Cap. 45~ Le parole non servono

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Hanji's pov

Sono passati quattro anni da quando T/n è stata rapita. Quel giorno eravamo appena tornati dalla missione più importante di quell'anno, nonostante tutti i suoi lati negativi. Appena tornati Levi era stato portato via da Viola, così dopo qualche minuto li ho raggiunti. Lo spettacolo davanti ai miei occhi era agghiacciante: la stanza in subbuglio, il sangue ovunque e Levi inginocchiato a terra. Credo che sia stata l'unica volta in cui lo vidi piangere da quando lo conosco.

Eravamo entrambi entrati in uno stato di depressione da cui non era chiaro come riprendersi. Lui però non si arrese, iniziò a dire che se avessimo voluto saremmo riusciti a salvarla, ma io non gli credevo.
Trovavo estremamente dolorosa l'idea di fallire volta dopo volta in ricerche che sapevano non avrebbero mai portato da nessuna parte. Levi invece continuò a provare mentre io tentavo di fermarlo.

Sapevo che quando si sarebbe arreso sarebbe entrato in uno stato di depressione ancora più grande di quello che poteva essere il mio. Mi ero arresa all'idea della morte di mia sorella e avrei fatto di tutto per imporla a Levi che gli piacesse o meno. Anche ieri voleva partire per una delle sue solite missioni inutili. Mi ha promesso che sarebbe stato l'ultima e che per questa mattina sarebbe venuto da me per parlare del resoconto della missione di ieri. Non vedendolo arrivare mandai Jean a cercarlo.

Finalmente sento bussare alla porta.
«Chi è?» dico in tono secco.
«Sono Levi»
Io:«Entra, dobbiamo parlare» apre leggermente la porta fecendomi vedere a fatica il suo viso.
Io:«Tra prima e il fatto che tu abbia fatto ugualmente come volevi, non so se essere arrabbiata o ancora di più!» gli urlo incazzata.

Levi:«Hanji posso spiegarti»
Io:«Non fai mai ciò che ti dico! Devi smetterla di inseguire ciò che non si può più avere. Smettila con quelle stupide e dolorose ricerche!» mi massaggio le tempie.
Levi:«Hanji ti giuro che questa è stata l'ultima volta, non capiterà mai più. E per scusarmi ti ho anche portato una sorpresa» lo guardo curiosa.

Apre di scatto la parta facendomi vedere ciò che si trova accanto a lui. La prima cosa che noto è una sagoma femminile vestita di bianco con dei lunghi capelli c/c.
Non ci credo... Che sia lei?
«Sono tornata Onee-san» si limita a dire imbarazzata.
Mi alzo lentamente e "barcollo" nella sua direzione. Ha dei bellissimi occhi c/o e quell'espressione indecifrabile la rende incredibilmente adorabile.

Il cuore mi batte all'impazzata, sono felice sono felice sono felice sono felice! Vorrei urlare al mando la mia felicità, ma tutto ciò che riesco a fare è iniziare a piangere.
«B-Ben tornata T/n!» la mia voce risulta rotta dal pianto. Sono lacrime che non avevo mai pensato di versare e invece, adesso si trovano proprio a scendere sul mio volto.
Lei mi abbraccia:«Grazie per avermi aspettato»

T/n's pov

Finito il saluto iniziale ho presentato ad Hanji N/ff e N/fm. È stata molto dura tenerla calma per evitate che gli facesse qualche strano esperimento. Non sono più riuscita ad incontrare altri conoscenti, probabilmente centra qualcosa l'argomento con cui avrebbe voluto parlare con Levi, ma che a causa della nostra rimpatriata ha trascurato.

Ormai la giornata è finita. Hanji ha tentato di sistemarmi i capelli, ma domani sarò costretta a recarmi di una vera parrucchiera per farli tornare al più presto alla normalità. Il sole è già sceso da un po' e per la prima volta i miei bambini sono riusciti a mangiare un pasto decente. Chissà se adesso riusciranno ad avere una vita normale. Penso a questo mentre accarezzo le loro teste da addormentati.
Spengo la luce e chiudo la porta, recandomi in camera.
Levi è appoggiato a una scrivania, sembra stia leggendo dei documenti importanti. Così decido di disturbarlo.

Io:«Cosa stai leggendo?»
Levi:«Niente di particolarmente interessante»
Gironzolo per la stanza, si sente il profumo di Levi.
Levi:«Il bagno andava bene?»
Io:«Sì, era perfetto»
Nessuno dei due è ancora disposto a fare la propria mossa, il tempo passa lentamente e ogni singolo secondo è fatto fa un'agognoso silenzio.

Lascia cadere i fogli sul tavolo.
Levi:«Ha fatto veramente bene ad Hanji rivederti. Non la vedevo così da anni»
Io:«Solo a lei?» alzo un sopracciglio.
Levi:«Credo di sì. Lei starà bene da adesso, ma io potrò tornare a vivere»
Lo abbraccio da dietro il collo. Mi era mancata quella sua gentilezza riservata solo a me, quelle parole in grado di scaldarmi il cuore con frasi semplici ed efficaci.

«Hei mocciosa» giro la testa nella sua direzione.
«Sì?»
Anche lui ruota la sua di scatto e mi bacia. Eccola, la cosa che mi era mancata di più: i suoi baci. Quei dolci attimi nei quali le parole non servivano e non sarebbero mai bastate; quei momenti dove la sua aria diventava la mia e i nostri respiri si potevano fondere in un'unica cosa. Era un bacio gentile e delicato. Le sue labbra mi erano mancate veramente tantissimo.

«Finalmente ho potuto darti il bentornato come volevo io» mi dice ghignando, mentre gira anche la sedia nella mia direzione.
«Ti è bastato?» domando maliziosa.
«Ti ho solo detto "Ciao", devo ancora continuare il discorso!»




*Angolo autrice*
Scusatemi tanto! Ma ho deciso di dedicare interamente il prossimo capitolo alla parte mlmlml altrimenti questo si sarebbe prolungato troppo. Perdonatemi cercherò di farvi aspettare il meno possibile x il prossimo capitolo.
*Si inginocchia chiedendo umilmente perdono*

~Disagio Queen🌰

Mio dolce opposto ||LevixReader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora