16.

2.3K 64 0
                                    

"L'unica cosa degna di toccare il tuo corpo, sono le mie labbra"

La strada che Cole fece, la riconobbi fino ad un certo punto, poi non seppi più dove stessimo andando.

Arrivati a destinazione, scendo e sfilandomi in casco, mi guardo intorno: siamo al lago.

Non ci sono mai stata e sono contenta di andarci per la prima volta con lui.

"Vieni" sussurra, mentre mi prende per mano. Mi faccio trascinare tranquillamente, incantata dal paesaggio che mi circonda. Ma solo quando ci fermiamo noto che Cole, sta aprendo la porta di una villetta.

"Hai una casa sul lago?" chiedo innamorata di tutto ciò.

"Si" sussurra ancora, poi entra all'interno e lo seguo immediatamente.

La casa al suo interno, è accogliente e molto intima.

"Vuoi qualcosa da mangiare?"chiede Cole, mentre io mi metto seduta sul divano.

"Cole, vieni qui" dico guardandolo,sbattendo la mano sul posto vuoto accanto a me. I suoi occhi, color nocciola, mi guardano incerti ma poi si avvicina lentamente e si siede.

"Mi dici cosa c'è?" chiedo piegando leggermente la testa di lato.

Lui rimane in silenzio, con la sua solita espressione da duro e gli occhi fissi davanti a se.

"Guardami"gli dico, girandogli dolcemente il viso verso di me, poi tracciando con il pollice la sua mascella.

Senza preavviso, mi prende e mi ritrovo a cavalcioni su di lui, con le labbra incollate alle sue. Comincia a palpeggiare ogni parte del mio corpo ed io capendo subito le sue intenzioni, lo fermo, ma non perché io non voglia, io ho sempre voglia di lui, ma dobbiamo prima parlare.

"Cole, no fermo" dico staccandomi da lui "Dobbiamo parlare".

Scuote la testa e attacca in modo più rude le mie labbra.

"Cole" lo richiamo per la seconda volta, staccandomi.

Lui alza gli occhi al cielo. "Era una paranoia, niente di che" afferma poi.

"La voglio sapere" dico incrociando le braccia e allontanandomi di nuovo dall'attacco alle mie labbra.

"Mi avevi detto che mi avresti chiamato e l'hai fatto in tarda serata e pensavo che.."inizia e poi si blocca, guardando altrove, forse pentendosi di ciò che stava per dire.

"Che mi fossi già dimenticata di te e ti avessi già rimpiazzato con un altro?"chiedo alzando un sopracciglio.

Stringendo le labbra, annuisce.

Sospiro. "Ascoltami, so che ci conosciamo da poco e che probabilmente tutto è iniziato con una scopata, che all'inizio pensavo fosse come tutte le altre, ma il fatto è che io dopo di te, ho avuto solo te e non è mai successo da quando ho deciso di intraprendere questa strada. So che probabilmente l'inizio della nostra conoscenza, non può darti sicurezze, ma sono rimasta con te. Non so spiegarti bene ciò che mi hai scatenato dentro, ma hai scatenato qualcosa che non avevo mai provato prima. Mai. Non ho mai creduto hai colpi di fulmine, sono rari e forse inesistenti, ma probabilmente con te l'ho avuto" mi interrompo, prendendogli il viso tra le mani "Ti ho chiamato tardi, perché ho passato tutto il pomeriggio con mia madre e mia sorella,solo per questo. Io adesso sono la tua donna ricordi?"

"Solo la mia donna" afferma con voce roca "Io so che ci unisce qualcosa di nuovo per entrambi e mi sento in colpa a pensare poi cose magari inesistenti, ma.. non lo comando io capisci?".

"Lo so, lo so. Tempo al tempo" dico sorridendogli e poi finalmente lo bacio.

Mi erano mancate queste labbra, insomma dopo averle avute a mia disposizione per quattordici giorni, ho passato l'astinenza più totale per sole poche ore. Non me la sono presa per quello che ha detto, lo comprendo, perché sono sicura che succederà anche a me, ma impareremo a fidarci uno dell'altro piano piano. Non abbiamo nessuna fretta.

Eternamente noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora