Il mattino di un nuovo giorno illuminò il cielo di Roma. A casa Cesaroni, Mimmo si era appena svegliato e si alzò per andare in bagno, trovò la porta aperta ed entrò... ci trovò Eva, che si stava lavando, e la fissò attentamente...
- Mimmo?!? Dai... ci metto un attimo, aspetta! - disse la ragazza.
- Ah... sì sì, scusami. - la rassicurò il fratellastro che uscì e chiuse la porta.
- Uguale a tuo fratello sei. - predicò tra sé e sé la Cudicini, trattenendo le risate.Qualche minuto dopo, erano tutti riuniti in cucina per fare colazione...
- Beh, era da tanto che non venivi qui a fare colazione... - disse Giulio.
- Disturbo? - chiese Walter.
- No, scherzi? Ce fa piacere, Walteri'. - lo rassicurò sorridendo il signor Cesaroni.
- Eh grazie, Giu'... è che da quando mamma e papà se so' lasciati... non è che me va tanto, ecco... - gli spiegò il giovane Masetti.
- Ho capito, ed il piccolo cresce bene? - continuò Giulio.
- Benone direi... non vedo l'ora di sapere se sarà maschio o femmina. - disse entusiasta Carlotta.
- Lo saprai, lo saprai... - la rassicurò Eva, mentre Marco rideva divertito.
- Vabbè, annamo, va. - concluse Lucia.Più tardi all'Università...
- Dio! Ma chi è quello? - chiese Alice.
- Sì, è davvero bello... come darti torto? - annuì Iolanda.
- Dove stanno Lorenzo, Charlie e Rudi? - continuò la Cudicini.
- Che ce frega?... - le rispose la Bellavista.
- Come "che ce frega"? - ribatté Alice.
- No, dicevo... ce frega! Dove stanno? - si corresse Iolanda.Intanto...
- Che culo! - esclamò Rudi.
- Rudi?!? - lo richiamò sorpreso Charlie, tra le risate di Lorenzo.
- No, dicevo... che culo! Troppo... - puntualizzò il giovane Cesaroni, osservando una ragazza.
- Eh, troppi occhi, caro mio... - lo seguì Barilon.
- Però come dargli torto?... Guarda là! - concordò Charlie.
- Ma chi è? - domandò Lorenzo.
- È una nostra nuova compagna di Università... - disse Rudi.
- Ma non è che ci teniamo a conoscerla... vero, Rudi? - continuò Charlie.
- Eh? No no... certo che no. - concluse l'amico.In bottiglieria...
- Dai, 'a Giu', in fondo... non è che poi te ce serve, su... - disse Ezio.
- Dici? Guarda che io non ho più l'età de prima... - gli rispose Giulio.
- E chi ce l'ha, cari miei?... - continuò Cesare.
- Vabbè, mò non ce pensamo più... - lo seguì il fratello.
- Infatti, famme una birretta, va... - concordò l'amico.
- Ecco! - concluse il signor Cesaroni.Intanto alle scuole superiori...
- Beh, riguardo alla lezione di ieri... con quella entreremo nel 900, un'epoca importante e soprattutto da ricordare. - predicò la professoressa Laura.
- Ma non stavamo a Leopardi?- chiese Emilio, facendo scoppiare tutta la classe in una spontanea risata.
- Emilio, Leopardi lo avete finito tre mesi fa... - gli disse la docente.
- Ah. - esclamò il ragazzo, quando suonò la campanella. - Vabbè, ce se vede.
- Ecco! Domani interrogato. - lo avvisò la professoressa.In bottiglieria...
- 'A Ce', anche se je damo de meno... però comunque ce serve. - disse Giulio.
- E stavolta maschio però! - puntualizzò Cesare.
- Perché non femmina? - chiese Ezio.
- Ve ricordate l'ultima volta che abbiamo assunto una cameriera? - continuò il signor Cesaroni.
- E chi si scorda? Povero Barilon... - annuì l'amico.
- Cominciate a cerca', va... ora io devo anna' a scuola de Mimmo, per il calcio. - concluse Giulio.Intanto per le vie di Roma...
