CAPITOLO 34

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PARLA TATIANA

Tati:"Credi di potermi prendere in giro?"


Michael:"Tati, non ti sto prendendo in giro!"

Tati:"Stai fuori tutto il giorno Michael, tutto il giorno"

Michael:"Avrò i miei motivi no!?"

Tati:"MICHAEL HAI 3 FIGLI, LI STO CRESCENDO DA SOLA!
DOV'È FINITO L'UOMO CHE AMO ME LO SPIEGHI? DOV'È FINITO IL GRANDE PADRE DEI MIEI FIGLI?"

Michael:"È qui, ok? Smettila di essere paranoica. Ho un lavoro, non posso esserci sempre"

Tati:"IO PARANOICA? IERI SEI USCITO ALLE 7 DEL MATTINO E SEI TORNATO ALLE 2 DI NOTTE!
ERI COSÌ UBRIACO CHE NON RIUSCIVI NEANCHE A CAMMINARE!"

Michael:"SMETTILA DI URLARE!"

Uno dei vasi sul mobile affianco all'entrata della cucina si schianta per terra in mille pezzi.

Michael:"C'È LA CRISI TATIANA, COME PENSI CHE ANDIAMO AVANTI NOI? CON I SOLDI DI STO CAZZO?!"

Tati:"TU SPRECHI I SOLDI IN ALCOOL E MIGLIAIA DI MEDICINE, COME PRETENDI DI FAR BENE IL TUO LAVORO? SEI BRAVO ANCHE DA UBRIACO? NON CREDO!"

Michael:"PENSI CHE IO STIA BENE?"

Tati:"MICHAEL SEI UN ADULTO NON SI SFUGGE AI PROBLEMI, SI AFFRONTANO.
INIZIA A LAVORARE E A RIFARE IL PADRE! SE CONTINUI COSÌ IL DIVORZIO È ASSICURATO!"

Guardo attentamente Michael, impassibile dopo aver sentito le mie parole.
Odio tutto, non è questo quello che deve fare.

Tati:"Vaffanculo"

Mi giro di spalle e mi chiudo nella camera da letto.
Non è l'uomo che ho sposato, non si è mai comportato così...
Io non ce la faccio più, non posso più vivere così.

PARLA MICHAEL
So di essere diverso, so di non essere  più lo stesso ma non è certamente colpa mia... Cioè si è anche colpa mia, ma come posso fare?
Oramai sono caduto in una specie di depressione, e se non ci sono mai è solo perché vado a uno di quegli incontri per alcolizzati, drogati, petsone ossessionate da sesso, ecc...
L'altra sera ero ubriaco perché non avevo resistito.
Non voglio dirlo a Tati, non potrei farcela a vederla mentre mi guarda sconvolta, è già a pezzi.

Cazzo ma che sto facendo, è mia moglie...
Mi appoggerà in ogni cosa!
Sto rovinando tutti i suoi piani con i miei stupidi problemi.
Le mie mani finiscono sul mio viso mentre penso alla grande stronzata che sto combinando.
Mi alzo per andare nella stanza di Tati, quando sto per entrare la vedo uscire con un borsone.

Tati:"Che cazzo vuoi?"

Michael:"Cosa fai?"

Tati:"Vado via."

Tati mi supera ma io la prendo per il braccio fermandola.

Michael:"Ti prego Tati no"

Tati:"Abbiamo bisogno di stare da soli"

Michael:"No! Non è vero! Io ho bisogno di te!"

Tati:"Io ho bisogno di starti lontana, Michael io non ce la faccio più.
Non è neanche giusto nei confronti dei bambini, ci sentono sempre litigare e urlare. Non si meritano tutto questo"

Michael:"Ma Tati ti prego..."

Tati:"Lasciami Michael"

Lascio Tati facendola andare verso il salotto, non era mai stata così fredda nei miei confronti

Tati:"Adesso i bambini vengono con me, te li porterò tra due giorni"

Annuisco oramai in lacrime.
È colpa mia, adesso ne subisco le conseguenze.

Tati va a svegliare i bambini preparando i loro borsoni e portandoli in salotto

Tati:"Ho lasciato dei loro vestiti qui, così non dovranno portarseli avanti e indietro"

Blanket è in braccio a Paris completamente dormiente, mentre Prince e Paris sono completamente svegli.

Paris:"Mamma, dove andiamo?"

Paris mi scruta attentamente mentre io faccio finta di star bene.

Michael:"Andate un po' con la mamma da qualche parte, devo lavorare molto. Starete più tranquilli."

Paris:"Ma..."

Tati:"Ragazzi, salutate papà. Lo rivedrete tra due giorni."

I bambini mi salutano un po' perplessi, ho messo in mezzo anche loro.
Li stringo forti a me, mi comporto come se stessero partendo per andare dall'altra parte del mondo.
Accarezzo la testa del mio bellissimo angioletto inconsapevole di quello che sta succedendo.

Michael:"S-su...Andate a mettere un giubbino, fa molto freddo."

I bambini vanno infondo al corridoio a prendere il giubbino.

Michael:"Dove andrai? Sono le due di notte."

Tati:"T-troverò una st-stanza..."

La voce di Tati e molto tremolante, vado verso la mia stanza salutando di nuovo i miei bimbi.
Tati prende in braccio Blanket mentre Prince e Paris mi salutano con la mano, e io ovviamente ricambio.
Li vedo andar via con mia moglie fuori casa, affidati alla notte.

Scoppio completamente in lacrime sedendomi per terra.
Inizio a battere le mani per terra e mi alzo sbattendo per aria ogni cosa...

PARLA TATI
Reception:"Abbiamo una stanza ma ci sono solo due letti singoli per i bambini"

Tati:"Non fa niente, uno di loro dormirà con me"

Prendo le chiavi della stanza e dopo essere arrivata poso tutto per bene negli armadi.
Metto Prince e Paris a dormire mentre Blanket si corica con me nel letto.

Tutti dormono tranne me...
La mia vita sembra un fiasco, completamente diversa da quello che volevo.

Paris:"Mamma..."

Mi giro verso la voce inconfondibile di mia figlia.
La guardo ed è a pezzi.

Paris:"Tu e papà vi lascerete vero?"

Mamma:"Assolutamente no..."

Paris:"Invece si!"

Paris inizia a piangere disperatamente.

Paris:"Voglio papà!! Voglio il mio papà!! Sta male e non ha nessuno vicino!!"

Mi sto per alzare ma mia figlia corre in bagno chiudendosi dentro.
Vado verso la porta e cerco di parlare con mia figlia e scoppio a piangere senza neanche accorgermene.

Tati:"Paris io amo tuo padre, ho solo bisogno di stare sola"

Paris:"Vattene mamma, voglio stare sola anche io"

Mi posiziono seduta vicino alla porta completamente a pezzi e pigiando la testa sul muro, ascoltando mia figlia piangere per tutta la notte sapendo di essere impotente in questo momento.

Il migliore amico di mio fratello [Tatiana Thumbtzen e Michael Jackson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora