Lance era seduto al solito tavolo del bar della Garrison, con lui c'erano Pidge e Shiro, fidanzati da anni ormai e prossimi al matrimonio, meno di un mese al grande giorno e persino in Pidge stavano crescendo le emozioni contrastanti di angoscia e contentezza; Shiro, queste emozioni, le sentiva già da tempo, anche se mai aveva dubitato del suo amore per la ragazza.
E mentre i due presto sposini stavano cercando di chiedere un consiglio sugli ultimi preparativi a Lance, il cubano li stava bellamente ignorando con un cipiglio imbronciato sul viso.
-Lance, ti prego, dimmi che cos'hai.- Chiese Shiro preoccupato, sia per l'amico che per il proprio matrimonio.
-Niente.-
-Non è vero.- Si intromise Pidge. -Se andasse tutto bene saresti appiccicato a Keith e ci avresti bidonati.-
La voce della verità, eccola a tutti noi, ha parlato. Pensò Lance.
-Con noi puoi parlare di tutto.- Lo imbeccò Shiro.
-E' solo che... Io e Keith l'altra sera parlavamo e... Cavolo sono anni che siamo fidanzati, da prima di voi due!-
Shiro non riusciva a capire dove volesse andare a parare il ragazzo, ma gli diede tempo per continuare a parlare.
-E allora ho pensato "Chi lo sa, forse non gli piace l'idea di sposarsi."- Borbottò Lance. -E così ho provato a chiederglielo, senza dirglielo direttamente.-
Pidge assunse un'espressione sorpresa, Lance McClain che usa tatto in qualcosa, era un evento più unico che raro e allora capì che la situazione doveva essere grave.
-E lui mi ha detto solo che sposarsi è una cosa importante e che sarebbe bello...- Lance era davvero distrutto da quella situazione e non serviva conoscerlo alla perfezione per capirlo.
-Keith ha molti esami in questo periodo.- Disse Shiro, cercando di dare una spiegazione plausibile al comportamento così distaccato di Keith.
-Lo so ma non voglio che mi ignori per colpa di un esame.-
Pidge era rimasta in silenzio fino a quel momento, aveva un'aria assorta, come se stesse pensando ad un importantissimo progetto per qualcosa di importantissimo.
Anche tra gli altri due era calato il silenzio, che però venne interrotto da Pidge che batteva la mano sul tavolo con entusiasmo e un sorriso furbo sulle labbra.
-Sai, avevo pensato che del bouquette potevo anche farne a meno, ma per te potrei fare un'eccezione.- Shiro non capiva, aveva fatto tanto per non averlo e ora improvvisamente aveva cambiato idea, e Lance era nella stessa condizione di Shiro.
-Non ho capito.- Sussurrò Lance.
-Semplice.- Disse Pidge allargando il suo sorriso. -Chiedi ancora a Keith cosa pensa del matrimonio, se è O.K. puoi chiederglielo al nostro.- Disse indicando Shiro.
-Cioè dovrei chiedere a Keith di sposarlo nel vostro grande giorno?-
-Se a Keith piace l'idea di sposarsi, pensa a quanto potrebbe piacergli quel giorno.- Disse Shiro, che era d'accordo con l'idea di Pidge.
A Shiro piaceva l'idea di vedere Keith felice e, quell'idea, lo avrebbe reso felice per davvero, se avesse funzionato.
-O.K... Se dite che non vi dispiace.-
-Ehi, sempre se non è troppo presto.- Continuò Pidge.
-Un mese... Se fosse per me potremmo sposarci anche domani...- Ridacchiò Lance.
-Ah... Neanche chiederglielo, proprio sposarvi.-
-Certo!- Lance si alzò, colto da una nuova euforia, e se ne andò dalla caffetteria.
Shiro e Pidge si guardarono per un attimo, non li aveva aiutati alla fine.***
Mancavano due settimane al matrimonio di Shiro e Pidge e Lance si era impegnato ad investigare con tatto e discrezione e si rese conto che Keith era molto più favorevole al loro matrimonio di quanto avesse mai pensato e pensò che, forse, era solo troppo timido per chiederglielo lui.
Lance si chiuse in camera e compose il numero di Pidge.
-Ehi ciao! Volevo dirti che il piano si può attuare!- La voce di Lance era carica di entusiasmo e anche Pidge prese la notizia con gioia.
-Domani vai a comprare l'anello.-
-Posso portarmi dietro Shiro? Non voglio comprare qualcosa che potrebbe non piacergli.-
Pidge parlò con qualcuno, Lance immaginò che fosse Shiro, dall'altra parte del telefono e poi tornò a concentrarsi su di lui.
-Shiro ha detto che c'è.-
-Allora ci vediamo domani.-
-A domani Lance!-***
Le due settimane rimanenti passarono molto più in fretta del previsto e Lance si rese conto che, giorno dopo giorno, diventava sempre più nervoso all'idea di ciò che sarebbe accaduto da lì a breve.
La mattina del matrimonio era insieme a Shiro e, nonostante quello nervoso dovesse essere quest'ultimo, stava tranquillizzando il cubano in preda ad una crisi di nervi dovuta all'ansia.
-Vedrai che andrà tutto bene.- Continuava a ripetere Shiro.
-E se invece non volesse sposarmi? E se fosse troppo presto? E se Keith la prendesse male? E se rovinassi tutto come sempre?-
-Non mi pare che tu abbia rovinato Keith.-
Lance rimase in silenzio, Shiro pensava davvero che lui avesse migliorato Keith, il ragazzo che Shiro riteneva come un fratello minore e per cui avrebbe persino dato la propria vita?
Shiro, dal canto suo, era convinto di quello che diceva, questo perchè lui stesso aveva parlato con Keith e lo stesso Keith gli aveva rivelato che avrebbe tanto voluto sposare Lance, Lance e nessun altro, ma che non trovava il coraggio di dirglielo ed era certo che sarebbe stato felice di sentirselo chiedere così, sapendo che anche tutti i loro amici lo supportavano.
La cerimonia si svolse in un locale molto suggestivo e ben presto arrivò il momento del lancio del bouquette. Le ragazze erano state avvertite del piano e, infatti, ridacchiavano tra loro mentre aspettavano la reazione del corvino che, ignaro di tutto, era immobile davanti a Pidge e in mezzo tra Shiro e Lance.
Pidge si posizionò dando la schiena alle damigelle e guardò il bellissimo bouquette che teneva tra le mani, poi sorrise in direzione di Shiro, sorrideva felice e determinata.
-Pronta.- Sussurrò e mimò il gesto di lanciare il bouquette.
Poi si riportò le mani davanti al petto e fece nuovamente per lanciarlo all'indietro, ma non lo lasciò, poi fece un passo avanti, poi un altro e un altro ancora fino a ritrovarsi a pochi passi dai tre.
Keith guardò Shiro per un secondo, sorrideva dolcemente, poi tornò a guardare Pidge che però non si stava dirigendo verso di lui, ma verso Keith stesso, e non riuscì a capire il motivo di quel gesto.
-E' per te.- Disse porgendogli il mazzo di fiori con un enorme sorriso.
Il viso di Keith era sorpreso, imbarazzato, emozionato, disperato e felice tutto al tempo stesso.
Si voltò verso Lance, in cerca di spiegazioni, dubitava che Pidge avesse fatto una cosa del genere senza un motivo valido e, infatti, Lance assecondò il gesto di Pidge.
Keith si ritrovò a guardare verso il basso, si ritrovò ad osservare Lance che, inginocchiato davanti a lui, gli mostrava una scatolina aperta con dentro un anello, una fedina d'argento molto semplice.
-Vuoi sposarmi?- Chiese Lance guardandolo fisso negli occhi, ma Keith non rispose, ancora troppo emozionato per poter pensare.
Il corvino faceva rimbalzare gli occhi tra il viso di Lance all'anello, mentre stringeva quasi involontariamente il mazzo di fiori al petto.
Lance stava per disperarsi quando Keith si abbassò alla sua altezza e gli gettò le braccia al collo stringendolo a sé.
-Sì.- Sussurrò contro la spalla del cubano e da come Lance rilassò il volto e ricambiò l'abbraccio tutti capirono che la risposta era affermativa.
Keith passò il resto della serata con un enorme sorriso stampato sul volto e le dita intrecciate con quelle di Lance, il suo Lance, l'unico che avrebbe mai accettato di sposare.
STAI LEGGENDO
Una Vita Insieme || Klance
RandomE' una storia di OneShot indipendenti tra loro, principalmente sulla relazione tra Keith e Lance, che sia amore, amicizia o altro. Sono dei piccoli pezzi della loro storia, dei frammenti della loro vita. [KLANCE], a volte AU, possibile Fluff, person...