Il giorno dopo, all'Università...
- Un'altra lezione sta per iniziare. - disse Rudi.
- Dai, con un po' di pazienza vedrai che supereremo anche la laurea... - lo rassicurò Alice.- Ragazzi... - soggiunse una nota conoscenza.
- Iole?!? - esclamò sorpresa la Cudicini per poi correre ad abbracciare l'amica.
- Scusami se non ci sono stata per diversi giorni. - continuò la Bellavista.
- Tranquilla... ma perché te ne sei andata così, senza avvertirci? - le chiese il giovane Cesaroni.
- Amici... - li richiamò in lontananza un altro atteso membro del gruppo.
- Lorenzo... ma che siete tornati, allo stesso momento?... - gli domandò Rudi.
- Forse ho capito. - predicò Charlie.
- Ragazzi... la verità è che io e Lorenzo siamo tornati insieme... - annunciò Iolanda.
- Davvero? - chiese sorpresa Alice.
- Ma è una notizia bellissima. - la seguì Rudi.
- Ma perché non ce l'avete detto prima?... - continuò la Cudicini.
- Insomma, avevamo paura della vostra reazione... - ammise Lorenzo.
- E perché? - gli domandò il giovane Cesaroni.
- Perché siamo stati due pazzi... abbiamo deciso di scappare insieme... - gli rispose Iolanda.
- Ma poi, col passare dei giorni, abbiamo capito che avevamo fatto una cavolata... e così siamo tornati... - la seguì il giovane Barilon.
- Due pazzi innamorati, direi... - continuò Alice.
- Ti voglio bene, amica, perdonami. - si scusò la Bellavista, abbracciandola.
- Beh, ora che sei tornata, me devi raccontare tutto... - concluse la Cudicini.Nel frattempo in bottiglieria...
- Devo dire che questo posto mi era mancato, e vi faccio i miei complimenti... perché solo voi due riuscite a tenerlo in piedi... - disse Augusto.
- Come sempre. - lo seguì Cesare.
- Beh sì, insomma, gli affari vanno bene... non ci possiamo lamentare, anzi perché oggi non restiamo con il locale chiuso? Così andiamo a fa' un giro con Augusto. - propose il signor Cesaroni.
- Bella idea... - annuì Ezio.
- Non se ne parla nemmeno! Anzi, Augusto, perché non ce dai 'na mano qua? - ribatté il vecchio Cesaroni.
- Andiamo su, per mezza giornata... - continuò Giulio, uscendo dalla bottiglieria con Augusto ed Ezio.
- Che amarezza! - esclamò Cesare.Intanto alle scuole superiori...
- Certo che 'sta lezione mi annoia... meno male che siamo riusciti a metterci vicini di banco, così le lezioni sono meno noiose. - sorrise Matilde.
- Già... - annuì Emilio, quindi si baciarono.
- Eh Matilde, ma che te sei impazzita?... - la richiamò la professoressa.
- Mi scusi, prof. - disse la ragazza.
- Certo che hanno ragione... perché non ce prendiamo una pausa? - propose Mimmo.
- Chi è con noi? - lo seguì Clara.- Tutti! - esultarono in coro tutti i compagni di classe.
- E va bene... ma solo per cinque minuti... e Cesaroni, per onorarti della tua brillante idea, dopo ci spiegherai la lezione precedente. - annunciò la professoressa, punendo Mimmo.
Nel frattempo, per le vie di Roma...
- Certo che sei una capocciona. - sgnignazzò Alice.
- Sì, lo so... ma che posso farci? Io lo amo. - annuì sorridendo Iolanda.
- Posso capirti. - le disse la Cudicini.
- Allora? - continuò la Bellavista.
- Cosa? - le chiese Alice.
- Come vanno i preparativi? - la seguì l'amica.
- Oh, alla grande... vorrei che fosse tutto perfetto. - le rispose la Cudicini.Si fece l'ora di cena e tutti erano riuniti con Augusto in casa Cesaroni...
- Che bella faccia che ha questo piatto. - disse il parente lontano.
- Sì, è vero, mamma. - lo seguì Alice.
- A me manca la mamma. - continuò la piccola Marta.
- Tesoro, vedrai che la mamma tornerà presto. - la rassicurò Marco.Più tardi Giulio e Lucia erano nella loro camera da letto...
- Allora, tesoro, domani verrai anche tu? - le chiese il marito.
- Dove? - continuò la Liguori.
- Io ed i miei fratelli andiamo a vedere una gara di macchine da corsa... - le spiegò il signor Cesaroni.
- Ah non preoccuparti, tesoro... c'è molto lavoro in libreria. - gli disse lei.
- Beh ti prometto che tra un po' di tempo ci prenderemo una pausa. - la rassicurò Giulio.
- Amore. - gli sorrise Lucia, quindi si baciarono e trascorsero una notte romantica.Intanto in mansarda c'era Marco che decise di chiamare Eva...
- Amore, tutto bene?... Come va il lavoro?... Marta è qui che dorme... le manchi tanto... e non solo a lei... qui è tornato zio Augusto... mi manchi troppo... Va bene, ci sentiamo domani... buonanotte amore...
Arrivò il mattino seguente ed i tre fratelli erano con Ezio ad assistere alla gara automobilistica...
- E pensare che io dovevo essere uno di loro... - predicò Augusto.
- Già, e chi si scorda. - lo seguì Cesare.
- È vero, Ezio? - continuò Giulio.
- Sì sì. - annuì l'amico.
- Guarda là però come corrono... - disse Augusto, indicando le automobili in pista.
- Eh! Sennò perché se chiamano macchine da corsa?... - ironizzò Cesare.Intanto nella cucina di casa Cesaroni...
- Beh, qui c'è una persona che vuole parlare con te. - disse Marco, passando il cellulare alla figlia.
- Ciao, mamma... ti voglio bene... Sì, faccio la brava... a volte aiuto nonna Lucia. - continuò Marta, parlando con Eva.
- Beh, qui manchi solo tu ora... Ti aspetteremo con ansia allora... Ciao tesoro. - concluse il cantautore quando, sul punto di chiudere la chiamata, ricevette una spiacevole notizia. - Eva, ma cosa dici a Milano? Beh è una cosa che dobbiamo decidere insieme... e secondo me anche con la tua famiglia...
- Che succede?!? - soggiunse allarmata Lucia.
- Sergio vuole regalarle la casa di sua proprietà, dice che sarà meglio anche per i bambini... ma è a Milano... e lei vuole traferirsi. - le spiegò Marco furibondo.
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I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)
FanfictionTutti i diritti riservati. Questo sceneggiato è da considerarsi una semplice proposta volta a continuare le vicende lasciate in sospeso al termine della sesta serie della fiction, ma è approvato ed appoggiato dal cast storico e da chi ha lavorato pe...