Capitolo 49 - Per sempre con voi

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Intanto a casa Cesaroni arrivò la sera. Giulio si convinse a parlare con Marta, supportato da Marco, Eva e Lucia...

- Cosa dovete dirmi, nonno? - chiese la nipotina.
- Marta, noi ti aiuteremo a scrivere il tema sulla nonna... ma è giunta l'ora che tu scopra la verità su di lei... - predicò il signor Cesaroni.
- In che senso, nonno? - continuò la piccola.
- Marta, tesoro... piccola mia... purtroppo non potrai mai abbracciare la nonna. - le spiegò giusto in lacrime, quindi si voltò verso Marco. - Tuo padre deve dirti una cosa...
- Papà, cosa devi dirmi? - domandò la bambina al cantautore, piangendo.
- Marta... la nonna purtroppo è scomparsa anni fa. - disse Marco.
- E allora perché non la cerchiamo? - propose Marta.
- No, tesoro, la nonna è morta... ora è un angelo e ci protegge dal cielo. - le spiegò il giovane Cesaroni.
- No... non è vero... io voglio abbracciarla. - si lamentò la bambina, con il viso bagnato dalle lacrime.
- Un giorno lei ti riabbraccerà. - la rassicurò Marco piangendo, mentre la figlia si strinse tra le braccia di Eva.

Il giorno dopo, in bottiglieria...

- Allora, come va con Marta? - chiese Ezio.
- Ieri le abbiamo detto la verità... e non è stato facile... ma era giusto che anche lei sapesse... - predicò Giulio, sospirando.
- L'importante è che ora abbia capito. - lo seguì il fratello.
- Lo spero. Ora io devo andare devo allenare i ragazzi, tre ore e ritorno. - continuò il signor Cesaroni.
- Va bene. - annuì Cesare.
- A dopo. - lo salutò il meccanico.
- Te, ora che hai venduto l'autofficina... pensi di restare qui per sempre? - lo interpellò il vecchio Cesaroni.
- E che devo fa', 'a Ce'? - gli rispose l'amico.

Nel pomeriggio nella mansarda di casa Cesaroni c'erano Eva, Marta ed il piccolo Romolo che dormivano, quando ad un tratto la bambina ebbe un sogno particolare...

- Ciao, e tu chi sei?... - chiese, notando una giovane donna.
- Allora? Non mi riconosci, piccolina? Sono la tua nonna. - le sorrise la defunta Marta.
- Nonna Marta?!? - esclamò sorpresa la bambina.
- Sì, piccola mia, tesoro mio bello. - annuì sorridendole la nonna paterna, quindi si abbracciarono.
- Nonna, perché sei andata via... non ci vuoi più bene? - le domandò la nipotina.
- Certo che te ne voglio... ne voglio a tutti voi, piccola... sei uguale al tuo papà. - la rassicurò la donna, sorridendole.
- Non lasciarmi di nuovo nonna. - la supplicò in lacrime la piccola.
- Quando ti sveglierai... e non mi vedrai... ricorda che io ci sono sempre... sarò la tua amica invisibile. - la tranquillizzò Marta, sorridendole.
- Va bene, nonna. - annuì la bambina, che ricevette dalla donna un ulteriore abbraccio prima di svegliarsi da quel piacevole sogno.

- Mamma! Svegliati... - predicò in lacrime la piccola, sorridendo alla giovane Cudicini.
- Marta, tesoro, che c'è. - le domandò Eva, ancora im dormiveglia.
- La nonna mi ha parlato... ci vuole ancora bene! - disse la bambina.
- Hai visto, tesoro? - la rassicurò compiaciuta la ragazza, commossa da quelle parole.
- Sì. - annuì Marta sorridendo.
- Ora perché non torniamo a dormire? Così magari la rivedi... - le propose Eva.
- Va bene. - concluse la bambina, contenta, quindi richiuse gli occhi.
- Grazie, Marta... grazie per averle fatto capire... saresti stata una suocera stupenda e dolcissima. - disse nella propria mente la giovane Cudicini, apprezzando il gesto della defunta donna.

Nel frattempo Marco e Walter erano al parco a giocare a calcio, per sfogare un po' ciascuno il proprio nervosismo...

- Certo che te sei arrugginito. - scherzò il giovane Cesaroni.
- Parla per te... - ribatté l'amico.

<< Mia nonna Marta... è una bellissima donna, per quel che so... mi ha detto che ho lo stesso sorriso del mio papà, e secondo me anche lei faceva gli stessi suoi sorrisi... quanto mi manca ora che so che è morta... guardo mio padre, così mi ricorda lei... anche a lei piaceva cantare, proprio come al mio papà, però secondo me la nonna aveva una voce ancora più bella... ha la stessa sensibilità e la dolcezza del mio papà... il mio papà dice che cantava perché così svanivano tutti i brutti pensieri... però la nonna mi è venuta in sogno... e ha detto che ora che so tutto su di lei, sarà la mia amica invisibile... >>

Arrivata la sera, tutti erano in casa Cesaroni...

- Allora, come è andato il tema? - chiese Giulio alla nipotina.
- Benissimo, nonno... - affermò la bambina, quando improvvisamente si girò di scatto e fissò un angolo della casa.
- Che c'è, tesoro? - le domandò Lucia, incuriosita.

Marta continuava ad osservare quel punto fisso ed a sorridere, si avvicinò ed abbracciò il vuoto, quindi si rivolse alla famiglia...

- La nonna dice che non vi dimenticherà mai... e che ci vorrà sempre bene.

A quelle parole tutti i membri di casa Cesaroni scoppiarono in lacrime, commossi.

I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora