Il giorno dopo erano come si consueto riuniti in cucina...
- Papà, allora d'accordo? Come l'altra volta? - chiese il figlio più piccolo.
- Sì, Mimmo... basta che dopo rimettete tutto in ordine, sennò poi te gonfio! - lo raccomandò Giulio.
- Va bene, papà, grazie. - gli sorrise il ragazzo, quindi uscì di casa.- Un testardone! A forza ha voluto fare questa festa... io non lo so! - si lamentò il signor Cesaroni.
- E dai, Giulio... è un ragazzo, se non le fa ora queste cose... quando le farà? All'età nostra?... - tentò di farlo ragionare Lucia.
- Che vuoi dire, scusa?... Che noi saremmo troppo vecchi per organizzare una festa? - le chiese Giulio, facendo scoppiare tutti in una spontanea risata.
- Scemo... ci sei cascato. - sghignazzò la Liguori.Intanto Marco era in bagno, pronto per farsi una doccia, ma all'improvviso per sbaglio entrò Rudi...
- Oi Rudi, aspetta... faccio in un attimo... - lo rassicurò Marco.
- Marco, tranquillo... non mi scandalizzo mica! - gli rispose il fratello, sghignazzando.
- FUORI! - lo cacciò il cantautore.Mentre Rudi era intento a scappare, entrò Eva...
- Rudi, ma che sei scem...? - continuò Marco.
- Mi hai presa per Rudi? - sorrise la Cudicini, mentre il ragazzo si coprì.
- Tesoro, faccio la doccia ed esco. - disse il giovane Cesaroni.
- Fai, fai... anzi facciamo. - sorrise Eva, chiudendo la porta a chiave, quindi Marco si scoprì e finirono per fare l'amore.Nel frattempo, in bottiglieria...
- Guarda che questa prova che hai fatto a lavorare in bottiglieria... è fenomenale! - predicò entusiasta Giulio.
- Grazie, fratellone. - gli sorrise Augusto.
- Ammazza... ha fatto davvero bene il suo lavoro... non è sparito neanche un soldo dalla cassa. - confermò Cesare.
- Falla finita! - disse Ezio.
- Dai, Cesare... altri pochi giorni devi sopportarmi... - lo rassicurò Augusto.
- A me mancherai tanto... offri più birre gratis di Cesare. - continuò l'amico.
- Che?!? - soggiunse incredulo il vecchio Cesaroni.
- Sta a scherza'! - ribatté il fratello.
- E mica solo quella regala... - replicò il signor Masetti, che fu subito zittito da Augusto che, calpestandogli un piede, lo fece urlare.
- Ma che siete scemi?!? - intervenne Giulio.Intanto Stefania era in presidenza, ma venne interrotta dalla professoressa Zuppante...
- Buongiorno, signora Zuppante... beh, mi hanno avvertito della vostra visita... a cosa è dovuta? - le chiese la Ansaldo.
- Bene, preside! Ci sono lamentele da parte mia... - continuò la professoressa.
- E te pareva... - mormorò Stefania.
- Volevo un aumento del mio stipendio... - proseguì la donna.
- Ma signora Zuppante... lei mi chiede l'impossibile... non siete vicepreside e né niente... siete una semplice professoressa come tutte le altre... e lei ogni qualvolta viene qui a lamentarsi... per piacere... ce siamo capiti?!? - le spiegò la preside, facendola alzare di scatto. - No, me sa che non ce semo capiti...
- O mi dà il necessario... oppure lei perderà il posto come preside... e stai attenta, cara preside... la nuova preside potrei essere io... arrivederla, signora preside... o devo dire ex preside? - ribatté la Zuppante con tono minaccioso, sbattendo la porta ed andando via.
- Eh menomale che questa era diventata buona... le persone non cambieranno mai... possono solo nascondere quello che sono realmente... e allora lo stesso per Ezio? - pensò Stefania.Arrivò la sera ed a casa Cesaroni c'era festa...
- Non credi che stai bevendo un po' troppo? - chiese Matilde.
- Il mio migliore amico non compie 19 anni tutti i giorni. - puntualizzò Emilio.
- Vabbè, io allora vado a ballare... - continuò la ragazza, avvicinandosi per ballare col cugino.- Devo dire che sei davvero brava a ballare, cugina... - si complimentò con lei Mimmo mentre danzavano insieme.
- Grazie... anche tu in realtà... - gli disse lei.
- Balle... - negò lui.
- No, affatto! Sei davvero bravo... - ripeté Matilde.Intanto Clara li interruppe per ballare col proprio fidanzato...
- Ho un bel corpo, vero? - gli chiese la ragazza.
- Vero... verissimo. - annuì Mimmo, quando lui le prese il busto.
- Che mani... sei un vero uomo, certo che Emilio è davvero matto... non lo facevo così! - continuò Clara, quindi iniziarono a ballare romanticamente e finirono per baciarsi.I due si recarono poi silenziosamente in camera dei ragazzi e cedettero alla passione. Intanto in cucina...
- Beh... si stanno divertendo alla grande! - disse Alice.
- Già, peccato che feste così a noi non ne capiteranno più! - continuò Rudi.
- Come se avessimo già i bastoni. - lo seguì lei, sghignazzando.Il mattino seguente tutti erano riuniti in giardino per salutare Augusto...
- Ci mancherai, zio. - lo abbracciò Mimmo.
- Anche voi mi mancherete, mattacchioni. - gli disse malinconicamente Augusto.
- Quando vuoi, le porte sono sempre aperte. - gli ricordò affettuosamente Giulio.
- Le casse no però. - ironizzò Cesare, facendo ridere il fratello maggiore.Tutti salutarono lo zio Augusto e ritornarono alla loro vita di sempre.
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I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)
Fiksi PenggemarTutti i diritti riservati. Questo sceneggiato è da considerarsi una semplice proposta volta a continuare le vicende lasciate in sospeso al termine della sesta serie della fiction, ma è approvato ed appoggiato dal cast storico e da chi ha lavorato pe...