- Oi, allora? Hai deciso cosa farle? - chiese Marco.
- Una collana, una collana che possa piacerle. - disse Walter.
- Sei sicuro che una collana potrebbe andar bene? - continuò il cantautore.
- E perché no, Marco? Il prezzo è buono e poi... - predicò l'uomo.
- Ma dove la prendi in un negozio dei cinesi? - sghignazzò divertito Marco.
- Sempre a scherza' stai... beato te. - gli sorrise Walter.Nel frattempo in bottiglieria...
- Tutte schifo fanno, 'a Ce', camerieri de 'na volta non ce so' più. - predicò Ezio.
- Me sa de no. - concordò Cesare.
- 'A Ce', scusa, io l'autofficina l'ho venduta... e so' rimasto senza lavoro... ma perché non me prendi a me? - si propose l'amico.
- Ma non ce pensa' neanche... immagino già i casini che farai. - gli rispose il vecchio Cesaroni.
- E dai, 'a Ce', ma dammi un po' de fiducia però. - lo supplicò il signor Masetti.
- Te ne ho già data abbastanza in questi anni che te conosco. - ribatté Cesare.- Sei assunto. - disse Giulio che, arrivando, aveva seguito il discorso.
- Cosa? Ma che stai a di'? - soggiunse il fratello.
- Che è assunto, è un amico... - ribadì il signor Cesaroni.
- So' n'amico. - ripeté sghignazzando Ezio.
- Che amarezza. - esclamò Cesare.Intanto, dopo la scuola, Mimmo decise di fare una sorpresa a Clara, portandole un mazzo di rose a casa sua...
- Amore, ma sono bellissime. - disse sorridente la ragazza.
- Davvero? - le chiese il piccolo Cesaroni.
- Certo... bellissime come lo è il tuo cuore, amore mio. - annuì lei.
- Sei sola? - continuò Mimmo.
- Sì. - gli rispose Clara.Il ragazzo entrò in casa e, tra baci e carezze, finirono per fare l'amore.
Contemporaneamente...
- Beh, il simpaticone è a casa di Clara. - disse Emilio.
- Ah, beh dai, ora pensiamo a noi... - continuò Matilde.
- C'hai ragione, ti amo. - le si dichiarò il ragazzo.
- Anche io. - lo ricambiò lei.Nel frattempo in bottiglieria...
- Ammazza oh, me sa che avevi ragione... questo sa lavora' proprio bene come cameriere. - disse Cesare.
- Dare fiducia, è sempre giusto... fratellone mio. - affermò soddisfatto Giulio.
- E io che ve dicevo?... Grazie, 'a Ce'. - concluse Ezio.Intanto a casa Cesaroni...
- Tesoro, ora perché non riposi un po'? Sono ore che stai studiando. - disse Lucia.
- Magari, mamma... ho paura di non passarlo, ecco... - le confidò Alice.
- Ma no, dai che ce la farai. - la incoraggiò la Liguori.
- Spero, mamma... mi sento così angosciata in questi giorni. - continuò la ragazza.
- Io sono qui per aiutarti. - le sorrise la madre.
- Ho pensato ad una cosa... ma ho paura di ferire Rudi. - disse Alice.
- Di che si tratta? - le chiese Lucia.
- Volevo spostare la data del matrimonio di qualche mese. - le spiegò la figlia.
- E perché, tesoro? Hai dei dubbi su Rudi? - le domandò la donna.
- No no, mamma... anzi, Rudi è un grand'uomo... e ne ho avuti già abbastanza dubbi in passato su di lui... è che sono stressata con l'Università. - continuò la Cudicini.
- Beh tesoro, devi parlare con Rudi allora... ma non preoccuparti, sono sicura che ti verrà incontro. - la tranquillizzò Lucia.
- Lo spero. - annuì Alice.
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I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)
FanficTutti i diritti riservati. Questo sceneggiato è da considerarsi una semplice proposta volta a continuare le vicende lasciate in sospeso al termine della sesta serie della fiction, ma è approvato ed appoggiato dal cast storico e da chi ha lavorato pe...