21.

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"Chi d'amore non muore, sopravvive"

Il sole irrompe prepotente nella stanza, interrompendo maleducatamente il mio riposo. Aprendo gli occhi, noto il braccio di Cole stretto sulla mia pancia e sento il suo respiro solleticarmi i capelli.
Essendo dietro di me, non riesco a vedere il suo volto, quindi, cercando di non svegliarlo mi giro, appoggiando la fronte sulla sua.

Questa mattina siamo rientrati tardissimo e volendo dormire insieme, siamo finiti di nuovo a casa mia.

Prendo un ricciolo tra le dita e comincio a giocarci lentamente, per non svegliarlo. I suoi lineamenti sono rilassati e quell'aria da duro, che mostra ogni volta, non gli si addice proprio. Ognuno di noi possiede una maschera, che fa di noi un immagine ed è difficile che la gente possa andare sempre oltre: le persone ti giudicano, non sapendo nemmeno chi tu sia, quale esperienze ti abbiano formato, quante battaglie tu abbia vinto. Quando si piange, si è fragili e spesso, chi ha incorporato così tanto la propria maschera, fino a non toglierla più se non quando si è soli, non riesce a lasciarsi andare nemmeno con la persona che ama..Un po' per paura, un po' per salvarsi.

"Perché ti sei fermata?" sento sussurrare da Cole. Non mi sono resa conto di averlo svegliato e di essermi fermata nel giocare con il suo ricciolo.

Sorrido e mormoro:"Ero immersa nei pensieri".

"Continua"sussurra infine, chiudendo gli occhi, stringendomi più vicino a lui. Con l'indice comincio a tracciare i lineamenti del suo volto, fino ad arrivare alle labbra. Sono carnose, morbide e perfette.

"Che ore sono?" chiede riaprendo gli occhi.

"Non lo so, ma il mio stomaco ha bisogno di essere riempito con qualcosa di molto buono" affermo, staccandomi da lui, massaggiandomi lo stomaco. Poi controllo l'ora.

Lui scoppia a ridere, stiracchiandosi. "Concordo con te".

"Bene allora alziamoci, tanto in casa non c'è nessuno a quest'ora" dico alzandomi e dirigendomi verso il bagno.

"Dovrei lavarmi i denti, hai uno spazzolino in più?" chiede mettendosi seduto sul letto.

"In realtà dalla prima volta in cui hai dormito da me, il tuo accompagna il mio nel portaspazzolino" affermo girandomi verso di lui sorridendo, prima di entrare nel bagno.

Dopo aver lavato i denti e fatto una doccia al volo insieme, usciamo dalla mia stanza, mano nella mano.

Dal nulla, mi afferma e mi spinge sulla parete. "Non mi hai dato nemmeno il buongiorno" sussurra sulle mie labbra.

"Che tipo di buongiorno desidera Mr Brown?" sussurro, guardandolo negli occhi.

"Decida lei Mrs Moore... Basta che me lo dia" risponde, continuando a sussurrare, sfiorando le sue labbra con le mie.

"Allora buongiorno Mr Brown"sussurro sulle sue labbra, per poi spingerlo via da me e dirigermi verso le scale.

Ma il mio polso viene stretto intorno alla sua mano e con un gesto fulmineo, mi trascina dov'ero prima.

"Se tu non vuoi che io ti prenda qui, su questo muro, facendoti urlare, in modo da disturbare tutto il vicinato, ti conviene darmi immediatamente un buongiorno che includa un contatto fisico" ringhia, premendo la sua fronte sulla mia.

Eternamente noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora