Nel frattempo a scuola, durante la ricreazione...
- Ciao, gioiello dei miei occhi. - disse Emilio, elogiando Matilde.
- Ciao, Emilio. - gli rispose la ragazza.
- Ti va se stasera ce ne usciamo un po'? Magari al cinema... non so. - le propose lui.
- Va bene! Ci vediamo questa sera allora. - annuì lei.
- Alle 20? - continuò l'amico.
- Alle 20... Mimmo, ti va di venire con noi? - chiese Matilde a Mimmo.
- Eh, no no, grazie, ho tanto da studiare... dai, sarà per la prossima. - disse il piccolo Cesaroni.
- Vabbè, allora io vado da Clara che deve spiegarmi delle cose per il gruppo. - concluse la ragazza.
- Va bene, a dopo. - annuì il cugino.Matilde si allontanò, lasciando soli i due maschi...
- Oi, Mimmo... grazie. - gli sorrise Emilio.
- E de che? Sei mio amico. - lo rassicurò Mimmo.
- Comunque complimenti, bella ragazza! - continuò l'amico.
- Di chi parli? - gli domandò il piccolo Cesaroni.
- Dai, non fare il finto tonto ora... si vede lontano un miglio che te piace Clara. - gli spiegò Emilio.
- Davvero? - gli chiese sorpreso Mimmo.
- Magari un pochino... - annuì l'amico, ridendo.
- Spero che non se ne sia accorta. - disse il piccolo Cesaroni.
- Se chiudi la bocca mentre la guardi... magari forse non se ne accorge! - gli suggerì Emilio, sghignazzando.
- Scemo. - gli sorrise Mimmo.Intanto in bottiglieria entrò Lucia...
- Ciao Cesare... ciao anche a te, Ezio. - li salutò la Liguori.
- Buongiorno cara, tutto bene? - le chiese il signor Masetti.
- Sì sì, te? - annuì la donna.
- Sì... cioè, più o meno... Cesare ancora me deve da' 'na birretta. - le spiegò il meccanico.
- Senti, Ezio... ma Giulio? - continuò lei.
- È uscito, tra un po' torna... perché? Magari glielo dico io, così te raggiunge. - le chiese l'amico.
- No no... anzi, cercavo te! Così per farti una domanda. - gli disse Lucia.
- Dimme. - annuì Ezio, mettendosi a sua disposizione.
- Scusami se ti faccio questa domanda... ma in questi giorni hai visto un riavvicinamento tra Giulio e Stefania? - gli domandò la Liguori.
- Che io sappia no... ma perché 'sta domanda? - continuò il signor Masetti.
- No, così... sai? Gelosie... vabbè, ora vado... - gli spiegò la donna, quindi uscì dalla bottiglieria.Fuori dal locale, Lucia vide Giulio e Stefania parlare, quando ad un tratto il marito prese le mani dell'amica e le accarezzò...
- Bastardo... bastardo! - mormorò la Liguori che decise di non farsi vedere e si diresse verso casa.
Nel frattempo, a casa Cesaroni, Marco ed Eva erano in mansarda...
- Che mattinata, amore... - predicò la Cudicini.
- Perché? - le chiese il giovane Cesaroni.
- Marta aveva paura di aver sbagliato un compito per la scuola. - gli spiegò la ragazza.
- Piccola di papà. - disse il cantautore.
- Già... e della sua mamma. - lo corresse lei sorridendo.
- Io invece ho la sensazione che il maschione sarà come me. - continuò lui.
- Ti amo. - gli si dichiarò Eva.
- Da sempre! - la ricambiò Marco, quindi passarono una mattinata romantica.Intanto giunse la notte e Giulio e Lucia erano riuniti in camera...
- Amore, scusami... forse ti ho trascurata un po' in questi giorni.... ma ti giuro che con Stefania non c'è niente. - le assicurò il signor Cesaroni.
- Quanto mi piaci... - lo elogiò la Liguori.
- Anche tu, tesoro. - la ricambiò il marito.
- Quanto mi piaci quando ti comporti da stronzo! - continuò lei, completando la precedente frase e insultandolo.
- Lucia, tu... - tentò di parlarle Giulio, invano.
- Ora tu ti prendi il cuscino più scomodo di questa stanza, la coperta più sporca di questa stanza e te ne vai dritto sul divano! - lo rimproverò la donna.
- Amore... - la supplicò lui.
- Vai... - ribatté lei.
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I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)
FanfictionTutti i diritti riservati. Questo sceneggiato è da considerarsi una semplice proposta volta a continuare le vicende lasciate in sospeso al termine della sesta serie della fiction, ma è approvato ed appoggiato dal cast storico e da chi ha lavorato pe...