Fabio
Ieri, quando Lucrezia mi ha detto che sarebbe dovuta tornare a casa ,ci sono rimasto male. Spero che non lo abbia fatto perché aveva paura che l'avrei obbligata a venire a letto con me, non lo farei mai, la aspetterò fino a quando non si sentirà pronta. Oggi ho intenzione di portarla in qualche cioccolateria per farle bere la sua amata cioccolata e poi di portarla a casa mia per farle vedere la piscina di cui ieri non le ho parlato. A fine turno la chiamo , ma non mi risponde. Dove si sarà cacciata? Salgo al reparto di ginecologia e la trovo a discutere come se niente fosse con Marco Fiaschini. Cosa avranno da parlare tutti e due? Mi avvicino e inizio a marchiare il territorio cingendo Lucrezia in vita e baciandole il collo, lei mi guarda stranita e rossa in volto.
<< Voi due state insieme?>> chiede Marco indicandoci.
Lucrezia si guarda attorno imbarazzata e poi sbarra gli occhi quando dico: << Amico, vedo che hai capito, quindi vedi di starle alla larga>>
<< Quanto sei geloso! >> esclama Marco sotto il silenzio di Lucrezia.
<< Vieni Lucri che abbiamo da fare>> dico guardando Marco che mi osserva con aria maliziosa, era proprio questo il mio intento.
Lucrezia inizia a camminare senza aspettarmi , così la seguo e la fermo parandomi davanti.
<< Mi spieghi che ti prende?>>
<< Che mi prende? Come ti è saltato in mente di dire al dottor Fiaschini che stiamo insieme?>> asserisce arrabbiata.
<<Ho distrutto i tuoi piani di flirtare con lui?>> ribatto piccato.
<<Sei ridicolo! Stavamo parlando di lavoro >>
<< Di lavoro, certo; però stavate ridendo come se vi steste raccontando le barzellette >>
<< Eravamo felici per la riuscita dell'intervento >>
<< Immagino >>
<< Senti Fabio, pensala come vuoi, non ho voglia di litigare. Adesso ,per colpa tua ,tutti crederanno che sia una raccomandata, grazie tante>>
<< Mica lavori in neonatologia, non vedo come potrei favorirti>>
<< Sei il vicedirettore della clinica, anche se non sei uno strutturato di ginecologia rimani pur sempre il mio capo>>
<<Perché ti crei complessi inutili? Tutti e due sappiamo che non sei una raccomandata, quindi non capisco dove stia il problema >>
<< Il problema sta nel fatto che non avresti dovuto dirlo!>>
<< Ti vergogni a stare con me?>> , lei mi guarda sbarrando gli occhi e scuote la testa: << Cosa vai a
pensare?>>
<< Evidentemente è così >> pronuncio deluso.
<< Non è vero>>
<< Allora perché non dici ai tuoi che ti sei
fidanzata?>>
<< Cosa c'entra. Nemmeno tu lo hai fatto>>
<< Perché vivo da solo e non devo rendere conto a nessuno delle mie azioni, ma se vuoi lo faccio adesso>> continuo irrigidito.
<< Se vuoi, uno di questi giorni vieni a cena dai miei>> mi propone come se dovesse darmi il contentino.
<< Finalmente chiedo loro se puoi venire a dormire da me qualche volta>> pronuncio guardandola in tralice.
<< Sei seccato perché non ho dormito da te?>>
<< Ci sono rimasto male. Sembrava che volessi scappare da me. Non ti obbligherei mai a venire a letto con me contro il tuo volere>>
<< Fabio, non l'ho fatto per questo. I miei genitori sono all'antica e penserebbero male>>
<< Guarda che si può fare sesso anche di giorno>> le dico guardandola con la sua aria da cucciola indifesa.
<< Lo so, ma se loro la pensano così, chi sono io per cambiare il loro modo di pensare?Appena trovo casa, puoi venire direttamente tu a dormire da me>>
<< Potresti direttamente venire a vivere da me, tanto sono solo>>
Lei apre bocca e la richiude.
<< Fabio, adesso stiamo correndo troppo. Prima di fare un passo del genere, vorrei specializzarmi e nel frattempo comprare una casa tutta mia>>
<< Specializzarti? Fra 4 anni abbondanti allora>> esclamo scocciato.
Lucrezia mi afferra la mano e abbassa lo sguardo per un istante.
<< Fabio, cerca di capirmi. Stiamo insieme solo da tre mesi e io ancora sto studiando per realizzare il sogno di una vita>>
<< Non ti ho mica chiesto di sposarci. Cosa cambia se ti affitti o compri casa per poi dormire insieme tutte le notti?>>
<< Per me cambia. Non ho mai avuto una casa tutta per me e adesso è arrivata l'ora di provare quest'esperienza>>
<< Guarda che è brutta la solitudine, parola di uno che vive da solo>>
<< La solitudine aiuta a riflettere>>mi risponde convinta.
<< Siccome ho capito che sarebbe inutile continuare a parlarne, andiamo in qualche cioccolateria e beviamoci una bella cioccolata calda, così ci addolciamo>>
<< Sono d'accordo >>
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Più forte del dolore
ChickLitQuando Lucrezia, giovane neolaureata in medicina, vince la borsa di studio per la specializzazione in ginecologia, non si aspetta mica di essere mandata in una clinica privata, ma in una struttura pubblica come tutti i suoi colleghi. Peccato che, c...