Cap. 32~ Situazione complicata

1.5K 61 6
                                    

T/n's pov

Questa notte non ho dormito bene. Ho pensato tutta la notte al piano fallito. In più mi sento in colpa per aver mentito a Levi. Anche se adesso il nostro rapporto ha preso una svolta importante, la nostra relazione non può essere definita normale. In primo luogo non siamo definibili normali nessuno dei due, in secondo il significato di matrimonio per due membri del corpo di ricerca è differente di quello tra due persone che svolgono un'ordinaria viva circondati dalle mura.

Ogni giorno, noi, lo viviamo come se fosse l'ultimo. E adesso non affrontiamo più stupidi giganti, ma anche altre persone come noi.

Se io mi sento così non oso pensare agli altri, soprattutto Mikasa. Per lei Eren è tutto. Adesso che le è stato portato via è più irascibile del solito. Si sente molto la sua mancanza, come quella della bionda. Anche se di poche parole è pur sempre parte del nostro gruppo.

Esco dalla mia stanza e vado a tagliare della legna fuori. Sembra non sia stata l'unica ad avere questa idea, Jean ne ha già tagliata un po', mentre Connie è seduto vicino a lui a parlare.

Connie:«Mikasa mi fai paura»
Jean:«Da quando quel merdoso dj Jeager l'è stato portato via è diventata proprio di pessimo umore»
Connie:«Già»
Io:«Da ragazzi, non dite così»
Mi notano avvicinare loro.

Connie:«Ciao T/n»
Jean:«Non puoi negare l'evidenza»
Io:«Non la nego, vi chiedo solo di cotenervi. Non potete sapere con certezza che Mikasa non dia qui a origliare la conversazione»
Si guardano intorno preoccupati.
Connie:«Non é qui, vero?»
Io:«Tranquilli, non l'ho vista»
Connie:«Per fortuna» fa un sospiro di sollievo.

Jean:«Tu perché sei qui? Voi già divorziate dal tuo maritino?»
Io:«Assolutamente no. In questo momento sta pianificando un modo per liberare Eren e Historia, mentre prega che la situazione per Erwin migliori»
Connie:«Non posso crederci che sia stato catturato con l'accusa di aver ucciso il signor Reebrs!»
Jean:«E noi dovremmo essere l'unico organo del corpo di ricerca ancora in circolazione...»

Io:«Esatto. Pare siano stati catturati tutti quelli all'interno delle mura»
Connie:«Anche Hanji e Moblit si trovavano in città! Avranno preso anche loro?...»
Io:«Non credo. La mia Onee-chan è pazza, non stupida. Avrà trovato un modo per salvarsi la pelle»
Jean:«Per quanto riguarda Giovanni e N/a?»
Io:«So solo dovessero incontrare Hanji. Non ho idea se siano riusciti a trovarli prima di tutto questo casino o siano al sicuro»

Jean:«Quindi a conti fatti non sappiamo niente»
Connie:«L'unica certezza è che ben presto verranno a cercare anche noi!»
Io:«Speriamo che il piano di sopracciglione vada a buon fine...!»

«T/n!»
Vediamo Sasha correre di corsa verso di noi.
Jean:«Cosa ti prende mangia patate?»
Sasha:«Mikasa e il capitano- ansima- Stanno litigando... Non so come andrà a finire...»
Le do una pacca sulla spalla e corro via.
Io:«Grazie per la soffiata Sasha. Ci penso io»

Se aveva quel fiatone non credo si trovassero in una zona vicina, probabilmente sono nel bosco. Corro fino a quando non sento "versi" di combattimento.
Arrivo da dove provengono quegli strani rumori e vedo i corvini impegnati in un combattimento.

Mikasa:«Se hai già organizzato tutto  perché stiamo ancora aspettando?»
Levi:«Non ti devo spiegazioni» schiva un pugno.
Mikasa:«Invece sì! Tutti noi le meritiamo» gli lancia un calcio che evita. «Hai pire paura di combattere nano?»
Levi:«Assolutamente no» la colpisce.

Io:«Smettetela immediatamente tutti e due!» si girarono verso di me. «Levi, tu devi dare l'esempio, e Mikasa, calmati»
Mikasa:«Tu sei dalla sua parte. Non ti interessa veramente di Eren e Historia!» mi carica per colpirmi, ma io la schivo e prendendola dal braccio la faccio cadere a terra.

Io:«Certo che mi importa di loro! Però mi fido anche di Levi- le porgo la mano e l'aiuto ad alzarsi- Ti conosco da tanto e so benissimo cosa sia Eren per te, ma devi avere ancora un po' di pazienza. Credi di farcela a resistere ancora un po'?»
Mikasa:«Fai in modo che non sia troppo...» si alza e se ne va.

Levi mi si avvicina:«Avevo tutto sotto controllo»
«Sarai anche il più forte al mondo, ma con le persone di batto io»
«Se lo dici tu...»
«Forse potrei anche batteri in questo però...»
«Ahh... Credi?»
«Possiamo provare se vuoi...»

Mi avvicino e gli do un calcio che lui prontamente schiva, ci scambiamo qualche pugno, ma nessuno dei due sembra disposto a cedere. Faccio un passo verso di lui caricando un gancio che blocca e prova a contrattaccare. Mi si avvicina velocemente, faccio un passo indietro per schivarlo, ma inciampo in un suo sgambetto.

Sbatto la schiena sul terreno tenendo la testa leggermente sollevata per evitare di farla sbattere suo prato. Anche lui sta perdendo l'equilibrio, chiudo gli occhi. Li apro poco dopo e li vedo a pochi centimetri dal mio viso. Le mani appoggiate a terra ai lati della mia testa e i suoi occhi fissi verso i miei.

Abbiamo entrambi il fiatone, nessuno si trattiene nei nostri combattimenti. I nostri respiri irregolari sono l'unico suono che sento, tralasciando il battito del mio cuore.

«Visto? Ho vinto io»
«Hai barato» gli rispondo ancora ansimante.
«Hai perso ugualmente»
Alzo la testa e lo bacio sulle labbra. «'Se lo dici tu'...» lo copio.
«Tks»
Ridacchio.

Ci alziamo e ci sediamo su il ceppo di un albero.
«Ti ricordi la prima volta in cui hai incontrato quei tre?»
«A chi ti riferisci?»
«Mikasa, Armin ed Eren»
«Come scordare quella sera! Sei scomparsa insieme a N/a e vi ho trovate insieme a quel gruppo di mocciosi»

«Hai tralasciato quando mi hai vista vicino ad Eren ed hai iniziato a picchiarlo»
«Se vogliamo essere puntigliosi, tornati alla locanda mi hai baciato per comprare la mia magnanimità»
«Ma questo non centra!»
«Invece sì. Già allora tu decidevi tutto per me, hai cambiato tutto. Come un uragano sei piombata nella mia vita e non ne sei più uscita. Grazie davvero mocciosa»

«É il mio dovere. E poi chi mai avrebbe potuto sopportare una nano scorbutico e sempre mestruato, se non un uragano?»
«Me lo chiedo anch'io ogni giorno» il suo tono è dolce e gentile.
Appoggio la mia testa sulla sua spalla.
«Ti amo»
«Anche io»

«Vedi solo di non far aspettare Mikasa ancora molto; nonn sopporto quando litigate voi due. E se intervenisse qualcuno che non sia io, sono sicura scapperebbe un morto»
«Plausibile» rispose.
Mi alzo in piedi e mi metto davanti a lui.
«Allora "soldato più forte dell'umanità", quali sono le sue istruzioni giornaliere?»

«Tks.- alza gli occhi al cielo- Convoca gli altri, parlerò del piano con tutti»
«Capito» faccio il saluto e mi giro scattante, ma prima che possa fare un passo mi prende per il braccio e mi gira verso di lui, poi mi bacia.
«Non avevo ancora finito di parlare con te.
Adesso puoi andare»

Ancora rossa sulle guance andai dagli altri per avvertirli. Dannato Ackerman, è troppo bello!...


*Angolo autrice*
Dopo un periodo di assenza, eccomi tornata con un nuovo capito! Tra gli allenamenti, compleanni e verifiche sono veramente strapiena di impegni. Però tranquilli, anche se lentamente continuerò ad aggiornare.

Vi ringrazio perché il 1° capitolo ha ricevuto più di cento letture.

E in più ho in mente di far accadere qualcosa di importante, però devo aspettare o di leggere o vedere una parte per cercare di non cambiare troppo la storia.

~Disagio Queen🙆

Mio dolce opposto ||LevixReader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora