Cap. 35~ Se mi baci, ti perdono

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T/n's pov

Mi sistemo alla mia postazione, mentre Levi raccoglie i documenti dei due gendarmi. Si chiamano Marlo e Hitch.
Il tipo con i capelli a scodella continua a fissare Levi.

Lo so che è bello, però è mio!
Ma ciao, è da tanto che non ci si sente
Ti sono mancata vero?
Per niente. Infatti puoi andartene
Non se me parla! Hai visto quel tipo? Ha guardato Levi!
Quindi?
L'ha guardato
E con questo?

Dici che è innamorato anche lui del nostro bel nanetto?
Allora, quello è un maschio e Levi è etero.
Non ho paura di Levi! Ma di quel Merlo!
Marlo....
É la stessa roba!
Non proprio
Senti, dopo il cavallo (Jean) che problema c'è se abbiamo anche un uccello

E poi?...
Ah, non so. Se vuoi ci mettiamo anche un puffo
Un cosa?!
Prevedo il futuro io! Per chi mi hai preso? Una di quelle coscienza da quattro soldi per caso?
Quando fai così non ti sopporto proprio
Ti amo anch'io!😘

Smetto di ascoltarmi quando Hitch inizia a parlare; in particolare ci chiede di Annie, l'amica di Eren, Armin, Mikasa, e tutti gli altri...
Il corvino spiega loro la situazione e la verità sulla ragazza che i due credevano scomparsa. Sulle loro facce si dipinge un espressione incredula, mentre i miei compagni si incupiscono.

Capelli a scodella vuole fare l'eroe, non capisce che con noi quel comportamento non ha molto effetto. Mentre ascolto i loro discorsi continuo a puntare il fucile dritto davanti a me. Mi sento osservata, come se oltre a noi ci fosse qualcun'altro. Cerco di isolarmi e captare ogni singolo suono mi sembri sospetto.
Sembrano passi, si muovono davanti a noi, ma senza venirci incontro.

I passi si fanno più veloci e disordinati, il suono aumenta, ma non perché si avvicini, è la componente ad essere aumentata. Tendo l'orecchio. Sembrerebbero tre o forse quattro persone. Un gruppo sembra più compatto e uno meno. Che si tratti di un inseguimento?

Sobbalzo quando Sasha mi tocca sulla spalla, di impulso le punto il fucile contro.
Sasha:«Ehm... T/n... Ti dispiacerebbe metterlo giù?»
Io:«Sì, scusa!» lo abbasso.
Levi:«Si può sapere cosa combini mocciosa?»
Io:«Niente. Un attimo, dove sono Jean e i due gendarmi?!»

Levi:«Si può sapere dove sei stata fino ad adesso?!»
Connie:«Jean li ha portati con lui. Li metterà alla prova»
Sasha:«Non hai visto lo sguardo che ha fatto il capitano?»
Io:«Ma vio non lo avete sentito?»
Armin:«Sentito cosa?»
Mikasa:«T/n non è successo niente, tranquillizzati»
Levi:«Bene, intanto andiamo»

Raccolgono ciò che eravamo riusciti a prendere da Marlo e Hitch e ci dirigiamo in un posto sicuro.

Dopo una decina di minuti ci raggiungono Jean e anche gli altri due.
Io e le ragazze ci stavamo riposando dietro un albero.
Sasha:«T/n, cosa avevi sentito?»
Mikasa:«Le stai davvero credendo? Insomma, se non hai sentito niente neppure tu evidentemente non c'era nessuno»
Hitch:«Un' altra pazza...»

Mikasa:«Tu taci!»
Io:«Mi era sembrato di sentire dei passi»
Hitch:«Eravamo solo io e Marlo ad essere venuti nella vostra direzione, é impossibile che anche qualcun'altro fosse lì»
Sasha:«Effettivamente ci saremmo accorti se fosse arrivato qualcuno»
Io:«Forse avete ragione...»

Arrivano di corsa Jean e Connie non accorgendosi di noi ragazze.
Connie:«Te lo ripeto, T/n è uscita di testa! Le ha fatto proprio male iniziare a frequentare Levi!»
Jean:«La prossima volta ci dirà di aver visto qualche gigante a tre metri di distanza, ma che noi non riusciamo a vederli?» risero.

Io:«Scusate ragazze, ma preferisco andare»
Mikasa:«T/n aspetta!»
Solo in quel momento si accorsero anche di noi.
Sasha:«L'avete combinata grossa!»
Jean e Connie:«Accidenti!»

