Capitolo 24

114 14 0
                                    

Elias era comodamente sdraiato sopra Fred. Il rosso non aveva lasciato la stanza del biondo per tutta la notte e, dopo averlo sgridato per aver rimasto la finestra aperta e aver portato via il cadavere, si era sdraiato sul letto e aveva stretto a se Elias tutto il tempo. Era mattina ormai, ma il principe non voleva lasciare il suo comodo "letto" per niente al mondo. Fred gli era mancato troppo, e doveva recuperare tutto il tempo perso. Il biondo non stava dormendo, ma teneva solo gli occhi chiusi e si accorse subito che il rosso si era svegliato perché aveva iniziato ad accarezzarlo lentamente sulla spalla. Elias sorrise, gli era mancato moltissimo. Alzò piano la testa e i suoi occhi azzurri si incrociarono con quelli grigi dell'altro. Poi Fred gli posò un delicato bacio sulle labbra.

-dormito bene?- chiese l'EDA senza fermare le sue carezze.

-mai dormito meglio- rispose il principe sorridendo per poi baciare nuovamente il suo ragazzo. Le mani di Fred si strinsero intorno ai fianchi del ragazzo e Elias approfondì il bacio. Proprio mentre Fred stava per togliere i pantaloni al principe sentirono bussare alla porta e i due ragazzi si fermarono. Elias guardò Fred alzarsi dal letto e mettersi la maschera per poi, con voce scocciata, dire avanti. Dalla porta fece capolino Ginny seguita a ruota dalla sua guardia del corpo.

-El scusa il disturbo, ma ho sentito di quello che è successo ieri e volevo sapere come stavi- disse la ragazza che era veramente preoccupata. Elias le sorrise, non poteva incolparla per aver interrotto lui e Fred, infondo era preoccupata.

-sto bene, mi sono spaventato molto, ma sto bene- disse il ragazzo facendo cenno a Ginevra di avvicinarsi. La ragazza sorrise e abbracciò stretto il principe. Quando quella mattina aveva scoperto tutto involontariamente da una guardia dell'esercito si era preoccupata a morte. Ma El stava bene, e anche suo fratello sembrava star bene. Gustav rimase sulla soglia della porta guardando Fred per accertarsi che il rosso stesse veramente bene. Fred notando lo sguardo del suo amico gli sorrise per non farlo preoccupare. Se l'era vista davvero brutta quella sere, ma era ancora vivo e aveva chiarito con Elias, quindi era tutto apposto.

-mi hai fatto preoccupare! Ma com'è entrato quello nella tua stanza- chiese la ragazza una volta sciolto l'abbraccio con il principe.

-avevo lasciato la finestra aperta- disse il biondo grattandosi dietro la testa in imbarazzo per quello che era successo.

-ma sei pazzo? Lasciare la finestra aperta mentre dormi sapendo che Caroline molto probabilmente ti vuole morto!- disse la ragazza ricevendo un'occhiataccia da parte del fratello. Ginny guardò male a sua volta il ragazzo.

-cosa c'è? È la verità. Io sono qui solo perché vuole un accordo con la casa nobiliare più grande dopo quella della famiglia reale. Quella vuole far fuori anche me- disse la ragazza fissando negli occhi il fratello, quegli occhi che erano identici ai suoi.

-ne sei.., ne siete davvero sicura?- chiese Fred dubbioso. Il ragionamento non faceva una piega, però se Elias fosse veramente morto i Ravenlord potevano anche non sostenere più la famiglia reale.

-si, ne sono sicura- rispose convinta la ragazza.

-fino a quando possiamo intervenire noi due non vi succederà niente- disse Gustav che era sempre vicino alla porta per captare qualunque passo all'esterno di essa. Fred annuì alle parole del biondo.

-il problema è se Caroline si inventa qualcosa che ci impedisca di agire- fu la costatazione di Fred che si era messo a camminare avanti e indietro per la stanza.

-Voi due dovete starci incollati, punto- disse il principe con un sospiro.

-sbaglio o hai accettato tranquillamente che ci stiano appiccicati? Tu che non li volevi tra i piedi- disse Ginevra guardando con un sopracciglio alzato il principe che divenne rosso sotto lo sguardo indagatore della sua promessa sposa.

Antipodes: I due regniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora