Capitolo 3 - ... alcuni anni dopo

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Erano trascorsi già cinque anni ed in casa Cesaroni si respirava sempre quella fresca aria di primo mattino, fiorente e rilassata

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Erano trascorsi già cinque anni ed in casa Cesaroni si respirava sempre quella fresca aria di primo mattino, fiorente e rilassata. Lucia, appena sveglia, aveva cosparso l'ambiente di un piacevole profumo di caffè e, come era da sempre suo solito fare, era lì in cucina a preparare la colazione per i ragazzi... ragazzi ormai diventati uomini.
Corsero giù Rudi e Mimmo...

- Oi buongiorno, già vestiti?!? - esclamò Lucia, rivolgendosi a loro.
- Sì, devo andare... ho delle lezioni questa mattina. - disse Rudi con aria spossata.
- Eh, io invece studio per la maturità. - lo seguì Mimmo.
- Ma non fate neanche colazione? - continuò Lucia.
- No. - risposero entrambi in coro, andando ognuno per la propria strada.

Lucia intravide Alice uscire e la fermò...

- Ali, tutto bene? Vuoi mangiarti qualcosa?
- No no, mamma, scusa ma non ho tempo, sono già in ritardo, ci vediamo oggi. - si scusò lei, dandole un bacio ed andando via di corsa.

- Contenti loro... mah! - sospirò Lucia, rimasta sbalordita.
- Son cresciuti e hanno tanto da fare. - la rassicurò Giulio, appena sceso in cucina, che la rianimò baciandola appassionatamente.
- Sarà che io non ci sono stata per diversi mesi... - predicò amareggiata.
- Non ti preoccupare, sei rimasta vicino ad Eva... non è che sei stata lì a farti 'na vacanza... - la confortò lui.
- A proposito di Eva... grazie che me lo hai ricordato, vado subito a chiamarla... non la sento da diversi giorni. - soggiunse Lucia.
- Lo stesso io per quanto riguarda Marco... non si fa vivo se non lo chiamo io... - affermò Giulio.

Lucia prese il cellulare e chiamò Eva...

Intanto a New York...

- È mia madre... che faccio? Rispondo? - disse preoccupata Eva, rivolgendosi a Marco.
- Ma sì, dai, sarà preoccupata... - le suggerì lui.

- Pronto? Mamma... tutto bene? Come mai mi chiami? - chiese Eva.
- Ciao, tesoro, mi chiedevo perché in questi giorni non mi hai chiamata... con Marta va tutto bene? - le rispose la madre, preoccupata.
- Scusami mamma... ma... ma ho avuto tanto lavoro... e poi sì, Marta sta benone come sempre. - disse Eva sorridendo.
- Ah, menomale dai. - continuò la Lucia, tirando un sospiro di sollievo.

Intanto Giulio andò nella sua camera da letto e chiamò Marco al cellulare.

- Ma... tesoro... hai un altro cellulare? sento che sta squillando... - chiese Lucia, incuriosita dal rumore in sottofondo, mentre Marco chiuse subito la chiamata.
- Eh no no, mamma, è un telefono giocattolo di Marta... - mentì la ragazza, per poi affrettare i saluti. - Ok mamma, ora devo andare, poi ti chiamo io, non preoccuparti, grazie del pensiero... ciao.
- Eh... ciao tesoro. - concluse Lucia, chiudendo la chiamata con aria un po' turbata, quindi salì in camera da letto da Giulio.
- Sai, amore... ho l'impressione che Eva mi nasconda qualcosa. - si confidò lei.
- Ma no, Luci', dai... non incominciare ora... vedi? Almeno a te ti a risposto... invece quel mascalzone de mio figlio non mi risponde neanche. - la rassicurò lui.
- Ma sì, hai ragione! - sospirò lei, per poi continuare sorridendo e dandogli un bacio. - se non ci fossi tu!

I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora