Capitolo 5

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Lucrezia

Sono appena uscita dalla clinica e sono davvero esausta, non ne potevo più di stare in quel posto; la gente che ci lavora è tutta matta. Sono tutti poco professionali. Alberti junior cosa vuole da me? Dovrebbe essere lui a mantenere certe distanze, ma invece scherza con me come se mi conoscesse da una vita. Fiaschini mi sembra uno che cerca di attaccare bottone con tutte quelle che gli girano attorno e il dottor Tiziano Corsi è forse l'unico che si salva del trio. È stato quello più professionale, mi ha illustrato il programma e mi ha mostrato tutte le sale nelle quali lavorerò, insomma cosa chiedere di più? Spero che domani inizieranno a farmi lavorare, altrimenti sarà soltanto una giornata noiosa come questa.
Se non fosse stato per il parto a cui ho assistito e per il nido che ho visitato, la giornata sarebbe stata del tutto inutile. In questo momento vorrei soltanto rilassarmi nella mia vasca da bagno ed estraniarmi dal resto del mondo.

Appena arrivo a casa, pranzo velocemente con un'insalata, dato che non c'è nessuno e poi corro in bagno a rilassarmi. Dopo essere stata per un bel po' dentro la vasca, decido di uscire,  perché ho le dita raggrinzite. Mi butto sul mio letto e dormo beatamente.

Ad un certo punto il cellulare prende a ronzare e mi sveglia ; maledico chiunque sia al telefono! Guardo il display e noto che si tratta di un numero sconosciuto, inizialmente sono indecisa se rispondere o meno, ma alla fine opto per la prima scelta. Quando me lo porto all'orecchio una voce famigliare mi dice: << Ciao Lucrezia, sono Fabio>> e adesso questo cosa vuole? Come ha fatto ad avere il mio numero?
<< Buonasera dottor Alberti, è successo
qualcosa?>> gli chiedo in ansia, non è che vogliono licenziarmi?!
<< No, stai tranquilla >> dice e tiro un sospiro di sollievo, << Ti volevo chiedere se domani mattina potessi anticipare di mezz'ora, perché io e Tiziano abbiamo un intervento e vorremmo che tu
assistessi >>, ci rifletto un po' su e gli chiedo: <<Assistere come osservatrice o come assistente di sala?>>
<< Come assistente di sala, se vuoi>> . Credo di sentirmi male , non mi sento ancora pronta.
<< Non credo di essere all'altezza >> gli rispondo, ma lui non sembra del mio stesso parere, infatti mi dice: << Baggianate! Oggi ho capito che sei un bravissimo medico, anche se la tua timidezza ti porta a pensare il contrario >>.
Come ha fatto a capirmi in così poco tempo?
Dopo qualche minuto di silenzio in cui rifletto, prendo parola:
<< Va bene, ma se non dovessi farcela, sarò la prima ad uscire da quella sala>> stabilisco con tutta la fermezza che mi contraddistingue.
<< Tranquilla, ci riuscirai e poi spetta a me decidere chi tenere o buttare fuori>> ribatte con tono fermo.
<< Questo lo so, ma se dovessi sbagliare sarò io stessa ad andarmene>> ripeto, ferma nella mia decisione.
<< Sei una persona testarda, vero?>>
<< Molto>> gli rispondo sinceramente.
<< Si vede, fidati>>.
Ad un certo punto gli faccio la domanda che stuzzica la mia curiosità sin da quando mi ha chiamata:
<< Come ha fatto ad avere il mio numero?>>
<< Dimentichi che lavori per me ,cara. È mio compito avere informazioni sul personale>> risponde con nonchalance.
<< Ha ragione, sono sbadata>> mi scuso.
<<Basta con questo lei, dammi del tu. Io sono Fabio per te>> esclama con una risata di sottofondo.
<< Non mi sembra il caso, lei è un mio superiore ed io una semplice specializzanda del primo anno>> gli dico a disagio.
<< Basta con queste formalità e poi non sei una mia specializzanda dato che io sono un neonatologo e tu stai conseguendo la specializzazione in ginecologia, se non erro>>, questo ragionamento non fa una piega, per cui mi trovo a dire: <<Se proprio ci tiene>> cedo.
<< Ci tengo molto, vedi di non sbagliare>> afferma con tono che non ammette repliche.
<< Ciao Fabio, ci vediamo domani. Ti basta? >> ironizzo.
<< Magari, detto con più entusiasmo, sarebbe meglio>> dice ridendo.
<< Adesso vuoi troppo>>
<< E io che volevo addirittura chiederti di uscire con me>> dichiara da nulla. Non è possibile, avrò capito sicuramente male. Non gli rispondo, ma lui non me la fa passare liscia: << Dai , non ti scandalizzare. Solo una cena senza impegno>>

Mi sta prendendo in giro? È normale che un uomo ti chieda di uscire dopo averti vista solo mezza volta? Poi se si tratta del tuo capo, la situazione non so se sia più tragica o comica.

<< Scusami, ma non mi sembra il caso>>
<< Perché? Sei impegnata? >> indaga.
<< In realtà no>>

Ok, potevo benissimo rispondergli che lo sono per togliermelo dai piedi, ma so che questo non lo fermerebbe.

<< Allora dove sta il problema?>>
<< Fabio, io non voglio fare la figura della specializzanda che esce con lo strutturato per avere preferenze>> e non glielo dico tanto per giustificarmi, lo penso davvero.
<<Perdonami, ma se usciamo da soli senza dire niente a nessuno, chi dovrebbe mai
criticarti?>>
<< Non lo so, ma i giudizi infondati della gente mi danno fastidio >>
<< Hai detto bene, infondati, per cui non ti preoccupare più di tanto e concedimi questa cena>> quasi mi supplica.
<< Non posso>>
<< La tua testardaggine supera ogni limite! Cosa dovrei fare per farti accettare?>>
<< Niente>>
<< Dai, concedi una cena ad un umile cavaliere in cerca di una dama>>
<< Umile credo sia l'aggettivo che meglio ti caratterizzi>> gli dico ridendo a crepapelle. Fabio è tutto fuorché umile.
Sorvola sulla mia ultima affermazione e mi propone:
<< Visto che non mi dai alcuna speranza, facciamo una scommessa. Se domani riuscirai a non emozionarti in sala operatoria, uscirai con me, altrimenti non se ne farà nulla>>
<< Accetto la scommessa, tanto so già che mi emozionerò >>
<< Io credo di no. Per questo te l'ho posta così, altrimenti ti avrei detto che se ti fossi emozionata saresti uscita con me e non il contrario >>
<< Sei un tipo che usa molto la logica>>
<<Ho molte altre qualità. Spetta a te scoprirle>> dice in maniera altezzosa.
<< Sogna caro, sogna>>
<< Se sarà soltanto un sogno, sarà il più bello di tutta la mia vita>>
<< Addirittura! >> scoppio a ridere.
<< Sei una splendida ragazza
Lucrezia >>
<< Come fai a dirlo se mi conosci soltanto da poche ore? >>
Questo è completamente fuori!
<< Mi sembra di conoscerti da sempre e non lo dico per conquistarti, è la verità >>
<< Fabio, adesso basta complimenti altrimenti mi sale il diabete >>
<< Wow, questa battuta è vecchissima >> ride.
<< Io sono una seguace delle vecchie battute, tienilo a mente>>
<< Tutto ciò che scoprirò di te lo porterò sempre nel mio cuore>>
<< Ho capito che se non chiudiamo entro cinque secondi te ne uscirai con altre frasi da diabete e non mi va. Ciao Fabio >>
<< Ciao Lucrezia. Non mi lasciare in tredici domani mattina >>
<< Mi hai dato l'idea>> ironizzo.
<< Non ci provare, altrimenti puoi dire addio al programma>> mi ricatta.
<< Hey, sarebbe una presa di potere ingiusta>> protesto.
<< Tu non mi costringere ad usarla,ciao Lucrezia >>
<< Ciao>> lo saluto e riattacco.

Domani sarà una giornata importante. Se da un lato spero che Fabio non vinca la scommessa, altrimenti mi toccherà uscirci , dall'altro spero che in sala vada tutto bene. Non la sopporterei una figuraccia, non davanti a due primari, non davanti al proprietario della clinica!

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Spazio autrice ✍️

Ciao lettori ❤️
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A presto, Ale ❣️

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