Capitolo 12

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Fabio

Sono in clinica per un turno di notte, che palle! Vorrei essere a dormire beato nel mio letto, magari con Lucrezia accanto  e invece sono qui. Decido di chiamarla nella speranza che non sbraiti al telefono dato che sono le tre del mattino e, quando mi risponde assonnata, mi sembra una cucciola.
<< Fabio, ma che ore sono?>> chiede sbadigliando.
<< Sono le tre di notte>> le rispondo con nonchalance.
<< Ammazza! È successo qualcosa?>>
<<No, avevo solo voglia di sentirti. Odio i turni di notte>>
<< A me è toccato ieri, caro il mio principe >>
<< Volevo chiederti una cosa>>le dico.
<< Tutto quello che vuoi>>
<< Domani sera o per meglio dire più tardi dato che è già un nuovo giorno, vieni a cena da me?>>
<< Che significa da te? Vuoi ufficializzare con i
tuoi?>>
<< Ma no. Abito da solo e se ti ricordi, tre mesi fa, alla nostra prima uscita, ti ho promesso una cena a casa mia>>
<< Certo che ricordo. Mandami l'indirizzo e l'ora. Non prima delle 20:30 perché ho il turno del pomeriggio>>
<< Agli ordini signorina>>, la sento ridere.
<< Adesso vado a dormire. Buona fortuna>> e riattacca.

Dato che non ho nulla da fare, inizio a pensare a cosa poterle preparare. Il fatto che non mangi carne rossa è un problema, io adoro la carne rossa. Le preparerei degli spaghetti al nero di seppia, ma non le piace la pasta lunga,quanto è difficile! Ad un certo punto mi viene un'illuminazione , ho deciso, le preparerò delle farfalle al salmone, dei gamberoni grigliati, un'insalata verde e una torta al pistacchio, sperando che mi venga buona, sono un disastro a fare i dolci! Alle 8 finisco il mio turno e la prima cosa che faccio è mandare l'indirizzo di casa mia a Lucrezia che mi risponde subito con << A dopo >> accompagnato da un cuore. Quanto la amo!

Arrivato nella mia villetta, inizio a controllare quali ingredienti comprare, praticamente tutto dato che non faccio mai la spesa e la maggior parte delle volte mangio fuori. Mentre sono al supermercato ricevo una chiamata da parte di mia sorella , le rispondo subito:<< Hey Vale, dimmi tutto>>
<< Fabio, sono con l'acqua alla gola>> afferma impanicata.
<< Che è successo?>> le chiedo trafelato.
<< Domani ho l'esame di clinica pediatrica e non ho capito niente fino ad ora. Se non prendo almeno 28, papà mi ripudia. Ti prego aiutami!>> la sento piagnucolare. E io che avevo pensato al peggio! Ogni volta fa sempre così prima di un esame.
<<Valeria, perché non me lo hai chiesto prima?Stasera ho una cena. Come faccio ad aiutarti?>>
<< Ti prego, sei la mia unica salvezza>> piagnucola.
<< Va bene, vieni tra un po' a casa mia , ma alle 20:00 devi essere fuori>> cedo, consapevole che non se ne andrà prima dell'arrivo di Lucrezia.
<< Grazie, sei il migliore>> esclama.
<< Ruffiana! >> la insulto alzando gli occhi al cielo, dopodiché riattacco.

Quando torno a casa, trovo la mia sorellina che mi aspetta davanti al cancello con la sua Audi A1, avevo intenzione di dormire, ma ha distrutto i miei piani. Quando scendo dall'auto,mi butta le braccia al collo e inizia a sbaciucchiarmi tutto.
<< Che schifo! Un po' di contegno Valeria>> la rimprovero bonariamente.
<< Sei sempre il solito noioso!>> mi risponde alzando gli occhi al cielo, << Piuttosto dimmi chi è la fortunata a stare con un uomo rigido e noioso come te>> continua spronandomi a rivelarle dettagli che al momento vorrei tenere per me.
<< Chi ti dice che stia con me?>>
<< Si vede dal tuo sguardo innamorato >> afferma scrutandomi con un sorrisetto impertinente.
<< Mi stai prendendo in giro!>> esclamo. <<Il tempo  scorre, che ne dici di entrare a studiare?>> le dico indicandole l'ingresso della villetta.
<< Certamente professore Alberti>> mi sbeffeggia alzando gli occhi al cielo.
Quando entro , vado subito in cucina a posare la spesa e mia sorella  osserva tutto con attenzione.
<< Sei capace di cucinare ciò che hai comprato?>> chiede osservando il pesce con aria dubbiosa.
<< Ovvio>> le rispondo in maniera altezzosa.
<< Non la avvelenare>>
<< Io sono un cuoco professionista >> affermo gonfiando il petto.
<< Sulla tua carta d'identità l'ultima volta c'era scritto che sei un medico. Che ci sto a fare qui se sei un cuoco? Non potresti aiutarmi >>
<< La smetti di scherzare? Mettiti a studiare, prima che papà ti butta fuori di casa e rimani senza tetto>>
<< Verrei da te>> si premura di rispondermi.
Valeria è una persona sfacciata, è l'opposto della mia Lucrezia.
<< Non ti ospiterei>>
<< Sei uno stronzo>>
<< Lo so cara>> le faccio l'occhiolino.
<< L'importante è la consapevolezza>>

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