Fabio
Sono con Lucrezia nel mio studio, ma sembra assente, le sarà sicuramente successo qualcosa.
<< Lucri c'è qualcosa che non va?>> le chiedo preoccupato. Forza un sorriso e mi risponde:
<< Tranquillo, è tutto sotto controllo>>
Non è sotto controllo niente, dato il suo viso cupo.
<< Dimmi cosa ti turba>> la supplico, è difficile riuscire a farla aprire , ma ci devo riuscire.
<< È un momento difficile e non mi va di
parlarne >>
Cosa devo fare con questa ragazza? Perché non vuole mai confidarsi ?Non si fida abbastanza?
<< Non ti fidi di me?>> le chiedo di getto.
Ho bisogno di saperlo, perché altrimenti significa che fino ad ora non abbiamo costruito niente.
<< Non è questo il punto >>
<< Allora qual è? Io non ti capisco. Perché non mi racconti mai cosa ti succede? Non sono abbastanza
per te?>> le domando a bruciapelo.
<< Tu in questo momento sei la mia ancora, la mia unica certezza, se vuoi proprio saperlo >>
Mi guarda negli occhi e mi fa un sorriso triste, uno di quelli che ti spezzano il cuore.
<< Allora perché non mi racconti cosa ti turba?>> le dico carezzandole il viso. Sospira e alla fine si decide a parlare:
<< Il problema è che io ho bisogno dei miei spazi, tutti mi stanno addosso e questa cosa non mi va bene>>Sta parlando anche di me? Non le lascio lo spazio giusto per respirare? Sto sbagliando qualcosa?
<< Tutti, compreso me? >>
<< No, parlo della mia famiglia. Un giorno contestano una cosa e il giorno dopo un ' altra ancora. Non ce la faccio più >> afferma sbuffando.
Si prende la stessa tra le mani, disperata e io provo rabbia per come si sente.
<< Cosa ti hanno criticato?>>Sapere che i suoi genitori la criticano mi fa salire una rabbia inimmaginabile, anche perché io ci sono passato in prima persona con mio padre che contestava la mia scelta di studiare all'estero e alla fine ha vinto lui, ma la mia rivincita è arrivata quando, durante la specializzazione, ho scelto con fermezza di trasferirmi a Milano e di mandarlo a quel paese, lui e il suo volere a tutti i costi che mi specializzassi in cardiologia. È pur vero che sono ritornato, ma l'ho fatto per il bene della clinica. Se non avessi avuto "il posto sicuro", avrei detto un grosso "Ciao" a mio padre.
Lucrezia mi distoglie dai miei pensieri e mi inizia ad elencare i motivi delle critiche dei suoi genitori.
<< Tutte le mie scelte: guidare la moto perché è da maschiacci, fare boxe è da esaltati>>
<< Non ci credo, non me lo sarei aspettato>>
Sono davvero stupito, non mi aspettavo che avesse dei genitori così all'antica.
<< Purtroppo è così. Io credo di essere felice, ma poi arrivano loro e mi portano a pensare di aver sbagliato tutto >> continua scuotendo la testa e la voce le si abbassa di qualche ottava.
<< Lucri, a te non deve importare del parere degli altri >>
<< Non è il parere degli altri, è il parere dei miei genitori, coloro che mi hanno cresciuto e che credono che io sia sbagliata >>Come darle torto; se i primi a non sostenerci sono i nostri genitori, si deve lottare il triplo per arrivare dove si vuole arrivare.
<< Hey, tu non sei sbagliata, non devi nemmeno pensarlo>> le dico parlandole ad un palmo dal viso.
<< Evidentemente è così ,perché tutti si allontanano da me appena mi conoscono meglio, forse credono che io sia svitata>>
<< Tu non sei svitata>>Se Lucrezia è svitata, i veri svitati sono persone da isolare dal resto del mondo!
<< Forse hai ragione o forse no. Non posso capirlo da sola>> alza le spalle.
<< Ti aiuterò a capire che non e' così >> le rispondo deciso.
<< Dovresti aiutarmi a cercare casa, non voglio più vivere con i miei >> afferma con una certa fermezza.
<< Guarda che la proposta di vivere con me è ancora valida >> le dico facendole l'occhiolino.
<< Mi dispiace, ma non posso accettare. Ho bisogno di realizzare qualcosa con le mie mani senza l'aiuto degli altri>>
<< Io non sono gli altri, sono il tuo ragazzo >> le dico infastidito.
<< Lo so, ma ho bisogno di stare da sola>>
<< Come vuoi. Cerchi un appartamento o una villetta?>>
<< Un attico>> mi risponde.
<< Che attico sia! Andiamo in qualche agenzia immobiliare ,così inizi a farti un'idea >> le suggerisco.
<< Va bene, grazie per l'aiuto >> mi abbraccia.
<< Non devi ringraziarmi, lo faccio con piacere>>
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Più forte del dolore
Chick-LitQuando Lucrezia, giovane neolaureata in medicina, vince la borsa di studio per la specializzazione in ginecologia, non si aspetta mica di essere mandata in una clinica privata, ma in una struttura pubblica come tutti i suoi colleghi. Peccato che, c...