verso di loro. Erano Susan, Luis e Elizabeth.

-dov'è Camille?- chiese Ezekiel non appena i tre erano abbastanza vicini.

-non lo sappiamo- disse Susan aggiustandosi sulla vita la gonna verde che le andava a vita bassa. Elizabeth invece si guardava intorno quasi a disagio nel suo vestito che, rispetto a quelli ai quali era abituata, era troppo aderente nonostante secondo Caleb stava davvero bene.

-siete fantastiche- disse poi il castano alle due ragazze che sorrisero.

-grazie fratellone, ma io sono fantastica con tutto- gli rispose Susan facendo una giravolta su se stessa facendo alzare un po' la gonna. Caleb alzò gli occhi al cielo, voleva fare il complimento solo a Beth, ma sarebbe sembrato troppo strano, quindi aveva deciso di farlo ad entrambe.

-grazie- disse la bionda a disagio.

-se quella stupida non si muove la vado a prendere dalla sua camera- disse Zake che nel mentre aveva finito di torturare la sua povera cravatta e aveva incrociato le braccia esasperato.

-sei fortunato, perché se lo avessi fatto ti avrei tirato un tacco in testa- disse Camille arrivando in quel momento dal corridoio nel suo bellissimo abito rosso che le evidenziava le forme e che fece andare in tilt per un minuto buono il cervello di Zake, cosa che notò solo Caleb e ridacchiò felice.

-ora che siamo tutti credo che possiamo andare- disse Caleb incamminandosi verso la sala dove si sarebbe svolta la festa seguito a ruota dagli altri. Non prima di aver dato una gomitata a Zake. Il biondo tornò dal mondo dei sogni e si apprestò a seguire gli amici affiancando Camille.

-vuoi una mano con qui tacchi?- chiese il ragazzo porgendole il braccio con un sorriso sulle labbra.

-più tardi te li ritroverai in testa. Non ho bisogno del tuo aiuto- disse la ragazza ignorando volontariamente il braccio del biondo.

-e io che volevo essere gentile per una volta-

-risparmia le tue gentilezze per qualcun altro. Io non ne ho bisogno- Zake assottigliò gli occhi arrabbiato, sarebbe stata davvero un'impresa ardua parlare con Camille e dirle tutto se già partivano così male.

-comunque questo vestito ti sta davvero bene, dove l'hai trovato?- Camille alzò in sopracciglio confusa al complimento del ragazzo cosa della quale Zake si accorse. -vedi che non sto scherzando. Stai davvero bene- disse il ragazzo più serio che mai.

-l'ho sempre avuto nell'armadio, ma non l'ho mai messo- disse la ragazza arrendendosi allo sguardo serio del ragazzo. -grazie- aggiunse sussurrando, non si aspettava un complimento da parte di Ezekiel, ma il ragazzo era davvero serio. Cosa stava succedendo? Si ignoravano per giorni interi e poi all'improvviso lui le stava parlando tranquillamente. Cosa stava tramando Zake?

Antipodes: I due regniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora