"Piove dentro,ma quando sorridi esce il sole"
Il sole irrompe dalla finestra accarezzandomi il viso, facendomi sentire caldo e facendomi strizzare gli occhi.Sono sdraiata di fianco e tastando con la mano sulla parte vicina alla mia, suppongo di essere sola, visto che non c'è nessuno.
La testa mi scoppia e sono sicura che se mi alzassi vomiterei l'anima, quindi rimango sdraiata ancora un po.
Aprendo gli occhi, noto di essere ancora vestita come la sera precedente, questo sta a significare che eravamo ubriachi marci tutti e tre.Sarà per questo che non riesco a ricordare come siamo arrivati in hotel.
Chiudo gli occhi e sento il bisogno di una medicina che mi faccia passare al più presto,il dolore alla testa.
Mi metto seduta e mi passo la mano tra i capelli, guardando l'orario e per poco non mi strozzo con la mia saliva: è tardissimo, sono le quattro del pomeriggio e siamo ancora tutti e tre in stanza, sentendo Ethan russare.Mi lego i capelli cominciando a sentire caldo.
Ma Sophia dov'è?Controllo per terra ma non vedo nulla.Prendo coraggio,sperando di non vomitare, e mi alzo dal letto.
Ma non faccio nemmeno in tempo a fare un passo, che devo correre in bagno.Mi chino e tenendomi i capelli, rigetto tutto l'alcol che ho bevuto.
Ho sempre avuto la fobia di vomitare, di rimanere soffocata, fin da piccola.Mia madre, nonostante fosse -e sia tutt'ora- su una sedia rotelle, mi è sempre stata accanto, rassicurandomi,non lasciandomi mai sola.Mio padre non l'ho mai conosciuto, se ne è andato subito dopo la mia nascita.
Chiudo gli occhi e mi calmo, respirando.Fortunatamente avevo i capelli legati,ma necessito comunque di una doccia.Tiro lo sciacquone e mi avvicino al lavandino, lavandomi i denti.Dallo specchio noto qualcuno dentro la vasca.
Mi giro e noto Sophia che dorme con la bocca aperta,nella vasca con un braccio e una gamba fuori.
Scoppio a ridere,ma il mal di testa mi fa smettere subito.Torno in camera e cerco nella mia borsa, un medicinale e fortunatamente lo trovo subito.
Dopo aver ingoiato la pasticca -fortunatamente è piccola, quelle grandi ho paura ad ingoiarle- torno in bagno per svegliare Sophia.
"Soph,svegliati"la scuoto,ma non si smuove. "Soph,sono le quattro del pomeriggio".
Apre gli occhi di scatto e mi guarda, per poi guardarsi intorno.Ha il trucco sbavato e i capelli messi peggio i quelli di Anna (Forzen) la mattina appena sveglia nel giorno dell'incoronazione di Elsa,la sorella.Non oso immaginare i miei.
Fa per mettersi seduta, ma sentendosi probabilmente male si sdraia nuovamente, facendo una smorfia.
"Stai male?"sussurro, piegandomi.
Annuisce e si massaggia la testa. "Hai mal di testa?".
Annuisce. "Mal di stomaco?".
Scuote la testa. "H-ho rigettato ieri sera ancora ubriaca.Che ore sono?"sussurra.
"Le quattro del pomeriggio"sussurro poi alzandomi. "Vieni ti aiuto a uscire da qua,ti porto di là e ti do una pasticca per la testa".
Dopo essermi occupata di Sophia,vado alla ricerca di Ethan.
Lo trovo sdraiato per terra,davanti alla porta d'entrata della stanza.E' tutto attorcigliato su se stesso e russa rumorosamente.
Scoppio a ridere per l'ennesima volta e per fortuna questa volta,la testa non mi impedisce di smettere.Mi piego su di lui e lo scuoto.
"Et"sussurro, mettendolo comodo.Fa una smorfia. "Et".
Apre lentamente gli occhi, poi gli richiude.
"Ho bisogno di medicina"sussurra guardandomi.
"Buongiorno scemotto"sussurro sorridendo "Vieni di là, che do una pasticca anche a te".
Dopo aver sistemato anche Et,finalmete,mi faccio una doccia al volo,mi infilo il costume,mi strucco, mi pettino e sono pronta.Uguale Ethan e Sophia.
Arriviamo in spiaggia e con mio piacere noto Cole,parlare con Mike,mentre sorseggia una birra.
"Caffè?"esclamo, guardando i due.
"Non c'è bisogno che usi una scusa per voler andare da Cole.Basta dirlo"borbotta Sophia.
"Non è una scusa..Voglio un caffè, visto che ne ho bisogno e voglio parlare con Cole.Ho chiesto anche a voi,perchè ho immaginato che come ne avessi bisogno io,ne avesse voi.Ma se non è cosi, ci vediamo all'ombrellone"ribatto acidamente. Dopo di che, senza aspettare risposta,mi avvio verso il bancone.
"Buon pomeriggio lady"mi saluta Mike e Cole si gira nella mia direzione.
"Buon pomeriggio lorde"sorrido verso Mike,poi mi giro verso Cole,sussurrando un 'ciao'.
Mi sorride -per modo di dire,visto che sorride davvero poco e quando lo fa,la maggior parte delle volte, il suo sorriso non è un vero sorriso, ma una smorfia- e continua a guardarmi. "Dov'è la mia principessa?" chiede Mike.
"Oggi è un po nervosa.Ci siamo svegliati un ora fa..Siamo rientrati tardi da una serata.."dico,mettendo lo zucchero nel mio caffè.
"Vi siete divertiti?"chiede Mike,pulendo il bancone.
"Troppo.Io sopratutto"ammicco, guardando poi Cole.Non so perché,ma mi viene spontaneo.
"Sesso?"chiede Mike sorpreso. Rispondo alzando le spalle.Ora che ci penso, nella mia tasca dei jeans di dovrebbe essere il numero, del barista di ieri sera.Ricordare il nome, è troppo.
"Stasera terremo una festa qui.Se vi va, siete i benvenuti.Dopo passo dalla mia principessa"dice Mike.
"Sei americano?"chiedo guardandolo.Annuisce. "Sono qui per lavoro".
"E tu?"chiedo girandomi verso Cole. Mi guarda sorridendo leggermente, facendo spuntare una mezza adorabile fossetta. "Americano e qui per lavoro".
"Siete amici da tanto tempo?"chiedo,guardandoli entrambi.
"Ci siamo conosciuti in aeroporto e il destino volle che fossimo diretti tutte e due qui"dice Cole,bevedo un sorso di birra.
"Esattamente cinque anni fa"annuisce Mike. Sorrido.
"Ci vediamo dopo"saluto i due, lasciando i soldi sul bancone.
"Ciao!"mi salutano.
"Vado a farmi un bagno"avviso Ethan e Sophia.
"Vengo con te"dice Et.
"Non ti sembra un po' strana Sophia?"chiede Ethan.
"Sappiamo tutte e due che è così strana di suo. Abbiamo fatto tardi e si è svegliata che non si sentiva bene"dico alzando le spalle e immergendomi con metà corpo nell'acqua limpida.
"Anche io e sicuramente anche tu,ma non siamo così"dice Ethan,guardando il nostro ombrellone.
"Io e te siamo uguali.Lei è simile a noi.Ognuno è fatto a modo proprio Et"dico guardandolo "Io l'accetto anche così".
"Sei speciale baby"dice abbracciandomi.
"Tu di più"sussurro nel suo orecchio,appoggiando la testa sulla sua spalla.
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Eternamente noi
عاطفية"...Io una scarpetta di cristallo non l'ho mai indossata. Nessun principe su un cavallo bianco mi ha salvata. Nessuna fata madrina ha fatto dei miei stracci, un desiderio, ma l'amore l'ho trovato e l'ho vissuto. Mi sono innamorata dell'amore senza...