Continuo a camminare tenendo lo sguardo basso. Nella foga non mi accorgo di sbattere contro Marlo con accanto Levi.
Marlo:«Signorina T/n, tutto bene?»
Io:«Certamente. Se volete scusarmi...»
Proseguo senza alzare lo sguardo, ma per lui non c'era bisogno di guardarsi per capirci.

Levi's pov

Mikasa:«T/n aspetta» la blocco prendendola da un braccio.
Io:«Ehi! Ci penso io, tu torna indietro»
Prima guarda lei, poi il mio sguardo.
Mikasa:«D'accordo nanetto. Vedi di riportare indietro almeno lei»
Io:«Tks»
Mi giro e inseguo la c/c.

«T/n! T/n! Com'è possibile che non riesca a trovarla? T/n!»
Mi guardo intorno, ma non riesco a trovarla. C'è un po' di nebbia che mi impedisce una buona visuale e lei non risponde quando la chiamo. Continuo a camminare gridando il nome di lei. Continuo a non ricevere risposta. Quanta strada a fatto in più di me in quei pochi secondi?!

«T/n!» urlo ancora.
Sento un tonfo provenire dalla mia destra e corro in quella direzione. Finalmente la vedo. È seduta con la schiena appoggiata ad un albero, lo sguardo fisso in avanti e tremante. Mi inginocchio accanto a lei.
«T/n che succede?» le domando preoccupato «Perché sei corsa via?»
«Levi...»

Mi abbraccia, perdo l'equilibrio e me la ritrovo sdraiata sopra. Non alza lo sguardo verso di me.
«Cosa succede?»
«Neanche tu mia hai creduto, vero? Quando ho detto di aver sentito qualcuno»
«Non possiamo esserne certi, dopotutto lo hai sentito solo tu»

«Quindi se ti dicessi che adesso ho lottato con qualcuno, non mi crederesti?»
«Nom sto dicendo questo... Un attimo! Sei stata attaccata adesso?»
Si siede a cavalcioni sulle mie gambe e si tira sua parte bassa dei pantaloni, scoprendosi la gamba fino al polpaccio.
Noto che si è sbucciata, il pantalone si è rovinato e si è colorato di verde per essersi sfregato contro l'erba.

«Te l'ho detto, ho ingaggiato uno sconto conto qualcuno»
«Chi era il bastardo in questione?»
«Non lo so» continua a non guardarmi, così le sollevo il viso facendo incrociare i nostri sguardi.
«Sono proprio uno scemo»
«A cosa devo questo senso di verità»
«Avrei dovuto crederti fin da subito, se lo avessi fatto tu non avresti rischiato di incontrare un pazzo adesso»

Appoggio la testa sulla sua spalla e lei mi accarezza:«Non potevi saperlo, anzi ti ringrazio. Dopo aver preso la botta mi sono ritrovata in una posizione di svantaggio, ma tu gridando hai spaventato il mio avversario»
«Gridato eh... Potevi rispondere prima»
«No, era divertente sentirti urlare il mio nome»
«Sei davvero suonata»
«Non a caso mi sono innamorata di te»

Sollevo la testa e lei mi sorride.
«Non a caso mi hai sposato»
«Cosa vuoi che ti dica, amo ciò che gli altri non apprezzano»
«Cosa vuoi dire con questo?» le chiedo indispettito.
«Che gli altri non capiscono quanto ti sia realmente speciale»

I nostri visi si avvicinano sempre di più fino a che le nostre lebbra non si incontrano. Le metto le mani dietro la schiena facendola avvicinare sempre di più al mio corpo. Finalmente la sento più vicina e non sarei mai disposto a cambiare questa situazione, sentirla fragile e avere il diritto di proteggerla, mi piace pensare sia una mia sola possibilità. Voglio proteggere il suo sorriso, il sorriso di cui mi sono tanto innamorato.

Ci stacchiamo e lei mi dice:«Sei perdonato»
«Per cosa?»
«Per aver dubitato delle mie parole»
«Mi ero scusato»
«Infatti ti perdono. Ma solo se mi baci ancora» finisce maliziona.
«Dannata mocciosa»
Torno a baciarla senza pensarci.






*Angolo autrice*
Salve a tutti! Alloouuura! Non so se riuscirò a postare un altro capitolo prima di Natale, anche se mi piacerebbe riuscirci. E tenete duro fino al 22! (Il 23 è domenica 😉).

~Disagio Queen🗝

Mio dolce opposto ||LevixReader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora