Più forte del dolore

Capitolo 4

Fabio

Ho appena lasciato Lucrezia davanti al reparto di ginecologia e vorrei tornare indietro a riprendermela per evitare che altri uomini la guardino. Quella ragazza è una bomba, è magra, ma ha le forme al posto giusto. La camicetta che indossa, le mette in risalto il seno sodo e quei jeans delineaano perfettamente i suoi fianchi, e che fianchi!
Il suo viso candido è ciò che mi ha colpito maggiormente, ha una bocca rosea, ma non troppo carnosa, delle guance che quando prendono colore fanno venire la fame di essere sbaciucchiate e quegli occhi così scuri che secondo me nascondono un mondo al loro interno.

Dal nostro piccolo incontro, ho capito che dietro questo corpo etereo, si nasconde un'anima triste che avrebbe bisogno di venire fuori. Chissà cosa nasconde questa ragazza, desidererei tanto scoprirlo!

Vorrei essere il suo fidanzato, il suo punto di riferimento, ma sicuramente un incanto del genere avrà già un uomo al suo fianco e questo l'ho capito quando al nido abbiamo iniziato a parlare di figli. Si vede lontano un miglio che ha tutta l'aria di essere una brava ragazza destinata a diventare una brava moglie e una madre amorevole con i suoi figli.

Che pensieri sto facendo? Non dovrebbero interessarmi le sue questioni private, eppure dal primo momento in cui l'ho vista, ho iniziato ad avere una strana sensazione allo stomaco, come un avvertimento che sia lei la donna della mia vita. Com'è possibile che un cazzone come me sia caduto nel giro di un'ora ai piedi di una donna, che tra l'altro conosce solo da stamattina?

Devo cercare di conquistarla con tutti i mezzi che ho a disposizione; costi quel che costi! Chiunque stia con lei in questo momento, può iniziare a farsi da parte, lei sarà mia, soltanto mia.

Questa frase fa subito pensare che io sia uno psicopatico possessivo, ma non lo sono, almeno non per il momento, perché se dovesse essere la mia ragazza un giorno, le impedirei qualsiasi contatto con qualunque essere di sesso maschile sulla faccia della Terra. Devo scoprire al più presto chi è il fortunato ad averla tutta per se'. Quanto lo invidio!

Ad un certo punto bussano alla porta del mio studio, per cui rispondo : << Avanti>> e mio padre fa capolino, si siede sulla poltrona di fronte alla mia e chiede: <<Com'è andata? >>
<< Tutto bene >>
<< Hai da dirmi solo questo? Com'è? >> mi sprona a parlare.
<< È una bellissima ragazza >> alzo le spalle.
<< Non in quel senso Fabio, intendo professionalmente >>
<< Io cosa ne so? Chiedi a Tiziano, l'ho lasciata da lui qualche ora fa>> mi giustifico.
<< Non l'hai accompagnata  a conoscere Tiziano e a farle visitare le sale nelle quali lavorerà?>>
<<No, tanto ci penserà lui>> alzo le spalle con nonchalance.
<< Allora cosa avete fatto insieme? Non dirmi quello che penso, non senza nemmeno conoscerla! >> sbarra gli occhi, con tono di rimprovero.
<< Papà, per chi mi hai preso? Certo che no! Abbiamo parlato un po' dei turni e poi le ho fatto vedere il nido>> lo tranquillizzo.

In realtà non mi sarebbe dispiaciuto passare il nostro tempo a fare altro, ma questo è meglio che lui non lo sappia.

<< Il nido? Cosa c'entra con la sua specializzazione?>> corruga la fronte, perplesso. Effettivamente ha ragione, però mi andava.
<< Gliel'ho proposto io>>
<< Perché?>>
<< Non lo so nemmeno io, però avresti dovuto vedere quanto è stata affettuosa con quei neonati. Sarebbe una madre perfetta>> pronuncio senza rendermene conto.
<< Non ci posso credere,  il mio Fabio sta mettendo la testa apposto, sei davvero tu?>> mormora con un sorriso.
<< Cosa ho detto di male? Non farti strane idee>> ribatto, interrompendo subito le sue fantasie.
<< Voglio andare subito a conoscerla, andiamo >>

Secondo me, mio padre, si sta facendo film mentali inesistenti e non va bene! Già basto io ad aver perso la testa!

<< In questo momento starà parlando con Tiziano, non credo sia il caso>> cerco di dissuaderlo.
Non ho voglia di rivederla, non così tanto presto almeno. Mi manda fuori di testa e non va bene.