Fabio
Sono al lavoro , ma non riesco a concentrarmi. È da ieri pomeriggio che mi maledico per aver spaventato Lucrezia stringendole il polso e adesso non vorrà più saperne di me. Non è il massimo avere un fidanzato che conosci da poco e che ti stringe il polso dopo la seconda uscita. Devo farmi perdonare in qualche modo, ci tengo a lei e non posso perderla, non lo sopporterei.
Ad un certo punto, l'ostetrica Teresa mi avvisa che è nato un bambino e quindi devo recarmi in sala parto per fargli lo screening, la ringrazio e la seguo fino alla sala, dove trovo Marco Fiaschini e Lucrezia. Quest'ultima sembra triste, ma soprattutto arrabbiatissima con me, infatti non mi rivolge nemmeno uno sguardo. L'ho persa ed è solo colpa mia! Mi avvicino al bambino e inizio a visitarlo, solitamente Lucrezia, quando faccio lo screening mi sta accanto , ma oggi non lo fa. Sento Marco che le chiede di chiudere la paziente e lei, senza ribattere esegue. Quando ha finito chiede al suo strutturato se può uscire e dopo il consenso di quest'ultimo abbandona la sala senza dire una parola.
Finisco di visitare questo bel bambino e corro a cercarla, ma non la trovo da nessuna parte, chissà dove si è cacciata. Quando ho ormai perso le speranze, la trovo nell'archivio a riordinare cartelle cliniche, la cingo in vita e lei sobbalza gridandomi un
<< Lasciami>>
<<Scordatelo. Sono qui per chiederti scusa>> le sussurro all'orecchio.
<< Scusa?>> ripete irritata<< Scusa per avermi creato un bel livido sul polso? Se è per questo non le accetto le tue luride scuse>>
<< Un livido?>> le chiedo deglutendo, << Fammi vedere>> quasi le ordino prendendole il polso che appare subito violaceo. Che cazzo ho fatto?
<< Ti fa male? Hai messo qualche pomata?>> le chiedo preoccupato.
<< Davvero ti preoccupi per me? Avresti dovuto pensarci prima, adesso è troppo tardi. È finita prima ancora di iniziare >>
<< Non può finire così. Scusami, non so cosa mi sia preso. Mi dispiace, non accadrà mai più >> le dico sinceramente.
<< Non accadrà mai più perché da oggi in poi prenderemo strade diverse. Nessuno si è mai permesso di torcermi un solo capello. E adesso lasciami, perché fra meno di un secondo non risponderò più delle mie azioni>>
Decido di lasciarla come mi ha chiesto e prendo parola: << Lucri, ti giuro che questo è stato un caso unico ed isolato. Dammi un'altra chance >>
<< Tutti così dicono e poi finisce male>> dice triste.
<< Cosa vorresti insinuare? Che sono violento?>>le chiedo timoroso di quella che sarà la sua risposta.
<< Io , io non posso saperlo e non voglio
rischiare >> non ci posso credere, dubita di me, non mi perdonerà mai.
<< Lucri, perdonami>> la imploro.
<< Non do mai seconde opportunità >> afferma piccata.
<< Fai un'eccezione. Non può finire il bello che c'è stato tra noi>>
<< Parli come se stessimo insieme da una vita>> dice alzando gli occhi al cielo.
<< Questi due giorni mi hanno fatto innamorare di te, sono stati intensi>>
<< Ti senti quando parli? Sei ridicolo!>> esclama scocciata.
<< Allora, se non vuoi perdonarmi, permettimi almeno di controllarti il polso e di medicarlo>>
<< Non c'è bisogno, dimentichi che sono un medico come te>> esclama convinta.
<< Lo so, ma è il minimo che possa fare dopo quello che ho combinato>>
<< Non c'è bisogno, me la so cavare anche da sola>>
<< Seguimi e non ribattere più >>
<<Sono la tua schiava per caso? Con chi credi di parlare?>> alza la voce.
<< Con la mia fidanzata, di cui mi devo prendere cura>> le rispondo canzonatorio.
<< Fidanzata? Forse non lo sono mai stata>> dice triste. Per convincerla le prendo il volto e inizio a baciarla e, nonostante opponga resistenza ,alla fine si lascia andare perché non può resistere all'attrazione che c'è tra noi.
<< Credi ancora che tu non sia la mia fidanzata? Questo bacio sicuramente non se lo scambiano due amici>> le dico convinto di avere ragione.
<< Fabio, basta. Lasciami in pace! >> alza gli occhi al cielo.
<< No, prima fatti visitare e poi decidiamo sul da farsi>>, lei scocciata mi segue fino al mio studio, si accomoda sulla poltrona e inginocchiandomi di fronte a lei le prendo il polso e inizio ad accarezzarglielo piano.
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Più forte del dolore
ChickLitQuando Lucrezia, giovane neolaureata in medicina, vince la borsa di studio per la specializzazione in ginecologia, non si aspetta mica di essere mandata in una clinica privata, ma in una struttura pubblica come tutti i suoi colleghi. Peccato che, c...