Cap. 34~ Mia!

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Levi's pov

Allora ragazzuoli, sta per arrivare una scena smut. Se non la volete leggere andate ai ★★★

Dopo la giornata di oggi non mi basta questo poco tempo solo con lei.
«T/n...»
«Sì?»
Le afferro il mento e porto a scontrare le sue labbra contro le mie. Non sono ancora soddisfatto, pretendo di più.

Trasformo quel semplice bacio puro e semplice, in qualcos'altro. La mia lingua chiede freneticamente l'accesso alla sua bocca che lei mi permette. Le sue mani sono appoggiate sulla sua nuca, le sue dita si infilano tra i miei capelli scompigliandomi. Sento il suo profumo fondersi col mio, mi piace quando riusciamo a diventare una cosa sola anche se così in piccolo.

Ci stacchiamo ormai senza più fiato.
«Mi hai colto alla sprovvista, nanetto» mi rinfaccia ansimante.
«Ero stufo»
Le abbasso la spalla della maglietta e le poso leggeri baci sul collo fino ai margini scoperti.
«L-Levi...» quasi come se una scossa le stesse colpendo, sobbalza leggermente. Infilo la mano del braccio "sano" sotto il tessuto della maglia arancione; continuando a baciarla lungo il collo.

«Levi, se continui così ci sentiranno...»
«E quindi?» la fisso malizioso.
«Lo sai che-»
«L'importante è che non ci scoprano»
«Sei fuori di testa!»
«Lo so»
Torno a fissare il mio "lavoro".
Manca ancora qualcosa...

Mi fiondo ancora sulla sua pelle imprimendole il mio segno di possesso. Si morde il labbro inferiore per evitare di far sentire i gemiti quasi inevitabili.
Ecco. Dopo questo dovremmo essere a posto.

Mi avvicino al suo orecchio. «Prima o poi mi vendicherò di tutta questa attesa. Chiaro mocciosa?»
«Sì...» ha gli occhi chiusi, il viso rivolto verso il cielo. Il suo è quasi un sossorro. Era una dichiarazione romantica sotto un albero, i cui boccioli in fiore vengono trasportati via dal vento primaverile.

★★★★★★★★★★

«Adesso possiamo andare»
«Sei proprio uno-» la interrompo.
«Un esemplare di uomo fantastico? Sì, lo so. Grazie»
Prende la magliatta che dovrei indossare e me la lancia in faccia.
«Sei senza speranze nanetto!» si gira offesa verso un'altra direzione.

«Che esagerata- prendo la maglia e la provo a girare con solo una mano- Comunque, non è che mi aiuteresti con sta' maglietta?»
La prende e mi dà una mano ad infilarla.
«Uno gnomo impedito. Ecco cosa ho deciso di sposare»
«Ammettilo che adesso vorresti non avermi fermato prima» alzo un sopracciglio.
«Hai un bel coraggio per trovarti in una situazione di svantaggio»

Pressa leggermente l'indice vicino al punto cucito. Stringo i denti.
«Visto...?»
Mi prende per mano e raggiungiamo gli altri. La vedo farsi strada tra le tenebre guidandomi come una lanterna nella notte. Lei è l'unica luce in questo mondo nero e orrendo che mi circonda. Non riesco neanche ad immaginare un giorno senza di lei, senza la mia luna ad illuminarmi la strada.

Esatto. Lei è la luna e io il sole. Due perfetti opposti, eppure essenziali l'uno per l'altro.

Arriviamo dagli altri.
Connie:«Ecco la coppietta»
T/n:«Taci pagliaccio!» ci sediamo vicini.
Alla mia sinistra c'è la c/c e a destra Jean.

Armin non riesce a guardare neanche il cibo, non credevo l'avesse presa seriamente così male il fatto di aver ucciso qualcuno.
Io:«Tutto okay, Armin? Sei messo veramente così male?»
Armin:«No.» morde energicamente il coccone. «La cosa che mi lascia un po' perplesso è che sia riuscito ad ucciderla prima io. Pensavo fosse già troppo tardi. Come se non volesse sparare»

Mio dolce opposto ||LevixReader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora