14.

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"Ci sono abbracci che in quel momento il mondo fa meno paura"

Inutile dirvi che appena tornati a casa, ci siamo fatti prendere dalla passione, abbiamo battezzato ogni mattonella della doccia e il collo di Cole ha cambiato colore per svariati giorni, avendolo irritato per togliere quel rossetto del cazzo. Ma dopo tutto, noi siamo questi: litighiamo spesso, anche per le più piccole stronzate, ma la passione che c'è tra di noi, non se ne va mai. Noi non ce ne andiamo mai.

Ha mantenuto la sua promessa, la sta mantenendo tutt'ora ed io spero che questa volta, la tranquillità che regna tra di noi, non duri per poco tempo.

"Che ne dici di fermarci a mangiare qualcosa?" chiede Cole, stringendomi la mano e toccandosi la pancia. Siamo in aeroporto. Già, entrambi torniamo a casa, alla quotidianità e chissà cosa succederà.

"Musica per le mie orecchie"mugolo, trascinandolo con me. Ridendo si lascia trasportare senza obiezioni.

C'è abbastanza fila, ma scorre molto fluidamente, altrimenti già me ne sarei andata.

"Cosa volete ordinare?"chiede il ragazzo alla cassa, essendo il nostro turno.

Ordiamo da mangiare e ci andiamo a sedere.

"Se quel damerino non si muove, vado da quei ragazzi li giù" dice Cole, indicando una coppia che ha sul tavolo un quantitativo di cibo che potrebbe sfamare una tribù intera "E rubo tutto quello che hanno comprato".

"Concordo solo con il cibo, ma non con l'aggettivo che hai attribuito a quel povero ragazzo"ribatto.

"È un damerino del cazzo se fa il galante con la mia donna. Ringrazia il cielo che io non abbia fatto scenate, mi prudevano le mani dalla voglia di picchiarlo" borbotta.

Scoppio a ridere e scuoto la testa.

"Ora perché ridi?" chiede stranito, guardandomi con un sopracciglio alzato.

Vorrei spiegarlo ma non riesco a smettere. L'espressione della faccia che ha assunto, è stata epica.

"Bene, ci mancava che la mia ragazza ridesse di me ed io sono, per giunta, ignaro del motivo" afferma, incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.

"Avanti, non fare così" dico poi, calmandomi. Ma dura poco, perché poi ricomincio.

"Oh ma tranquilla continua pure" borbotta ancora lui.

Questa volta cerco di calmarmi sul serio e una volta riuscita, vado a sedermi su di lui.

"Ridevo perché la tua espressione è stata epica"sussurro, mentre lui mi circonda i fianchi con le sue possenti braccia "E poi nessuno ha fatto il galante con nessuno, sta lavorando è normale che deve essere gentile".

"Rimane comunque un damerino"dice lui.

Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa, ma lo bacio comunque, perché lo voglio anche quando non ragiona.

"Avvisiamo i gentili passeggeri, che tra qualche minuto si decollerà" annuncia una voce al microfono mentre l'hostess, spiega come comportarsi in caso d'emergenza.

"Hai paura?" chiedo guardando Cole.

"No. Tu?" dice, mentre si sistema meglio.

"Ho fame" annuncio, allungando il collo per vedere se ci sia qualche hostess che potrebbe soddisfare le mie voglie. Cole scoppia a ridere e scuotendo la testa, prende in mano il mio viso girandolo verso di lui,per poi baciarmi, riscaldando le mie labbra con le sue.

Sorridiamo entrambi ancora attaccati e dopo altri due,tre baci, veniamo interrotti dalla voce dell'hostess.

"Desiderate qualcosa?" chiede, indicandoci il cibo che ha sul carrello.

"Avete la pasta?" chiedo.

L'hostess scoppia a ride, con la mano davanti alla bocca, poi si ricompone e scuote la stesa.

"La carne?" chiedo ancora speranzosa che ci sia qualcosa di soddisfacente.

"Signorina, siamo su un aereo non al ristorante. L'unica cosa che le posso offrire di caldo è del thè o del caffè" dice l'hostess, poi punta gli occhi su Cole, domandandogli: "Desideri qualcosa?".

Io schiudo gli occhi e rispondo al posto di Cole. "Non desidera niente da te. Vedi quante persone e quanti altri ragazzi? Ecco vai da loro, qui non sei la benvenuta".

In silenzio la nuova gallina se ne va.

Ecco brava, vai a fanculo da dove sei arrivata e non tornare mai più.

Cole mi guarda e rotando gli occhi, scuote la testa.

"Che c'è?"chiedo sbattendo le ciglia, con fare innocente.

"Ci sarà sempre giusto?"chiede guardandomi con i soliti occhi: profondi e seri.

"Cosa?"sussurro, mantenendo lo sguardo fisso nel suo.

"L'ossessione e la passione. Non scompariranno mai. Nonostante uno dei due rassicurerà l'altro, ci sarà sempre gelosia e ossessione. C'è passione, ho voglia di te anche mi fai incazzare e litighiamo" dice "È una emozione nuova e mi piace, anche se odio quella sensazione che sale in me quando la gelosia prevale".

Accarezzo il suo viso e gli sorrido. "Noi siamo questi".

"Cambierà qualcosa ora che torniamo a casa, alla quotidianità e ognuno alla propria vita?" chiede, prendendomi la mano e lasciandomi un bacio su di essa.

"Ci sarà solo un cambiamento: io nella tua vita e tu nella mia"sussurro mentre lui sorride e annuisce.

"Ho promesso che saresti stata mia dal primo momento in cui ti ho vista, non si vedeva, ma ti volevo da impazzire. Nonostante i miei modi arroganti, sei rimasta ed io non potrei essere più felice ad averti accanto" mormora, mentre io metto le mani tra i suoi ricci e glieli accarezzo dolcemente.

Mentre lo guardo, penso a quanto vuoto io abbia sentito dentro per tutti questi anni. Vuoto che non colmava nessuno, nemmeno le scopate. Con Cole, quel vuoto, è come se non fosse mai esistito e probabilmente la paura di poterlo perdere da un momento all'altro, é la conseguenza di poter perdere anche questa stabilità interiore, che mi fa vacillare ogni volta che non sta con me o che c'è qualche ragazza con lui. Più una persona ti fa stare bene e più fai di tutto per farla rimanere accanto a te. Ma arriverà mai il momento in cui anche lui se ne andrà? Forse, ma per adesso mi godo questo periodo di vita e questo vulcano accanto a me.

Sospiro profondamente e appoggio la testa sulla sua spalla. Mi bacia i capelli e appoggiando il mento sulla mia testa, mi circonda il corpo con le sue enormi e forzute braccia, in grado di farmi sentire al sicuro sempre, ovunque noi dovessimo essere.

Eternamente noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora