Maggio è un mese strano. Non fa né caldo né freddo, ma posso finalmente rinchiudere il piumino nell'armadio e sfoggiare il mio fantastico giubbotto di pelle che mio padre mi ha comprato l'altro giorno.
Tra di noi le cose vanno meglio, molto meglio.
Ora ceniamo sempre insieme, mi aiuta a fare matematica e ho scoperto che adora i film di azione, come me; così il venerdì sera lo passiamo a guardare un film e mangiare pizza.
Sam invece non da segni di miglioramento.
È fermo, nel suo letto attaccato ad ogni genere di macchinario e imbottito di farmaci anti veleno.
Non è peggiorato, ma nemmeno migliorato.
Maggio passa così, in una nuvola di felicità-tristezza che mi rende spesso un ameba incapace di provare emozioni reali.
Giugno arriva con una sorpresa.
Clint bussa alla porta di camera mia un sabato mattina e mi porge uno scatolone ricolmo di cibo per gatti, lettiera e ciotole varie.
-Clint, non ho un gatto io- gli ricordo quando scarica un tiragraffi sul pavimento della mia stanza.
-lo so, infatti hai una gatta.
Basita dalla vita mi dirigo verso un contenitore fuori dalla porta. Mio padre, accanto ad esso, mi indica la scatola.
-apri.
Titubante sollevo il coperchio.
Una pallina pelosa e miagolante color grigio-blu sta rintanata in un angolo con al collo un fiocco più grande di lei e gli occhioni verdi intensi che mi fissano terrorizzati.
-ma è minuscola! - urlo di gioia toccandole la testa dalle orecchie - è seriamente per me?
La micetta mi annusa e fa le fusa, così la prendo in braccio e le gratto sotto un oreccchia con le dita.
-buon compleanno con estremo e schifoso ritardo da parte degli avengers e un riluttante Tony Stark che anche controvoglia ha pagato quasi tutto!- urla Clint. - i blu di Russia non nono facili da trovare qui in giro sai.
-un blu di Russia!?
Sto letteralmente tenendo in mano il mio gatto preferito pagato chissà quanto!? Sono basita.
-so che gli anni li fai a marzo, ma ci abbiamo messo un po' per questo regalo per via di una serie di complicazioni.. E in più l'ha scelta Sam. Speravamo si fosse svegliato in tempo per la consegna, ma non è stato così.. Vedrai che quando tornerà sarà felice anche lui.- dice mio padre dandomi un leggero bacio sulla fronte.
La gattina si struscia sulla mia mano.
L'ha scelta Sam, per me. Solo per me.
-tony ha detto che se non filavi subito a ringraziarlo ti avrebbe dato fuoco, quindi mi sa che ti starà aspettando giù con Pepper.
Con il gatto in braccio attraverso il centro, incontrando Fury che mi trattiene cinque minuti buoni per coccolare la mia gatta peggio di un bambino di cinque anni.
-questa cosa rimane tra me, te e il gatto - mi dice alla fine finendo di grattarle le orecchie e tornando al suo lavoro.
Tony mi aspetta in cucina.
-ah, ti sei fatta viva alla fine.
Gli sorrido e abbraccio per prima Pepper, che ride, per poi andare da lui e stringerlo forte per fagli capire che gli vorrò sempre bene.
-grazie del gatto.
-grazie per aver salvato il culo a tutti- mi dice - ora basta smancerie, va a trovare il tuo ragazzo, magari sentendo la presenza benefica di un gatto riemerge dallo stato vegetale in cui è.
Lascio che mi accerezzi la testa vado da Sam.Il ballo di fine anno è domani. Si, domani sera passerò la serata più triste della mia vita a vedere tutte che si limonano con i vari tipi, persino Charlotte su è trovata uno, e a mangiare tutto il tavolo del buffet stuzzicadenti inclusi.
Ava è agitata ma conserva la sua simpatia, Mya e Victor soni fidanzati da un pezzo e adorano andare la ballo della scuola e non hanno emozioni diverse dal solito, Mj e Peter pure, Kathleen sembra una bomba sul punto di esplodere e Charlotte straparla per il nervosismo.
Poi ci sono io, miss ameba forever alone, che li guarda senza un emozione definita e si chiede perché deve andare per forza a uel ballo quando tutti quelli della sua vita hanno fatto schifo.
I misteri della vita.
Kathleen ha visto le foto del mio gatto ed è impazzita continuando a scorrerle e facendo versi strani come se il gatto fosse davvero qui e Charlotte, allergica la pelo dei felini, ha detto che è carina anche se non osarebbe mai essere anche solo in stanza con lei.
-inizierei a grattarmi ovunque, non sono un bello spettacolo sai?
La sera io, Ava e Peter (Victor è a dormire da Mya) ci sediamo sul balcone di camera mia.
-non dovrei venire domani. Mi sentirò sicuramente fuori posto.
-ma dai Jen, non puoi perderti il ballo. E poi c'è un sacco di gente che viene da sola. Tu starai comunque con noi.
-già, mi immagino un lento e io che mi imbuco tra te e Matt dicendo "hey, bella serata no?" - dico ad Ava finendo di limarmi e unghie.
-beh, magari quando c'è un lento puoi nasconderti sotto al tavolo del buffet no?
Ridiamo tutti e tre.
-mi sa che lo farò davvero.
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DIAMANTE: Come un avengers
Fanfiction"io sono chi?" strillai rovesciando i libri che tenevo tra le braccia. Il signore vestito di nero con una benda sull'occhio annuisce grave, mia madre non riesce a guardarmi e l'altro uomo accanto a lui sembra non reggersi in piedi. "sì Jennifer. tu...