19.

1.9K 59 2
                                    

"Mi abbracciavi
come se ti salvassi dalla solitudine"

Il mattino seguente a svegliarmi sono i calci di Cole e il mio corpo che tocca il pavimento freddo.
Mugolo dal dolore e mi giro a guardarlo: ha le sopracciglia aggrottate e il suo corpo prende tutto il letto. Mormora parole non udibili e ogni due secondi muove la testa da una parte all'altra, agitandosi. Un altro incubo. Simile a quello avuto ad Ibiza ed io ancora non ho capito cosa invade i suoi sogni.

"Cole" sussurro sedendomi sul materasso, toccandogli la guancia.

"No" mormora, allontanando il suo viso dalla mia mano e cominciando ad respirare affannosamente.

"Svegliati" sussurro all orecchio accarezzandogli i capelli. Poi mi piego verso il suo collo e gli lascio caldi baci, continuando ad accarezzare la sua cute.

"No per favore"mormora dimenandosi nel sonno. Ha il petto sudato ed iniziandomi a preoccupare, lo  scuoto per le spalle.

Si alza di scatto e si allontana da me, con il respiro irregolare e la fronte sudata.

"Ehi,ehi,ehi" sussurro circondando il suo collo, con le mie braccia "Sono io".

Lui mi guarda, mette a fuoco la mia immagine, per poi abbracciarmi stretta.

"Va tutto bene" sussurro, mentre accarezzo i suoi capelli. Lui affonda la testa all'incavo del mio collo e mi stringe più forte.

Restiamo così, non so per quanto tempo, ma forse è proprio qui, il momento in cui ho capito di stare con una persona distrutta da qualcosa che lo tormenta e di avere la possibilità di poterlo aiutare.

"Come stai?" chiedo, quando si stacca da me.

Mi dedica un leggero sorriso. "Sono abituato ormai.. Mi dispiace di averti svegliata".

"Non mi hanno mai buttato fuori dal letto a forza di calci, almeno adesso ho esperienza anche su come ci si sente ad essere sfrattata dal proprio ragazzo a letto" scherzo sorridendo, sistemandogli i capelli.

Lui fa una smorfia chiudendo gli occhi e appoggiando la fronte sulla mia spalla,dice:"Scusami. Sono un disastro".

"Shh" mormoro "A me piaci così". Poi lo bacio, perché ho capito che dietro tutta quella freddezza che Cole mostra in apparenza, c'è ben altro. Ho capito che anche lui, sopratutto lui, ha bisogno di sicurezze ed io ce la metterò tutta per potergliele dare.

"Vuoi parlarne?" chiedo sussurrando sulle sue labbra, riferendomi all'incubo. Lui scuote la testa, tornando poi a baciarmi ed io non insisto: Cole me lo dirà quando si sentirà di farlo.

"Andiamo a fare colazione?" chiedo poi staccandomi, cominciando ad avere fame "Non qui però".

Lui annuisce ed io staccandomi, lo faccio alzare per farlo vestire.

"Ho un bisogno disperato di andare al bagno"mormora guardandomi.

Sorrido e gli indico il bagno, interno alla camera.

"Hai un spazzolino anche per me?"mi chiede prima di entrarci.

"Nel armadietto in basso"mormoro annuendo.

Eternamente noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora