18.

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"Gli occhi sono il nucleo essenziale dell'amore"

Mi guardo per l'ennesima volta allo specchio, non sentendomi abbastanza bella.. o meglio pensando di non essere abbastanza bella per Cole: non mi ha detto cosa facessimo questa sera, ha solo detto di vestirmi elegante. Per questo, ho scelto un vestito lungo con il corpetto di pizzo scollato a "V" sul seno, accompagnato da una scarpa con il tacco del suo stesso colore.
I miei capelli chiari sono raccolti in un chignon alto e i miei occhi verdi contornati da una sottile linea di eye-liner, la bocca da un rossetto rosso.

Scendo le scale, cercando di non cadere, tenendo tra le mani la gonna del vestito.

"Dove vai così elegante?"chiede,appena mi vede,mia madre uscita dalla cucina.

"Ti piaccio?" chiedo sorridendo "Esco con Sophia. Non aspettarmi sveglia"

"Sei bellissima" dice mia madre ed io la ringrazio.

"Adesso vado che altrimenti faccio tardi" sussurro poi, avviandomi verso la porta.

"Giudizio Amy, mi raccomando"dice mia madre, mentre mi accompagna alla porta.

"Tranquilla mamma"mi giro e le lascio un bacio, per poi uscire e chiudere la porta alle mie spalle.

Raggiungo Cole che,appoggiato alla sua macchina, digita qualcosa sul telefono e appena sente il rumore dei miei tacchi, alza di scatto la testa. Sorride ma subito dopo indurisce la mascella.

Corrugo le sopracciglia. "Ciao" dico poi.

"Sei..Non credo ci siano parole per poterti descrivere" sussurra, mentre accarezza i miei fianchi e mi lascia un bacio sul collo.

"Ti ringrazio. Anche tu non sei niente male" ed è vero: pantalone nero elegante, camicia bianca, papillon nero. I ricci più scompigliati del solito, mentre il suo profumo mi investe come ogni volta.

Sorride e mi lascia un tenero bacio sulle labbra; mi apre la portiera facendomi salire in macchina e mi sento così principessa da non invidiare più nessuna di loro.

"Dove andiamo?" chiedo una volta partiti.

"In un posto molto speciale" dice, lanciandomi un occhiata al volo per poi tornare a guardare la strada.

"Sono adeguata per questo posto speciale Mr Smith?" chiedo sorridendo, chiamandolo per cognome.

"Assolutamente si, Mrs Johnson. Ma mi tolga una curiosità.. come fa a sapere il mio cognome?" chiede corrugando le sopracciglia.

"Mi è venuto a fare visita un uccellino" dico girandomi a guardandolo. In realtà me lo ha detto Sophia, che lo ha scoperto da Mike.

"Aveva un nome?"chiede fermandosi per il semaforo rosso,girandosi anche lui verso di me.

"Certo, ma dovrai accontentarti del mio silenzio" affermo facendogli l'occhiolino, mentre lui scuote la testa. Poi i suoi occhi si posano sulla mia scollatura e sbuffando, riparte. "Cosa c'è?"chiedo.

"Questo vestito è bellissimo e ti sta da incanto... ma è troppo scollato e non vorrei rovinare la serata solo perché ti guarderanno tutti"ringhia, stringendo con forza la mano sul volante.

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