Capitolo 39 - Ogni tanto penso ancora a te

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Intanto arrivò il pomeriggio. Marco era in mansarda, intento a suonare la chitarra, quando all'improvviso entrò Eva...

- Ah, ma allora non mi ero sbagliata... il "Pentole e bicchieri sono lì da ieri" è tornato. - predicò la ragazza, sorridendo.
- Già, facevo qualche nota così... - le spiegò il cantautore.
- Sei sempre bravo. - lo elogiò lei, baciandolo.
- Io vengo subito, vado un attimo al bagno e poi ci divertiamo un po'. - continuò il giovane Cesaroni, sorridendole.
- Va bene, romanticone... - annuì la Cudicini.

Marco andò in bagno ed Eva rimase lì e, approfittando di quel momento di solitudine, si mise a frugare nella sua roba per scoprire se aveva in mente qualche altra canzone... e trovò un CD con scritto...

- "Ogni tanto penso ancora a te"... lo sapevo, amore... il mio musicista... - sorrise la ragazza, inserendo il CD nello stereo ed ascoltandolo.

Ogni tanto penso ancora a te
quasi sempre quando non c'è lei
poi sto male, te lo giuro, non vorrei.
Ogni tanto non penso che a te
lei diventa tutto e non ci sei...

- Marco... perché? - si dannò la Cudicini, spegnendo lo stereo e decidendo di andare a fare una camminata per le strade di Roma.

Intanto tornò Marco...

- Eccomi amore... Eva? - disse il giovane Cesaroni. - Chissà dove è andata...

Il ragazzo vide il CD appoggiato sul letto...

- "Ogni tanto penso ancora a te"... ma da dove è uscito fuori questo CD?... - si chiese, rievocando un ricordo.

- "Ogni tanto penso ancora a te... quasi sempre quando non c'è lei... poi sto male, te lo giuro, non vorrei"... Eva... che cosa ho fatto?... Ti ho lasciata in quel modo brutto... Eva, io ti amo ancora, amore mio... - si dannò il cantautore, quando entrò Maya.
- Oi, tesoro, guarda che i miei genitori ti stanno aspettando... dai, scendi. - gli disse la Principessa.
- Maya, ti dispiace se questa sera non scendo? - le chiese il giovane Cesaroni.
- Marco, è la terza sera consecutiva che fai così... ti prego, vieni. - lo supplicò la ragazza.
- Dai, ci penso... - le disse lui.
- Ok. - annuì Maya.

- Questo CD ormai non ha più senso... - predicò Marco, prendendolo in mano e spaccandolo. - Aspetta un momento...

Il ragazzo ad un tratto ricordò quanto accaduto poco prima...

- Tesoro, vado un attimo in bagno e poi ci divertiamo. - disse ad Eva, sorridendo.

- Oh no! - esclamò Marco, scendendo rapidamente le scale e incontrando Lucia.
- Oi, Marco, dove vai così di fretta? - gli domandò la matrigna.
- Lucia, hai visto Eva? - le chiese a sua volta lui.
- Sì, è giù al cortile. - annuì la Liguori.
- Ok, grazie. - disse il giovane Cesaroni, andando via di corsa.

Marco trovò Eva girata di spalle, la rincorse e la abbracciò da dietro...

- No, amore! Ti prego... non permettiamole di distruggere nuovamente il nostro amore a causa di una canzone che ho scritto quando stavo ancora con lei... quella canzone era dedicata a te... dove io ti ho promesso che sarei cresciuto e che avrei lottato... - le spiegò lui.
- Sei davvero cresciuto Marco... sei un uomo! - gli disse lei, girandosi in lacrime verso di lui.
- Sentirlo dire da te... è un miracolo. - le sorrise.
- Non piangere... - la supplicò, vedendole il viso avvolto dalle lacrime.
- Se piangi, mi uccidi... - continuò lei, citando la storica frase che li unì anni prima.
- Ti amo! - le si dichiarò Marco.
- Da sempre... - lo ricambiò Eva.

I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora